SPORT
Serie a
La Juventus pareggia in casa con l'Inter, ora la Roma è a -1
Vittoria a Udine dei giallorossi con gol "fantasma" di Astori. A Torino Juve in vantaggio con Tevez, pareggio nel finale di Icardi. Tra i nerazzurri debutta Podolski

Il 2015 mette pepe nella corsa scudetto. La Roma vince 1-0 a Udine la partita dell’ora di pranzo e mette pressione alla Juventus, che nel posticipo serale pareggia 1-1 in casa con l’Inter: bianconeri ancora in vetta alla classifica, ma con un solo punto sui giallorossi: 40 contro 39. La diciassettesima giornata di serie A rende ancor più interessante il testa a testa tra le due favorite alla conquista del titolo. Il pepe deriva anche dal gol della vittoria della Roma, un pallone che neppure le immagini tv riescono a far vedere se ha varcato interamente la linea di porta. Dal canto suo, la Juventus si è fatta raggiungere dall’Inter nella ripresa, dopo aver dominato il primo tempo.
Allo ‘Stadium’ Allegri resta fedele alla difesa a quattro; nel rombo di centrocampo Pirlo vertice basso e Vidal a ridosso degli attaccanti Tevez e Llorente. Risponde Mancini con “l’albero di Natale”, dove trova posto Hernanes (Palacio è influenzato), schierato con Kovacic a ridosso dell’unica punta Icardi. Prima occasione per Marchisio, che calcia fuori su invito di Tevez. Ma il risultato lo sblocca subito dopo l’Apache (all’undicesimo successo personale) che concretizza una percussione di Vidal (5’). Il cileno chiama poi due volte Handanovic alla parata. Il portiere nerazzurro chiude alla grande un’iniziativa di Pogba. L’Inter del primo tempo è tutta in una ripartenza sfumata per il passaggio errato di Kovacic su Icardi.
Nella ripresa debutto in nerazzurro per Podolski, appena arrivato dall’Arsenal; il nazionale tedesco rileva Kuzmanovic al 54’. Appena Allegri sostituisce Llorente con Morata, una verticalizzazione di Guarin consente a Icardi di bruciare Bonucci e battere Buffon in diagonale per il gol numero 9 dell’argentino (64’). Si accende la partita. Pirlo impegna Handanovic su punizione. Su angolo sempre del regista bianconero un colpo di testa di Pogba termina fuori di poco. In contropiede, Icardi non riesce a sfruttare un cross basso di Podolski. È poi Guarin a cercare senza successo la porta, mentre Icardi impegna Buffon con un gran destro. Inter nervosa nel finale: litigano Osvaldo (entrato per Hernanes all’85’) e Icardi per una mancata combinazione; Kovacic si fa espellere per una brutta entrata su Lichtsteiner (86’). Nel recupero, Handanovic sbroglia una mischia e salva il pari della squadra di Mancini.
Al ‘Friuli’ il tecnico giallorosso Garcia rinuncia ancora a schierare Destro dall'inizio e manda in campo Totti (rilevato da Florenzi al 67’) in attacco con Iturbe e Ljajic; a centrocampo riposa Nainggolan e torna Strootman. Stramaccioni si affida a una difesa a tre con Domizzi, Danilo e Piris; in avanti Di Natale in coppia con Geijo. La partita è risolta da un gol che farà discutere per chissà quanto tempo. Su punizione di Totti, Astori incorna di testa cogliendo l’incrocio dei pali, il pallone rimbalza per terra prima di finire tra le braccia di Karnezis: l’arbitro di porta Maresca non batte ciglio, ma il direttore di gara Guida si prende la responsabilità di assegnare la marcatura tra le proteste dei friulani (17’). Neppure la tecnologia scioglie l’enigma. Reazione dell'Udinese che sfiora il gol con Gabriel Silva, servito magistralmente da Di Natale. Nella ripresa la Roma sembra controllare il gioco con un buon possesso palla. Al 64' fiammata di Allan che viene chiuso tempestivamente da Astori. Théréau rileva un generoso Di Natale, ma l’Udinese appare stanca e al 77' Pjanic mette a dura prova il portiere friulano Karnezis. All'81' infortunio a Ljajic che abbandona il campo in barella, al suo posto Emanuelson. All'85' ancora grandi proteste dei padroni di casa per un intervento in ritardo di Emanuelson su Kone in area, ma Guida non concede il rigore. Si chiude in un'atmosfera nervosa con Emanuelson che va vicino al gol e Florenzi che manca il raddoppio nel recupero.
Allo ‘Stadium’ Allegri resta fedele alla difesa a quattro; nel rombo di centrocampo Pirlo vertice basso e Vidal a ridosso degli attaccanti Tevez e Llorente. Risponde Mancini con “l’albero di Natale”, dove trova posto Hernanes (Palacio è influenzato), schierato con Kovacic a ridosso dell’unica punta Icardi. Prima occasione per Marchisio, che calcia fuori su invito di Tevez. Ma il risultato lo sblocca subito dopo l’Apache (all’undicesimo successo personale) che concretizza una percussione di Vidal (5’). Il cileno chiama poi due volte Handanovic alla parata. Il portiere nerazzurro chiude alla grande un’iniziativa di Pogba. L’Inter del primo tempo è tutta in una ripartenza sfumata per il passaggio errato di Kovacic su Icardi.
Nella ripresa debutto in nerazzurro per Podolski, appena arrivato dall’Arsenal; il nazionale tedesco rileva Kuzmanovic al 54’. Appena Allegri sostituisce Llorente con Morata, una verticalizzazione di Guarin consente a Icardi di bruciare Bonucci e battere Buffon in diagonale per il gol numero 9 dell’argentino (64’). Si accende la partita. Pirlo impegna Handanovic su punizione. Su angolo sempre del regista bianconero un colpo di testa di Pogba termina fuori di poco. In contropiede, Icardi non riesce a sfruttare un cross basso di Podolski. È poi Guarin a cercare senza successo la porta, mentre Icardi impegna Buffon con un gran destro. Inter nervosa nel finale: litigano Osvaldo (entrato per Hernanes all’85’) e Icardi per una mancata combinazione; Kovacic si fa espellere per una brutta entrata su Lichtsteiner (86’). Nel recupero, Handanovic sbroglia una mischia e salva il pari della squadra di Mancini.
Al ‘Friuli’ il tecnico giallorosso Garcia rinuncia ancora a schierare Destro dall'inizio e manda in campo Totti (rilevato da Florenzi al 67’) in attacco con Iturbe e Ljajic; a centrocampo riposa Nainggolan e torna Strootman. Stramaccioni si affida a una difesa a tre con Domizzi, Danilo e Piris; in avanti Di Natale in coppia con Geijo. La partita è risolta da un gol che farà discutere per chissà quanto tempo. Su punizione di Totti, Astori incorna di testa cogliendo l’incrocio dei pali, il pallone rimbalza per terra prima di finire tra le braccia di Karnezis: l’arbitro di porta Maresca non batte ciglio, ma il direttore di gara Guida si prende la responsabilità di assegnare la marcatura tra le proteste dei friulani (17’). Neppure la tecnologia scioglie l’enigma. Reazione dell'Udinese che sfiora il gol con Gabriel Silva, servito magistralmente da Di Natale. Nella ripresa la Roma sembra controllare il gioco con un buon possesso palla. Al 64' fiammata di Allan che viene chiuso tempestivamente da Astori. Théréau rileva un generoso Di Natale, ma l’Udinese appare stanca e al 77' Pjanic mette a dura prova il portiere friulano Karnezis. All'81' infortunio a Ljajic che abbandona il campo in barella, al suo posto Emanuelson. All'85' ancora grandi proteste dei padroni di casa per un intervento in ritardo di Emanuelson su Kone in area, ma Guida non concede il rigore. Si chiude in un'atmosfera nervosa con Emanuelson che va vicino al gol e Florenzi che manca il raddoppio nel recupero.