ITALIA
Testi delle meditazioni scritti da quindici giovani
La Via Crucis con papa Francesco al Colosseo. "Vergogna per il mondo divorato dall'egoismo"
Il papa "Ci pervada la vergogna perché le nostre generazioni stanno lasciando ai giovani un mondo fratturato dalle divisioni e dalle guerre; un mondo divorato dall'egoismo ove i giovani, i piccoli, i malati, gli anziani sono emarginati". Le meditazioni scritte per la prima volta da ragazzi tra i 16 e i 27 anni

Ventimila fedeli al Colosseo con papa Francesco per la tradizionale Via Crucis del Venerdì santo, tra rigide misure di sicurezza.
Con il papa a portare la croce anche una suora irachena e una bambina disabile aiutata dai volontari dell'Unitalsi. Suor Genevieve Al Haday, religiosa irachena dell'ordine delle domenicane di Santa Caterina, è scampata alla violenza del cosiddetto Stato Islamico che costrinse, nella notte tra il 6 e il 7 agosto 2014, circa 120mila cristiani a fuggire dalla Piana di Ninive fino ad Erbil, in Kurdistan, per trovare salvezza.
Papa: vergogna per il mondo divorato dall'egoismo
Ci pervada la vergogna" di avere scelto "il potere e non te, l'apparenza e non te, il dio denaro e non te, la mondanità e non l'eternità", "la vergogna perché tante persone, e perfino alcuni tuoi ministri, si sono lasciati ingannare dall'ambizione e dalla vanagloria perdendo la loro dignità e il loro primo amore". Così il ppa ha pregato alla fine della Via Crucis al Colosseo. Francesco ha espresso anche "vergogna perché le nostre generazioni stanno lasciando ai giovani un mondo fratturato dalle divisioni e dalle guerre; un mondo divorato dall'egoismo ove i giovani, i piccoli, i malati, gli anziani sono emarginati". Infine ha espresso anche "la vergogna di aver perso la vergogna".
"Chiesa resta modello di altruismo", Dio non è "opportunità da sfruttare"
"Ma papa Francesco esprime "speranza perché la tua Chiesa, santa e fatta da peccatori, continua, ancora oggi, nonostante tutti i tentativi di screditarla, a essere una luce che illumina, incoraggia, solleva e testimonia il tuo amore illimitato per l'umanità, un modello di altruismo, un'arca di salvezza e una fonte di certezza e di verità". Bergoglio sottolinea infine "l'avidità e codardia di tanti dottori della legge e ipocriti". "Aiutaci" a "spogliarci dall'arroganza" "dei miopi e dei corrotti, che hanno visto in te un'opportunità da sfruttare".
Le meditazioni scritte dai giovani
I testi delle meditazioni sulle quattordici stazioni del rito della Via Crucis sono stati scritti per la prima volta da giovani tra i 16 e i 27 anni, molti die quali del liceo classico Albertelli di Roma. Con l'entusiasmo dell'età, i ragazzi, guidati dal loro prof di religione Andrea Monda, hanno accettato la sfida che è stata proposta dal papa proprio nell'anno del Sinodo dedicato ai giovani. Tre parole chiave segnano lo sviluppo dei testi: vedere, incontrare, pregare.
I temi delle meditazioni
La società dove conta più l'apparire dell'essere, l'amore incondizionato che non si avvale di trucchi, l'ipocrisia del mondo di oggi che ci ha abituato ad una realtà "fatta di giri di parole", le trappole dietro i social network, gli egoismi che ci portano alla solitudine, ma anche il dramma dei migranti e degli emarginati della Terra. Sono i temi scelti dagli studenti del liceo per accompagnare le meditazioni nelle quattordici stazioni.
Con il papa a portare la croce anche una suora irachena e una bambina disabile aiutata dai volontari dell'Unitalsi. Suor Genevieve Al Haday, religiosa irachena dell'ordine delle domenicane di Santa Caterina, è scampata alla violenza del cosiddetto Stato Islamico che costrinse, nella notte tra il 6 e il 7 agosto 2014, circa 120mila cristiani a fuggire dalla Piana di Ninive fino ad Erbil, in Kurdistan, per trovare salvezza.
Papa: vergogna per il mondo divorato dall'egoismo
Ci pervada la vergogna" di avere scelto "il potere e non te, l'apparenza e non te, il dio denaro e non te, la mondanità e non l'eternità", "la vergogna perché tante persone, e perfino alcuni tuoi ministri, si sono lasciati ingannare dall'ambizione e dalla vanagloria perdendo la loro dignità e il loro primo amore". Così il ppa ha pregato alla fine della Via Crucis al Colosseo. Francesco ha espresso anche "vergogna perché le nostre generazioni stanno lasciando ai giovani un mondo fratturato dalle divisioni e dalle guerre; un mondo divorato dall'egoismo ove i giovani, i piccoli, i malati, gli anziani sono emarginati". Infine ha espresso anche "la vergogna di aver perso la vergogna".
"Chiesa resta modello di altruismo", Dio non è "opportunità da sfruttare"
"Ma papa Francesco esprime "speranza perché la tua Chiesa, santa e fatta da peccatori, continua, ancora oggi, nonostante tutti i tentativi di screditarla, a essere una luce che illumina, incoraggia, solleva e testimonia il tuo amore illimitato per l'umanità, un modello di altruismo, un'arca di salvezza e una fonte di certezza e di verità". Bergoglio sottolinea infine "l'avidità e codardia di tanti dottori della legge e ipocriti". "Aiutaci" a "spogliarci dall'arroganza" "dei miopi e dei corrotti, che hanno visto in te un'opportunità da sfruttare".
Le meditazioni scritte dai giovani
I testi delle meditazioni sulle quattordici stazioni del rito della Via Crucis sono stati scritti per la prima volta da giovani tra i 16 e i 27 anni, molti die quali del liceo classico Albertelli di Roma. Con l'entusiasmo dell'età, i ragazzi, guidati dal loro prof di religione Andrea Monda, hanno accettato la sfida che è stata proposta dal papa proprio nell'anno del Sinodo dedicato ai giovani. Tre parole chiave segnano lo sviluppo dei testi: vedere, incontrare, pregare.
#venerdisanto #ViaCrucis con il Papa: parlano i ragazzi che hanno scritto le meditazioni https://t.co/QJ5OlG0rMy
— Avvenire (@Avvenire_NEI) 30 marzo 2018
I temi delle meditazioni
La società dove conta più l'apparire dell'essere, l'amore incondizionato che non si avvale di trucchi, l'ipocrisia del mondo di oggi che ci ha abituato ad una realtà "fatta di giri di parole", le trappole dietro i social network, gli egoismi che ci portano alla solitudine, ma anche il dramma dei migranti e degli emarginati della Terra. Sono i temi scelti dagli studenti del liceo per accompagnare le meditazioni nelle quattordici stazioni.