SCIENZA
Astronomia
La Via Lattea in 3D, il primo censimento stellare della nostra galassia
L'Agenzia Spaziale Europea ha diffuso oggi i risultati della missione scientifica Gaia, mostrando la prima mappa tridimensionale mai realizzata della nostra galassia
E' lo sguardo più accurato mai stato fatto sulla nostra galassia, la Via Lattea, e sulle galassie vicine quello che il super satellite europeo Gaia ha potuto realizzare. L'annuncio è arrivato dall'Agenzia Spaziale Europea che ha diffuso oggi i risultati della missione scientifica, mostrando la prima mappa tridimensionale mai realizzata della nostra galassia. "Un vero e proprio tesoro" ha detto l'Esa.
"Le regioni più luminose indicano concentrazioni più dense di stelle, mentre le regioni più scure corrispondono a zone di cielo in cui si osservano meno stelle" ha spiegato l'Agenzia che ha diffuso i dati nel corso di una conferenza nella sua base Esac di Madrid. Gaia è una missione del programma scientifico dell'Agenzia Spaziale Europea ed ha l'obiettivo di ottenere la migliore mappa tridimensionale della Via Lattea mai realizzata finora. Misurando accuratamente le posizioni e i movimenti di un miliardo di stelle, la missione risponderà a molte domande sull'origine e l'evoluzione della nostra galassia. La missione Gaia è stata lanciata il 19 dicembre 2013 e ha iniziato a luglio 2014 la sua missione scientifica.
Dalle immagini si vede che la Via Lattea è una galassia a spirale, con la maggior parte delle sue stelle che risiedono in un disco di circa 100.000 anni luce e circa 1.000 anni luce di spessore. Questa struttura è visibile nel cielo come Piano Galattico - la porzione più luminosa dell'immagine tracciata con i dati di Gaia - ed è orizzontale e particolarmente luminosa al centro, mentre le regioni più scure attraverso tutto il Piano Galattico corrispondono a dense nubi di gas e polveri interstellari che assorbono la luce delle stelle lungo la
linea di visibilità.
Alla missione partecipano il Data Science Center dell'Agenzia Spaziale Italiana, ben otto istituti dell'Inaf e strumenti realizzati da Leonardo-Finmeccanica. L'Asdc dell'Asi ospiterà una copia del catalogo che sarà prodotto da Gaia e si sta occupando della realizzazione di strumenti che permettano e facilitino l'accesso, l'estrazione e il data mining di una mole immensa delle informazioni che vi sarà contenuta, aiutando così la comunità astronomica a sfruttarne per intero l'immenso potenziale scientifico.
La Via Lattea traballa e potrebbe 'rompersi'
Dalle primissimi osservazioni di Gaia si osserva che la Via Lattea sta 'traballando': la nostra galassia potrebbe essere instabile al punto da 'rompersi' tra alcuni miliardi di anni. "L'analisi inizia oggi, ma un aspetto visibile sin da subito è che il piano della nostra galassia appare 'tiltato', con curvature che lo rendono irregolare", ha detto Mario Lattanzi, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e responsabile scientifico del centro di analisi dati dei Gaia, il Dpac (Data Processing and Analysis Consortium). "Ciò significa - ha aggiunto - che la Via Lattea cambierà nel tempo e che tra miliardi di anni potrebbe distruggersi".
"Le regioni più luminose indicano concentrazioni più dense di stelle, mentre le regioni più scure corrispondono a zone di cielo in cui si osservano meno stelle" ha spiegato l'Agenzia che ha diffuso i dati nel corso di una conferenza nella sua base Esac di Madrid. Gaia è una missione del programma scientifico dell'Agenzia Spaziale Europea ed ha l'obiettivo di ottenere la migliore mappa tridimensionale della Via Lattea mai realizzata finora. Misurando accuratamente le posizioni e i movimenti di un miliardo di stelle, la missione risponderà a molte domande sull'origine e l'evoluzione della nostra galassia. La missione Gaia è stata lanciata il 19 dicembre 2013 e ha iniziato a luglio 2014 la sua missione scientifica.
Dalle immagini si vede che la Via Lattea è una galassia a spirale, con la maggior parte delle sue stelle che risiedono in un disco di circa 100.000 anni luce e circa 1.000 anni luce di spessore. Questa struttura è visibile nel cielo come Piano Galattico - la porzione più luminosa dell'immagine tracciata con i dati di Gaia - ed è orizzontale e particolarmente luminosa al centro, mentre le regioni più scure attraverso tutto il Piano Galattico corrispondono a dense nubi di gas e polveri interstellari che assorbono la luce delle stelle lungo la
linea di visibilità.
Alla missione partecipano il Data Science Center dell'Agenzia Spaziale Italiana, ben otto istituti dell'Inaf e strumenti realizzati da Leonardo-Finmeccanica. L'Asdc dell'Asi ospiterà una copia del catalogo che sarà prodotto da Gaia e si sta occupando della realizzazione di strumenti che permettano e facilitino l'accesso, l'estrazione e il data mining di una mole immensa delle informazioni che vi sarà contenuta, aiutando così la comunità astronomica a sfruttarne per intero l'immenso potenziale scientifico.
La Via Lattea traballa e potrebbe 'rompersi'
Dalle primissimi osservazioni di Gaia si osserva che la Via Lattea sta 'traballando': la nostra galassia potrebbe essere instabile al punto da 'rompersi' tra alcuni miliardi di anni. "L'analisi inizia oggi, ma un aspetto visibile sin da subito è che il piano della nostra galassia appare 'tiltato', con curvature che lo rendono irregolare", ha detto Mario Lattanzi, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e responsabile scientifico del centro di analisi dati dei Gaia, il Dpac (Data Processing and Analysis Consortium). "Ciò significa - ha aggiunto - che la Via Lattea cambierà nel tempo e che tra miliardi di anni potrebbe distruggersi".