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MONDO

L'inchiesta della commissione parlamentare

Covid. Il presidente brasiliano Bolsonaro “sia giudicato, crimini contro umanità”

Il presidente respinge le accuse. “ Sappiamo di aver fatto la cosa giusta fin dall'inizio”. 606 mila i brasiliani morti per Covid

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Con 7 voti favorevoli su 11, la Commissione d'inchiesta sul Covid del parlamento brasiliano (Cpi) ha approvato le conclusioni di una indagine nella quale si raccomanda l'incriminazione del presidente Jair Bolsonaro. Sono 9 i reati legati alla sua gestione dell'emergenza, tra cui "crimini contro l'umanità".  Un rapporto che accusa il governo di aver "deliberatamente esposto" i brasiliani alla "contaminazione di massa", ma si parla anche di "prevaricazione", "ciarlataneria" e "istigazione a delinquere". Al termine del voto, un minuto di silenzio ha ricordato i 606.000 brasiliani morti di Covid.

80  persone incriminate
Oltre al presidente Bolsonaro l’incriminazione riguarda 80 persone tra cui diversi ministri, ex ministri, aziende e i tre figli maggiori di del presidente, tutti funzionari eletti. La strada del rapporto però sembra in salita. Il testo non ha efficacia immediata e rischia di non averne: il rapporto dovrà infatti essere sottoposto alla procura competente, diretta da un alleato del presidente Augusto Aras. L'accusa, però, di "crimine contro l'umanità" potrebbe finire davanti alla Corte penale internazionale dell'Aia.
 
La replica del presidente
Il presidente, la cui popolarità  secondo i sondaggi scende sempre di più, continua a negare ogni accusa. "Sappiamo di aver fatto la cosa giusta fin dall'inizio", ha detto la scorsa settimana.
 
La strategia "incriminata"
La Commissione lo accusa di aver deliberatamente deciso di non prendere le misure necessarie contro il coronavirus  puntando all’immunità di gregge, una strategia "ad alto rischio". Denunciato anche il "deliberato ritardo "nell'acquisto dei vaccini, in quanto il governo ha preferito promuovere cure inefficaci come l'idrossiclorochina, con "tragiche conseguenze" per la popolazione. E infine di non aver rifornito di ossigeno le popolazioni amazzoniche, decimate dal virus.