MONDO
La causa durata 13 anni
Olanda, Shell condannata risarcire per perdite di petrolio in Nigeria
I giudici hanno deciso che Nigeria Shell dovrà provvedere a una compensazione economica per quattro contadini che avevano presentato una denuncia ai danni della società 13 anni fa, citando in giudizio la multinazionale petrolifera per inquinamento nei villaggi di Goi, Oruma e Ikot Ada Udo

La controllata nigeriana della multinazionale petrolifera anglo-olandese Royal Dutch Shell dovrà risarcire un gruppo di contadini per l'inquinamento della regione del delta del fiume Niger provocato da alcune fuoriuscite di greggio dagli oleodotti. A stabilirlo è stata una sentenza di una Corte d'appello olandese, con sede all'Aia.
I giudici hanno deciso che Nigeria Shell dovrà provvedere a una compensazione economica per quattro contadini che avevano presentato una denuncia ai danni della società 13 anni fa, citando in giudizio la multinazionale petrolifera per inquinamento nei villaggi di Goi, Oruma e Ikot Ada Udo, sostenuti dall'organizzazione ambientale Amici della Terra. I fatti contestati dai coltivatori, riguardano due episodi di inquinamento risalenti al 2004 e al 2007. Durante questa lunga battaglia legale due dei contadini loro sono morti, ma gli altri hanno proseguito l'azione. Il verdetto riguarda le perdite che hanno danneggiato i terreni di Goi e Oruma, nella regione Delta del Niger. Non è ancora stato definito l'importo del risarcimento né se tutti e quattro i coltivatori riceveranno un indennizzo.
La società madre, la Shell con sede in Olanda, non è stata ritenuta direttamente responsabile dalla Corte ma sarà comunque tenuta a installare nei suoi impianti un sistema di rilevazione di eventuale fuoriuscite di greggio.
I giudici hanno deciso che Nigeria Shell dovrà provvedere a una compensazione economica per quattro contadini che avevano presentato una denuncia ai danni della società 13 anni fa, citando in giudizio la multinazionale petrolifera per inquinamento nei villaggi di Goi, Oruma e Ikot Ada Udo, sostenuti dall'organizzazione ambientale Amici della Terra. I fatti contestati dai coltivatori, riguardano due episodi di inquinamento risalenti al 2004 e al 2007. Durante questa lunga battaglia legale due dei contadini loro sono morti, ma gli altri hanno proseguito l'azione. Il verdetto riguarda le perdite che hanno danneggiato i terreni di Goi e Oruma, nella regione Delta del Niger. Non è ancora stato definito l'importo del risarcimento né se tutti e quattro i coltivatori riceveranno un indennizzo.
La società madre, la Shell con sede in Olanda, non è stata ritenuta direttamente responsabile dalla Corte ma sarà comunque tenuta a installare nei suoi impianti un sistema di rilevazione di eventuale fuoriuscite di greggio.