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MONDO

Quasi 150.000 denunce

La Corte di Strasburgo in 20 anni ha condannato la Russia al risarcimento di 2 miliardi di euro

La maggior parte delle condanne riguarda la violazione del diritto a un giusto processo

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In Russia è il ventesimo anniversario dell'adesione alla giurisdizione della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo. In questo lasso di tempo la Corte, su denunce dei cittadini russi, ha condannato la Russia a una serie di risarcimenti che ammontano complessivamente a quasi 2 miliardi di euro. In totale sono stati registrati 148.688 ricorsi, 136 mila dei quali sono stati respinti.

Sono stati ammessi 4,5 mila ricorsi, molti dei quali riuniti in una causa collettiva, per i quali sono stati emessi 2,3 mila verdetti.

La maggior parte delle condanne per lo stato russo sono state emesse per violazione del diritto a un giusto processo (1.093 verdetti), seguono le condanne per divieto di tortura e trattamento disumano (994 verdetti) e per violazione del diritto alla libertà e all’incolumità personale (932 verdetti).

I risarcimenti più alti sono stati accordati ai fratelli Navalny (76 mila euro per ognuno nell'ambito del processo sullo storno dei fondi delle società Yves Rocher) e ad Alexei Navalny personalmente (63 mila euro per arresto illegale durante i comizi d’opposizione).