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SPETTACOLO

Verso il ritorno alla normalità

La cultura, lo spettacolo, un anno vissuto pericolosamente, un futuro inedito tutto da inventare

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Cosa succederà quando riapriranno cinema, teatri e sale da concerto? Questi mesi, a casa, potrebbero averci un po' cambiato. Gli artisti da un lato hanno imparato meglio a esprimersi digitalmente, a comunicare, a fare interviste online, trasformando anche il lockdown in uno stimolo creativo. Il pubblico dall'altro ha capito che il divano può essere comodo di fronte a un'offerta alternativa all'uscita serale. Abbiamo guardato film in prima visione in streaming, ascoltato concerti via Zoom, visto spettacoli teatrali sul cellulare. E i registi hanno continuato a girare, i musicisti a suonare, le opere a brillare. In qualche modo, diversamente.

Ripensiamo ad alcune tappe, attraverso il nostro sito e il nostro canale, di un anno che prima ci ha spaventato, poi illuso, poi di nuovo allarmato e che ora può preludere a un nuovo inizio. Solo pochi esempi, uno o più al mese, per rivivere la lotta tenace della cultura per non essere dimenticata, per restare in piedi nella tempesta. Qualche episodio per registrare i tentativi di adattamento e di cambiamento. Per misurare anche cosa ci può aspettare in prospettiva.

Dopo il dpcm del primo marzo e le chiusure, i musei reagiscono, provano subito a portare la loro bellezza nelle nostre case, come la Galleria Borghese: "Musei vivi anche se chiusi", titolavamo. Intanto gli Italiani cantano insieme dalle finestre e dai balconi, c'è la necessità di esprimersi. E così facendo inventano quasi una nuova forma di spettacolo, spontanea.

È un bel contrasto quello che ad aprile ci propone Lorenzo Jovanotti che racconta, via Zoom, il suo viaggio in bicicletta in Sud America per RaiPlay, fatto appena prima del lockdown. In quelle 16 puntate torniamo a respirare virtualmente l'aria che ci manca nella vita quotidiana, il senso dell'avventura. In quei giorni il grande Gigi Proietti, direttore del Globe Theatre di Villa Borghese, chiede di non dimenticare il teatro e lo spettacolo dal vivo.  

A maggio andiamo a incontrare Daniele Vicari, regista di “Diaz”, che gira un film tutto in smart-working: “Il giorno e la notte”, con gli attori confinati in casa. Fuori c’è "un altro" pericolo incombente. Il primo ciak è stato battuto lunedì 4 maggio, primo giorno della "fase 2". 

Il 15 giugno è il momento della fase 3. Torna lo spettacolo dal vivo. Il 21 del mese Riccardo Muti apre il Ravenna festival con l'orchestra giovanile Cherubini, un concerto, "che sembra essere una specie di miracolo", in gran parte dedicato a Mozart, trasmesso dalla nostra Radio 3, anche in streaming video, gratuitamente. 

Sembra tornata la normalità. Si va in tanti a luglio al Circo Massimo di Roma alla prima di Rigoletto. C'è il presidente della Repubblica Mattarella, accolto con molto affetto dal pubblico. Un evento trasmesso anche da Rai 5 e RaiPlay. 

È agosto e il cinema ritrova fiducia. Hollywood scommette su Tenet. In Italia andiamo a vederlo con interesse. La spy story di Christopher Nolan sfida le leggi dello spazio-tempo e la sua ucronia quasi allude ai giorni bui che abbiamo alle spalle.

settembre la Mostra d'Arte cinematografica di Venezia può svolgersi, primo festival in presenza dopo la cancellazione di Cannes. Il film d'apertura è Lacci di Daniele Luchetti, tratto dal romanzo di Domenico Starnone, la storia di una famiglia dagli anni '80 ad oggi: nei fotogrammi, nei personaggi un senso di claustrofobia omogeneo alla vita reale.

Ad ottobre scoppia la seconda ondata e arriva un nuovo dpcm per la chiusura delle attività. Si fa in tempo a fare la Festa del cinema di Roma, poi si chiude. Il documentario di Alex Infascelli su Francesco Totti spicca tra gli italiani e trova una doppia distribuzione nelle sale e in streaming.

I nostri grandi cantanti fanno uscire i loro album, che ci accarezzano in una fase nuovamente opprimente: come Renato Zero a novembre, poi Claudio BaglioniVasco Rossi, con una "Canzone d'amore buttata via" e Mina.

Arriviamo a dicembre e a una Prima della Scala, diversa dal solito, senza pubblico, ma sempre in grande stile, "A riveder le stelle": un grande spettacolo andato in diretta su Rai 1, su Internet e alla radio.

Un sogno in streaming conquista il pubblico con l'inaugurazione di stagione al Teatro Massimo, a gennaio. Lo spettacolo "Il crepuscolo dei sogni" viene visto online da più di 28mila persone.

Questi 12 mesi Carlo Verdone non li ha voluti buttare, li ha usati per scrivere un libro,“La carezza della memoria”, uscito a febbraio, immaginato a partire da alcune fotografie che ha ritrovato casualmente durante il lockdown, perché i ricordi danno senso alla vita. Negli stessi giorni l'appello di Muti per i teatri e la cultura.

Dunque cosa succederà con la riapertura efettiva del mondo culturale? Questo nuovo modo di fare esperienza degli eventi - esisteva anche prima ma è stato amplificato - potrebbe restarci un po' accanto, aggiungere idee al nostro universo artistico già così ampio. Ora ci aspetta Sanremo, Luchetti è sul set de L'amica geniale 3, poi gli Oscar con Filippo Meneghetti. Marzo è ancora da scrivere, come anche aprile, maggio, l'estate e tutto il futuro. La cultura si prepari. Anzi bene, continui anche così.