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SPETTACOLO

Ipotesi suicidio

La morte di Avicii, lettera aperta della famiglia: "Non poteva più andare avanti"

"Era una fragile anima artistica in cerca di risposte a domande esistenziali". Il dj svedese è stato trovato morto il 20 aprile scorso in una stanza d'albergo di Muscat, capitale dell'Oman

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Avicii "non poteva più andare avanti". A dirlo, in un comunicato, la famiglia del dj che ha rotto il silenzio ad alcuni giorni dalla morte, avvenuta il 20 aprile. "Era una fragile anima artistica in cerca di risposte a domande esistenziali - scrive la famiglia -, un perfezionista estremo che lavorava e viaggiava a un ritmo talmente alto da avere uno stress enorme. Quando ha smesso di fare tour voleva trovare un equilibrio per essere felice e fare la cosa che più amava: la musica".

Tim Bergling, questo il suo vero nome all'anagrafe, è stato ritrovato privo di vita a Muscat, la capitale del sultanato dell'Oman, dove si trovava da qualche giorno in vacanza con gli amici. Aveva 28 anni.