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ECONOMIA

La frenata di Wall Street arriva anche in Europa lo spread risale a 120 punti

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di Fabrizio Patti
La frenata delle borse internazionali, partita ieri sera da Wall Street, arriva anche in Europa. L'indice Ftse Mib di Milano in apertura segna -0,3%. Ieri +0,87%, dall'inizio del mese di novembre il progresso è del 20 per cento. Piazza Affari, come da qualche giorno, registra una prestazione leggermente migliore del resto d'Europa, dove i principali indici scendono di poco più di mezzo punto percentuale. Ieri sera, a poco più di un'ora dalla chiusura, i principali indici di Wall Street sono diventati negativi dopo che la città di New York ha deciso di chiudere tutte le scuole. La percentuale di positivi rispetto ai tamponi effettuati, come ha spiegato il sindaco Bill de Blasio, ha superato il 3% per più di una settimana. Questa mattina ha parlato la presidente della Bce, Christine Lagarde. L'economia europea, ha detto, ha perso per la seconda ondata della pandemia. Per questo «sono essenziali politiche pubbliche ambiziose e realistiche». «Il pacchetto Next Generation Europe - ha aggiunto - deve diventare operativo senza indugio». In Asia seduta contrastata: bene le borse di Shanghai e Shenzhen, in calo invece gli indici di Hong Kong e Tokyo. Per la borsa giapponese siamo vicini ai massimi dal 1991. Sul fronte dei titoli di Stato, lo spread tra Btp e Bund risale di tre punti, a quota 120 punti base, dopo che ieri c'è stato il terzo veto al Recovery Fund e bilancio europeo, da parte della Slovenia. Tra i titoli sul Ftse Mib maggiori rialzi per Diasorin e Inwit, +2,3% per entrambi. Maggiori ribassi per Prysmian (-1,3%) ed Exor (-2,2%). In evidenza Mediaset, -1,57%, dopo l'offerta di creare una joint venture arrivata da Vivendi.