Ubriachi, rissosi e molestatori
La marcia su Berlino (70 anni dopo) per tre cosacchi russi finisce male
Si celebra la vittoria dell'Armata rossa sul nazifascismo e 22 militari partono a cavallo da Mosca alla volta di Berlino per affrontare il lungo viaggio, andata e ritorno, fatto a suo tempo dall'esercito russo. Una sosta nella città di Pinsk, in Bielorussia, li vede però protagonisti di una brutta performance al limite del paradosso

Il 30 maggio scorso, un gruppo di militari- composto da 17 cosacchi e 5 cadetti del corpo cosacchi russi- è partito da Mosca in marcia a cavallo alla volta di Berlino per commemorare il 70mo anniversario della vittoria sovietica sul nazifascismo. L’itinerario è lo stesso percorso nel 1945 dall’Armata Rossa, che a quel tempo portò a segno la presa di Berlino. Un viaggio lungo, che riporterà i cosacchi in patria solo a fine agosto. Una marcia benedetta dal Patriarca della Chiesa ortodossa russa e osannata dalla stampa sovietica per "l'alto contenuto patriottico" dell'iniziativa. Ma una sosta dei cosacchi nella cittadina bielorussa di Pinsk ha creato parecchio allarme e fatto scattare anche le manette.
Marcia benedetta dal Patriarca
Il Patriarca Kirill della Chiesa ortodossa russa ha benedetto in persona la marcia. I cosacchi portano con loro una copia consacrata dell’icona della Madre di Dio di Smolensk. La stampa russa, poi, ha osannato l’impresa per “l'alto contenuto patriottico che stimola le giovani generazioni, dando dimostrazione di alto morale che è un esempio per la popolazione”. Ma il 6 luglio scorso, una sosta dei cosacchi a Pinsk (Bielorussia) ha rovinato lo spirito della marcia.
La sosta a Pinsk però porta guai grossi
Il 6 luglio i cosacchi a cavallo fanno il loro ingresso nella città bielorussa di Pinsk. Festa e allegria per la popolazione locale con i militari russi che offrono uno spettacolo di corse a cavallo e combattimenti ad arma bianca. Ma dopo l'esibizione, tre di loro decidono di divertirsi un po' troppo. La procura locale ha diffuso, infatti, il comunicato che 3 cosacchi, tra cui uno minorenne, sono stati arrestati e condannati a 2 mesi di carcere per ubriachezza, rissa e molestie sessuali. A quanto pare, dopo le bevute abbondanti, hanno fatto delle avances pesanti a una ragazza locale che pare non abbia gradito. Non solo. I tre hanno sfondato la porta nell’appartamento del fidanzato della ragazza, distruggendo frigorifero e cristalleria. Per riportare l’ordine c’è voluto l’intervento delle teste di cuoio bielorusse.
Gli organizzatori della marcia a cavallo hanno subito condannato il comportamento dei commilitoni, privando loro di tutte le decorazioni e fregi.