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SALUTE

Menopausa, un periodo complesso ma non la fine di qualcosa

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Chiara Simonelli
di Chiara Simonelli
L’aspettativa di vita femminile è molto aumentata negli ultimi decenni superando gli 80 anni. Mettendo a confronto il periodo fertile – tra la prima mestruazione e l’ultima - con quello post menopausale, capita sempre più spesso che una donna si trovi a vivere un lasso di tempo addirittura maggiore del precedente.
Questa novità ci invita ad occuparcene poiché sappiamo che l’invecchiamento può comportare diversi problemi di salute, anche di tipo sessuale, e quindi deteriorare anche la vita di coppia oltre a quella personale. 

I disturbi
La menopausa, di per sé evento fisiologico, tocca l’equilibrio ormonale con una diminuzione dei livelli di estrogeno e di testosterone. Le ovaie cessano di produrre follicoli e sono messe a riposo anche dal punto di vista degli ormoni che prima producevano. Per il testosterone, che inizia il suo declino lentamente a partire già dai 20 anni, si assiste ad una ulteriore possibile riduzione.
Questi ormoni influenzano molti sistemi fra cui la pelle, i muscoli, le ossa  e possono anche essere correlati con un calo del desiderio sessuale,  difficoltà a raggiungere l’orgasmo e con una lubrificazione vaginale ridotta.

L’impatto psicologico
Dal punto di vista psicologico, il passaggio dalla vita fertile alla menopausa,  presenta alcuni rischi legati al bilancio che ogni donna si trova ad affrontare rispetto alla maternità: se, ad esempio, non si sono realizzate le aspettative rispetto a quest’esperienza il compito risulterà più complesso e doloroso. Un altro aspetto riguarda l’autostima corporea e l’accettazione del processo d’invecchiamento: in questo senso la paura di non essere più desiderabili come oggetto d’amore può avere sfumature depressive anche pesanti e incidere negativamente sull’autostima personale.

La vita di coppia
Un  discorso a parte merita la vita di coppia: così come nella donna la menopausa può creare qualche difficoltà sessuale anche nell’uomo le statistiche ci mostrano un aumento, col progredire dell’età, dei deficit dell’erezione che sono spesso il risultato di alcune patologie o anche di medicinali assunti in maniera regolare per lunghi periodi di tempo. Anche qui il bilancio globale della coppia e della sua storia può fare la differenza: esistono provvedimenti da prendere come il cambiamento di abitudini alimentari, riduzione dell’assunzione di alcol o del fumo e l’esercizio fisico regolare, visite e accertamenti per capire l’origine dei diversi problemi e cure appropriate che danno soluzioni per poter vivere al meglio questi anni a venire. Se le percentuali della presenza di sintomi, salendo con l’età, tendono ad aumentare sappiamo anche che esistono fattori di protezione: per la donna fa una certa differenza sostanziale lo stile di vita ci cui abbiamo appena parlato ma anche l’avere progetti ed essere inserita in una rete lavorativa o sociale impegnativa e interessante.

Vampate, sudorazioni, libido
I sintomi fastidiosi che talvolta accompagnano la menopausa – vampate di calore, sudorazioni notturne abbondanti, secchezza vaginale e calo della libido – possono comparire in maniera molto diversa e per periodi più o meno lunghi e sono ovviati dalla terapia ormonale sostitutiva. In generale in Italia siamo un po’ il fanalino di coda nell’uso degli ormoni sia come anticoncezionali che come terapia sostitutiva: esiste un qualche preconcetto che porta le donne ad averne timore ma quando non vi sono controindicazioni e il ginecologo, dopo opportune verifiche, ve lo consiglia i risultati sono eccellenti da molti punti di vista. 

Ho condotto su questo tema un’indagine personale con molte ginecologhe in menopausa: la stragrande maggioranza vi fa ricorso con grande soddisfazione.
Le ricerche vere e proprie ci raccontano quanto è importante per la sessualità femminile matura che ci sia al proprio fianco un partner  ancora attivo sessualmente e, in questo caso, ai problemi sessuali dei partner che invecchiano sono spesso proprio le donne a trovare lo specialista più adatto perché gli uomini spesso rimandano o si sentono a disagio nel parlare della propria virilità in crisi. 

In definitiva, poiché un’alta percentuale di anziani veri e propri – anche oltre gli 80 anni intendo - continua ad avere una vita sessuale e affettiva gratificante e a sentirsi vivi e creativi, è meglio continuare ad abbattere i pregiudizi, partendo proprio dalla menopausa che in molti casi evoca ancora, non la fine delle mestruazioni, ma la fine della femminilità, dell’amore e della passione per la vita. Non è necessariamente così. Anzi: quello che difficilmente si racconta è il valore dell’esperienza e della conoscenza di sé e del mondo come strumento potente anche dal punto di vista sessuale.

Chiara Simonelli
Psicosessuologa Università Sapienza Roma
Presidente Società Europea di Sessuologia