MONDO
L'omelia prima dell'incontro con Obama
La messa del Papa per i parlamentari: "Siate vicini alla gente"
Una "classe dirigenziale" che si è "allontanata dal popolo", che si è "chiusa nel proprio gruppo, partito, nelle lotte interne", diventa "gente dal cuore indurito. Da peccatori scivolano in corrotti", ha detto il Pontefice
Una "classe dirigenziale" che si è "allontanata dal popolo", che si è "chiusa nel proprio gruppo, partito, nelle lotte interne", diventa "gente dal cuore indurito": "da peccatori scivolano in corrotti". E' questo il messaggio lanciato da papa Francesco durante la messa nella basilica di San Pietro per i parlamentari italiani prima dell'incontro con il presidente americano Barack Obama.
Il messaggio del Pontefice
Commentando i brani evangelici nell'omelia, il Papa ha parlato del "popolo di Dio
che era solo" mentre i componenti della "classe dirigenziale erano chiusi nelle loro idee, nella loro pastorale, nella loro ideologia. E questa classe non ha sentito la parola di Gesù".
"Siate vicini al popolo"
"Erano chiusi, lontani dal popolo - ha proseguito - e Gesù si commuove guardando il popolo, che definisce 'pecore senza pastore'". Secondo il pontefice, Gesù "parla con una parola che è ammirata dal popolo, andando dai poveri e dagli ammalati, parla diversamente dalla classe dirigenziale, che si è allontanata dal popolo, si è chiusa nel proprio gruppo, partito, nelle lotte interne. In definitiva ha abbandonato il popolo".
"Da peccatori a corrotti"
Bergoglio ha sottolineato che "tutti siamo peccatori, tutti. Ma questi sono più di peccatori. Il cuore di questa gente si è indurito - ha continuato - tanto che per loro è impossibile ascoltare la voce del Signore. Da peccatori sono scivolati in corrotti".
"Difficile tornare indietro"
Secondo il pontefice "per un corrotto è tanto difficile riuscire a tornare indietro: il peccatore può redimersi e cercare il perdono, ma i corrotti sono fissati nel loro errore". E tornando all'esempio evangelico, parlando di quella "classe dirigenziale", il pontefice ha sottolineato che "il Signore Gesù gli dava fastidio, al punto che, passo dopo passo, hanno pensato che era meglio uccidere Gesù".
Il commento della Boldrini
Tra i commenti alla messa del Pontefice quello della presidente della Camera Laura Boldrini.
Il messaggio del Pontefice
Commentando i brani evangelici nell'omelia, il Papa ha parlato del "popolo di Dio
che era solo" mentre i componenti della "classe dirigenziale erano chiusi nelle loro idee, nella loro pastorale, nella loro ideologia. E questa classe non ha sentito la parola di Gesù".
"Siate vicini al popolo"
"Erano chiusi, lontani dal popolo - ha proseguito - e Gesù si commuove guardando il popolo, che definisce 'pecore senza pastore'". Secondo il pontefice, Gesù "parla con una parola che è ammirata dal popolo, andando dai poveri e dagli ammalati, parla diversamente dalla classe dirigenziale, che si è allontanata dal popolo, si è chiusa nel proprio gruppo, partito, nelle lotte interne. In definitiva ha abbandonato il popolo".
"Da peccatori a corrotti"
Bergoglio ha sottolineato che "tutti siamo peccatori, tutti. Ma questi sono più di peccatori. Il cuore di questa gente si è indurito - ha continuato - tanto che per loro è impossibile ascoltare la voce del Signore. Da peccatori sono scivolati in corrotti".
"Difficile tornare indietro"
Secondo il pontefice "per un corrotto è tanto difficile riuscire a tornare indietro: il peccatore può redimersi e cercare il perdono, ma i corrotti sono fissati nel loro errore". E tornando all'esempio evangelico, parlando di quella "classe dirigenziale", il pontefice ha sottolineato che "il Signore Gesù gli dava fastidio, al punto che, passo dopo passo, hanno pensato che era meglio uccidere Gesù".
Il commento della Boldrini
Tra i commenti alla messa del Pontefice quello della presidente della Camera Laura Boldrini.
Messa con Papa Francesco, suo messaggio sferzata a classe dirigente che non deve trincerarsi, ma essere capace di ascoltare e dare risposte.
— laura boldrini (@lauraboldrini) 27 Marzo 2014