Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/La-mossa-di-FoxNews-Obama-sapeva-dove-era-Foley-ma-ha-agito-solo-due-mesi-dopo-f2ecca42-56c3-4c6c-af02-ea3df12cb90e.html | rainews/live/ | true
MONDO

La notizia in concomitanza con elezioni di midterm

Fox News. "Obama sapeva dov'era Foley ma ha agito solo due mesi dopo"

Secondo il Network americano la Casa Bianca conosceva già a maggio il luogo in cui era tenuto in ostaggio il giornalista Usa poi decapitato dall'Isis, ma la missione per liberarlo partì solo a luglio

Condividi
James Foley
Roma
"L'amministrazione Obama sapeva dove si trovava il giornalista americano James Foley e gli altri ostaggi detenuti in Siria già ai primi di maggio. Ma la missione per liberarlo, poi fallita, fu approvata solo a luglio".

È quanto rivela Fox News che cita proprie fonti. Questo divario solleva interrogativi sul fatto che l'operazione per salvare gli ostaggi americani e britannici è stata inutilmente ritardata di almeno cinque settimane perché l'amministrazione voleva che l'intelligence ci lavorasse ancora.

"Abbiamo avuto molte informazioni utili e specifiche su dove erano tenuti in ostaggio", ha rivelato la fonte anonima la quale ha aggiunto che i rapitori dello Stato islamico si sentivano così sicuri nella loro roccaforte di Raqqa, in Siria, che gli ostaggi sono stati spostati tra poche località.

James Foley, reporter freelance americano di 40 anni che collaborava con la France Presse, era stato rapito in Siria nel 2012 ed è stato ucciso dall'Isis lo scorso agosto: il video della sua decapitazione, dal titolo "Messaggio all'America" è stato diffuso via internet dagli jihadisti dello Stato islamico.  

Una decapitazione a cui Obama rispose con fermezza: "L'Isis vuole un genocidio faremo giustizia", commentò il presidente Usa. Ma le nuove rivelazioni di Fox News sembrano contraddire quanto finora detto dall'amministrazione e cioè che la Casa Bianca autorizzò la missione non appena l'intelligence diede l'ok. 

Una tesi tutta da verificare quella di FoxNews e destinata a far discutere. La notizia, che esce fuori proprio in concomitanza delle elezioni di midterm, rischia di indebolire ancora di più la posizione di Obama già dato in forte calo nei consensi.