SPORT
L'incidente a Roma
La moto impazzita si schianta sul GRA, forse un malore per Andrea De Cesaris
L'ex pilota romano, 55 anni, è morto sul GRA di Roma dopo aver perso il controllo della sua moto

Forse è stato un malore a fargli perdere il controllo della sua Suzuki 600. O ancora un'improvvisa avaria che potrebbe aver indotto la moto di Andrea De Cesaris a schiantarsi contro la barriera in cemento che delimita le corsie del Grande Raccordo Anulare di Roma. Un impatto consumatosi in pochissimi secondi all'altezza dell'uscita della Bufalotta, nella periferia Nord della capitale, che ha stroncato per sempre la vita all'ex pilota di Formula Uno in un giorno drammatico per l'automobilismo sportivo: è avvenuto a poche ore dall'incidente di Suzuka in cui è rimasto gravemente ferito il pilota francese Jules Bianchi.
La dinamica dello schianto mortale
De Cesaris, 55 anni lo scorso maggio, stava percorrendo la carreggiata esterna del GRA, vicino al chilometro 23.500, quando la sua moto ha iniziato a sbandare ed è impazzita: il pilota romano non è riuscito a cambiare la traiettoria che l'ha portato a impattare violentemente contro le barriere di protezione il guard rail ed è morto sul colpo. Secondo le prime testimonianze, raccolte dalla polizia sul luogo dell'incidente, nessun altro veicolo sarebbe rimasto coinvolto: in pratica De Cesaris avrebbe fatto tutto da solo e il dramma si sarebbe consumato in pochi attimi.
La cause ancora da chiarire
Sulle cause dell'incidente sono diverse le ipotesi al vaglio degli investigatori. Si pensa soprattutto a un malore improvviso ma potrebbe essersi trattato anche di un guasto tecnico alla moto o di una distrazione momentanea ma fatale. Sembra che l'ex pilota di Formula Uno viaggiasse a una velocità considerata dalla polizia stradale "nella norma".
Tra i primi a commemorare De Cesaris la Scuderia Ferrari che insieme ai suoi tifosi si è detta vicina alla famiglia di Andrea e sul profilo Twitter ha lasciato questo messaggio:
Anche la McLaren, altro team che ingaggiò dove De Cesaris agli esordi in Formula Uno e con cui disputò una staggione non brillante lo ricorda sul social netowrk con affetto:
Il debutto nel Circus del pilota romano era avvenuto nel 1980 e per 14 anni aveva corso con le scuderie di Alfa Romeo, McLaren, Minardi e Sauber.
La dinamica dello schianto mortale
De Cesaris, 55 anni lo scorso maggio, stava percorrendo la carreggiata esterna del GRA, vicino al chilometro 23.500, quando la sua moto ha iniziato a sbandare ed è impazzita: il pilota romano non è riuscito a cambiare la traiettoria che l'ha portato a impattare violentemente contro le barriere di protezione il guard rail ed è morto sul colpo. Secondo le prime testimonianze, raccolte dalla polizia sul luogo dell'incidente, nessun altro veicolo sarebbe rimasto coinvolto: in pratica De Cesaris avrebbe fatto tutto da solo e il dramma si sarebbe consumato in pochi attimi.
La cause ancora da chiarire
Sulle cause dell'incidente sono diverse le ipotesi al vaglio degli investigatori. Si pensa soprattutto a un malore improvviso ma potrebbe essersi trattato anche di un guasto tecnico alla moto o di una distrazione momentanea ma fatale. Sembra che l'ex pilota di Formula Uno viaggiasse a una velocità considerata dalla polizia stradale "nella norma".
Tra i primi a commemorare De Cesaris la Scuderia Ferrari che insieme ai suoi tifosi si è detta vicina alla famiglia di Andrea e sul profilo Twitter ha lasciato questo messaggio:
Addio De Cesaris. La Scuderia Ferrari e i suoi tifosi sono vicini alla famiglia di Andrea.
— Scuderia Ferrari (@InsideFerrari) 5 Ottobre 2014
Anche la McLaren, altro team che ingaggiò dove De Cesaris agli esordi in Formula Uno e con cui disputò una staggione non brillante lo ricorda sul social netowrk con affetto:
All at McLaren send condolences to ex-McLaren #F1 driver Andrea de Cesaris, who sadly passed away today. pic.twitter.com/iS4M4N6Hrt
— McLaren (@McLarenF1) 5 Ottobre 2014
Il debutto nel Circus del pilota romano era avvenuto nel 1980 e per 14 anni aveva corso con le scuderie di Alfa Romeo, McLaren, Minardi e Sauber.