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POLITICA

Il presidente: "È ora di rimboccarsi le maniche"

La nuova Commissione Ue al lavoro: "Le sfide dell'Europa non possono aspettare"

La squadra di Jean-Claude Juncker è entrata in funzione. Tanti i temi di rilievo da affrontare, dalla crescita economica alla riforma del settore bancario, dall'energia al commercio

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Jean-Claude Juncker (Ap)
Bruxelles
La nuova Commissione europea guidata da Jean-Claude Juncker ha iniziato i lavori. La squadra votata il 22 ottobre dal Parlamento Europeo è entrata in funzione e già nella prima settimana dovrà affrontare dei temi di rilievo. Tra i primi appuntamenti, la presentazione delle previsioni economiche d’autunno il 4 novembre.

"Le sfide dell'Europa non possono aspettare" 
Jean-Claude Juncker ha deciso di far diffondere un comunicato allo scoccare della mezzanotte tra il 31 ottobre e il 1° novembre. “È ora di rimboccarsi le maniche e iniziare a lavorare - ha scritto - Le sfide dell'Europa non possono aspettare. Da oggi io e la mia squadra ci impegneremo per dare all'Europa il nuovo inizio che abbiamo promesso".

Crescita economica e occupazione 
Nei prossimi cinque anni le sfide da affrontare saranno molte e urgenti. La prima, ribadita da Juncker durante e dopo la campagna elettorale, è il rilancio della crescita economica e dell'occupazione dell'Unione. Lo strumento principale sarà il piano di investimenti da 300 miliardi di euro che dovrà essere pronto entro Natale. La Commissione lavorerà inoltre su nuove iniziative per aiutare le imprese a raccogliere fondi per gli investimenti, non solo attraverso il canale bancario ma ricorrendo al mercato dei capitali.

Dossier in eredità 
Il nuovo esecutivo Ue eredita anche numerosi dossier dall'esecutivo Barroso. Ad esempio la squadra di Juncker dovrà proporre una riforma del settore bancario, che potrebbe chiedere alle banche più grandi di separare le loro attività di trading da quelle di deposito. Inoltre la Commissione proseguirà le trattative commerciali, in particolare con gli Stati Uniti per definire il Ttip, il Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti.

Tariffe di roaming, emissioni ed energia 
L'esecutivo di Bruxelles dovrà poi definire i piani per la fine delle tariffe di roaming per la telefonia mobile e per tutelare la neutralità della Rete nell'ambito del nuovo pacchetto telecomunicazioni. Inoltre dovrà trovare un accordo sulle nuove regole per la protezione dei dati. Fra gli altri dossier ci saranno i nuovi obiettivi per le emissioni di gas serra, le energie rinnovabili, il risparmio energetico, le misure per ridurre la dipendenza dell'Ue dalle importazioni di energia, gli standard per la qualità dell'aria, la riduzione dei sacchetti di plastica e la coltivazione di colture geneticamente modificate.