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SCIENZA

Progetto europeo

La nuova vita del tabacco, con Newcotiana non più sigarette ma farmaci e cosmetici

L'iniziativa a livello europeo coinvolge 19 paesi tra cui l’Italia, che sarà rappresentata dall’Enea, per trasformare le piantagioni in “biofabbriche” che producano vaccini, anticorpi e trattamenti di bellezza

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Piante di tabacco
Al posto delle sigarette, le piante di tabacco come fonte di prodotti “benefici” dai vaccini agli anticorpi, fino ai cosmetici. E’ lo scopo del progetto europeo Newcotiana, in cui l’Italia è rappresentata dall’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile), che vuole rilanciare la produzione di tabacco anche nel vecchio continente, per avere a disposizione molecole benefiche e costruire “biofabbriche” per farmaci e cosmetici. Il progetto coinvolge 19 paesi ed è finanziato con 7,2 milioni di euro, con l’obiettivo di rivitalizzare in chiave sostenibile nel campo della salute e dell’ambiente la coltivazione del tabacco, settore economico che in tre decenni è diminuito di circa sei volte sia in Europa, dove la superficie coltivata è passata da 710mila a 115mila ettari, che in Italia, dove si è scesi da 81mila a 15mila ettari.
 
“Le specie che useremo sono il tabacco coltivato Nicotiana tabacum e la sua cugina australiana Nicotiana benthamiana, che è stata già utilizzata nel ‘molecular farming’ per la produzione del farmaco sperimentale anti-Ebola ZMAPP - spiega Giovanni Giuliano, genetista dell’ENEA - su queste piante verranno utilizzate differenti tecniche di miglioramento genetico”, arrivando a modificare la composizione genetica delle piante, che anziché produrre nicotina, diventeranno “future biofabbriche di farmaci e cosmetici”. I laboratori Enea si dedicheranno in particolare “alla produzione delle piccole molecole, come carotenoidi con funzione protettiva per l’occhio e alcaloidi piridinici, utili nella cura palliativa di malattie come sclerosi multipla e Alzheimer”, conclude il ricercatore che rappresenta l’Italia nel progetto Ue.

Il progetto Newcotiana è appena nato, ma nel giro di tre anni dovrebbe portare in campo le due specie ‘editate’ con le cosiddette ‘New Plant Breeding Techniques’ (Npbt): quindi, piante di tabacco modificate ma non transgeniche. La scelta di condurre le sperimentazioni sulla pianta di tabacco dipende dal fatto che è facilmente trasformabile, si conosce geneticamente a fondo e permette grosse rese in biomassa, oltre al fatto che non appartiene alle specie commestibili e, quindi, non presenta problemi di contaminazione anche accidentale della catena alimentare.