MONDO
Prima visita all'estero dopo l'incoronazione
La prima volta dei sovrani spagnoli in Vaticano, Felipe invita il Papa
Un colloquio privato di quaranta minuti in lingua spagnola tra Papa Francesco, Felipe VI e la consorte Letizia, vestita di bianco come prevede il privilegio riservato soltanto alle regine cattoliche

La prima visita all'estero dei nuovi sovrani spagnoli dopo l'incoronazione è in Vaticano, davanti a Papa Francesco. Il giovane Felipe VI, salito al trono poco più di dieci giorni fa, è stato ricevuto insieme alla consorte Letizia per un colloquio privato nella sala della Biblioteca dell'appartamento pontificio. Letizia, vestita di bianco, come prevede il privilegio riservato soltanto alle regine cattoliche, si è seduta accanto al marito, in completo bu, di fronte alla scrivania con il pontefice.
Lo scambio di battute
Una visita caratterizzata dalla cordialità, dall'invito in Spagna e dallo scambio di doni e di battute; quaranta minuti di colloquio privato, in lingua spagnola, in un clima molto sorridente. Salutando re Felipe all'ingresso della Biblioteca con una stretta di mano, il Papa ha detto: "Maestà, benvenuto, avanti...", invitandolo a entrare. Al momento del passaggio dall'anticamera al salone della biblioteca, il Papa ha fatto cenno al Re di passare per primo e Felipe VI ha risposto prontamente con la stessa battuta -"los monaquillos adelante" ovvero "i chierichetti davanti"- che Francesco aveva pronunciato circa tre mesi fa all'allora Re di Spagna Juan Carlos, riluttante a passare davanti al Pontefice. "Questo, glielo ha detto suo padre...", ha esclamato il Papa al nuovo Re, chiudendo con un sorriso.
L'invito in Spagna
A conclusione dell'udienza, durata più del previsto, e dopo lo scambio di doni, Felipe ha fatto riferimento all'ipotesi di un prossimo viaggio del Papa in Spagna. Al termine del colloquio il sovrano si è infatti congedato da Papa Francesco dicendo "con la speranza di vederla in Spagna". Il Papa non ha risposto subito, ma salutando a sua volta la regina Letizia, che gli ha fatto un secondo inchino dopo quello dell'arrivo, le ha detto: "Con la speranza di rivederla presto".
Il quinto centenario della nascita di Santa Teresa d'Avila
Il cardinal Antonio M. Rouco Varela, arcivescovo di Madrid e presidente della Conferenza episcopale spagnola, ha invitato nei mesi scorsi il Papa in Spagna per il 2015: "Mi faccio portavoce del nostro desiderio comune, che riflette quello delle nostre Chiese, di invitarla a visitare la Spagna e confermare il nostro popolo nella fede apostolica", aveva detto il porporato nel corso della visita "ad limina apostolorum". Il cardinale ha aggiunto:"Il quinto centenario della nascita di Santa Teresa di Gesù (Teresa d'Avila) ci offre l'opportunità di eccezionale valore evangelizzatore".
Lo scambio di battute
Una visita caratterizzata dalla cordialità, dall'invito in Spagna e dallo scambio di doni e di battute; quaranta minuti di colloquio privato, in lingua spagnola, in un clima molto sorridente. Salutando re Felipe all'ingresso della Biblioteca con una stretta di mano, il Papa ha detto: "Maestà, benvenuto, avanti...", invitandolo a entrare. Al momento del passaggio dall'anticamera al salone della biblioteca, il Papa ha fatto cenno al Re di passare per primo e Felipe VI ha risposto prontamente con la stessa battuta -"los monaquillos adelante" ovvero "i chierichetti davanti"- che Francesco aveva pronunciato circa tre mesi fa all'allora Re di Spagna Juan Carlos, riluttante a passare davanti al Pontefice. "Questo, glielo ha detto suo padre...", ha esclamato il Papa al nuovo Re, chiudendo con un sorriso.
L'invito in Spagna
A conclusione dell'udienza, durata più del previsto, e dopo lo scambio di doni, Felipe ha fatto riferimento all'ipotesi di un prossimo viaggio del Papa in Spagna. Al termine del colloquio il sovrano si è infatti congedato da Papa Francesco dicendo "con la speranza di vederla in Spagna". Il Papa non ha risposto subito, ma salutando a sua volta la regina Letizia, che gli ha fatto un secondo inchino dopo quello dell'arrivo, le ha detto: "Con la speranza di rivederla presto".
Il quinto centenario della nascita di Santa Teresa d'Avila
Il cardinal Antonio M. Rouco Varela, arcivescovo di Madrid e presidente della Conferenza episcopale spagnola, ha invitato nei mesi scorsi il Papa in Spagna per il 2015: "Mi faccio portavoce del nostro desiderio comune, che riflette quello delle nostre Chiese, di invitarla a visitare la Spagna e confermare il nostro popolo nella fede apostolica", aveva detto il porporato nel corso della visita "ad limina apostolorum". Il cardinale ha aggiunto:"Il quinto centenario della nascita di Santa Teresa di Gesù (Teresa d'Avila) ci offre l'opportunità di eccezionale valore evangelizzatore".