Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/La-regina-Elisabetta-entra-nei-libri-di-storia-un-grazie-in-punta-di-piedi-51225f8f-c71a-4d9d-b023-dfdefa275fef.html | rainews/live/ | true
MONDO

Cameron: "Roccia di stabilità in un mondo in cambiamento"

La regina Elisabetta entra nei libri di storia: un "grazie" in punta di piedi

La monarca supera la bisnonna Vittoria e diventa la persona che è rimasta sul trono del Regno Unito più a lungo. Per lei giornata di lavoro, con l'inaugurazione di una ferrovia in Scozia: "Una lunga vita passa per molte pietre miliari e la mia non fa eccezione"

Condividi
Elisabetta II nel giorno in cui ha superato il record della regina Vittoria (Lapresse)
È entrata nel libro dei record in punta di piedi, con un semplice “grazie a tutti”. Elisabetta II ha battuto il primato di regnante di più lungo corso del Regno Unito, con 63 anni e 216 giorni, superando la celebre regina Vittoria. Una giornata tutto sommato di basso profilo, la sua, come voluto dalla stessa sovrana, forse per ricordare la sua bisnonna, frugale e riservata.
 
L'inaugurazione della ferrovia
Elisabetta II, 89 anni, accolta da una folla festante ha presenziato all’inaugurazione di una ferrovia nella Scozia meridionale. Un evento che probabilmente ha deluso chi auspicava per questo 9 settembre una cerimonia navale lungo il Tamigi, magari a bordo di un'imbarcazione dorata come per il precedente Giubileo, oppure parate di fronte a Buckingham Palace.

I ringraziamenti di Elisabetta II 
La monarca, del resto, si è mossa in modo evidente sulla scia di Vittoria che, quando nella seconda metà dell'800 raggiunse il record oggi superato, annotò semplicemente poche frasi sul suo diario privato - rese pubbliche in seguito - lasciando alla sua diplomazia l'onere di rilasciare i ringraziamenti ufficiali. Non per nulla pochi giorni fa il Daily Telegraph, il quotidiano più filo-monarchico, esaltava questa "regina silenziosa" che con i suoi modi di fare calmi e posati, riflessivi e ponderati, ha sempre pensato al bene del Regno Unito come prima cosa. "Inevitabilmente - ha detto Elisabetta, in completo turchese con una spilla di diamanti appartenuta all'antenata Vittoria - una lunga vita passa per molte pietre miliari e la mia non fa eccezione. Ringrazio però tutti voi e tanti altri in patria e all'estero per i vostri messaggi toccanti di grande gentilezza".

Cameron: "Roccia di stabilità in un mondo in cambiamento" 
Moderati sono stati anche i discorsi di ringraziamento del premier David Cameron (per il quale "Sua Maestà è stata una roccia di stabilità in un mondo in continuo cambiamento, guadagnandosi l'ammirazione per il suo senso disinteressato del servizio e del dovere") e dalla first minister scozzese, Nicola Sturgeon, che accompagnava Elisabetta all'inaugurazione.

Attenzione per la Scozia 
La Scozia, appunto, è forse l'unico elemento che è stato inserito in un piano ben progettato dalla casa reale. Perché l'area a nord del Vallo di Adriano, che solo un anno fa cercava di ottenere l'indipendenza con il referendum - poi fallito - del 18 settembre, mai come oggi si è sentita così lontana da Londra, da Downing Street e da Buckingham Palace. Così, fanno notare molti analisti e commentatori, la regina ha voluto portare la sua vicinanza a tutti quegli scozzesi che negli ultimi anni si sono sentiti se non abbandonati almeno messi un po' in disparte dalla politica nazionale. Con l'obiettivo di portare anche gli scozzesi a festeggiare e a dire, almeno per un giorno, "God save the Queen": Dio salvi la regina.