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POLITICA

Le reazioni al discorso di Mattarella

Di Maio: governo neutrale è come governo tecnico, no alla fiducia

La replica dei 5 stelle al capo dello Stato: la linea non cambia, votare a luglio. Una scelta condivisa da tutti i parlamentari pentastellati riuniti questa sera in assemblea: "L'assemblea ha votato sul ritorno alle elezioni ed è stata compatta, oltre 330 parlamentari" dice Di Maio

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Il Movimento 5 stelle chiude la porta al governo di garanzia annunciato dal presidente della Repubblica. "Nessuna fiducia a un governo "neutrale", sinonimo di governo tecnico. Si vada al voto a luglio!", scrive Di Maio in un tweet.


Ma è nel corso dell'assemblea congiunta dei parlamentari pentastellati, convocata questa sera, che Di Maio spiega i prossimi passi del Movimento alla luce di quanto detto dal presidente della Repubblica Mattarella. Oggi, al termine del terzo (e ultimo) giro di consultazioni, il capo dello Stato, prendendo atto che non c'è stato accordo tra le forze politiche, ha così sintetizzato: "Governo neutrale fino a dicembre o elezioni in estate-autunno". Una indicazione cui, appunto, i 5S hanno subito detto 'no'.

"Le liste per le nuove elezioni saranno probabilmente le stesse"
"Visto che la legislatura praticamente non è iniziata - sottolinea allora Di Maio- le liste per le nuove elezioni saranno probabilmente le stesse" anche se resteranno fuori, precisa, i massoni e coloro che si sono tenuti parte delle restituzioni. In ogni caso, puntualizza, la decisione finale spetterà al garante Beppe Grillo che oggi - proprio mentre M5s era al Quirinale dal Capo dello Stato per le consultazioni - prendeva il volo per New York per partecipare al 'Future of Everything Festival' organizzato dal Wall Street Journal.

Attacco a Salvini: "Ha fatto gli interessi di Berlusconi"
Nel corso dell'assemblea, Di Maio attacca Salvini che "non si è mai staccato da Berlusconi e ha fatto gli interessi di Berlusconi" rivendicando la sua scelta di non sedersi mai al tavolo con il Cavaliere. Posizione tenuta fino alla fine e che il gruppo pentastellato ha apprezzato. Ma anche il passo indietro di Di Maio premier, annunciato ieri per tentare in extremis di far nascere un governo M5s-Lega, è piaciuto alla maggior parte dei 5 stelle. Detto questo, un timore che serpeggia tra alcuni grillini è che il ritorno al voto possa comunque ricreare una situazione di stallo. Un parlamentare osserva: "Se non si cambia la legge elettorale e ci ritroviamo allo stesso punto?". Ma Di Maio ostenta sicurezza.

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"Tra due mesi magari riusciamo a cambiare il paese"
"Se siamo arrivati fino a qui, un senso c'è ed è quello di cambiare il paese. Se non ci riusciamo ora magari ci riusciamo tra 2 mesi con le prossime elezioni". Ma ci sono anche quelli che temono che il consenso del Movimento possa avere una flessione dal momento che, questo e' il ragionamento di alcuni grillini, "molti elettori non capirebbero e penserebbero soltanto che M5s non è stato in grado di far partire un governo... non tutti magari capiscono perché".

L'affondo di Di Battista: "Chi vota un governo neutrale è traditore della patria"
I toni più aspri, da Movimento di opposizione e non di governo, toccano come sempre ad Alessandro Di Battista: da Facebook lancia il suo affondo contro il "governo neutrale" o "governo del Presidente" o "di tregua" ma sempre, accusa, "si tratterebbe comunque di un governo tecnico" e chi "dopo aver detto NO al Movimento 5 Stelle voterà la fiducia a un governo tecnico - attacca - è semplicemente un traditore della Patria". 

Toninelli: nessun sostegno al governo proposto da Mattarella
Dunque il M5s non voterà la fiducia al governo neutrale proposto dal presidente della Repubblica? "Assolutamente no. Pur senza avere pregiudizi sulle persone, non possiamo permettere che delle persone che non hanno una legittimazione popolare, che non sono passate dalla competizione elettorale, possano andare a gestire e a risolvere i problemi", dice il capogruppo al Senato del M5s Danilo Toninelli a La7.