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MONDO

Elezioni Vienna, "The Day After"

Austria, la destra populista chiede elezioni anticipate

Il voto alle comunali nella capitale austriaca vede il relativo successo dalla destra anti migranti, e il calo di 5 punti dei socialdemocratici, tradizionale forza di governo dalla Seconda Guerra Mondiale

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di Mariaceleste de Martino
E' un po' come Le Pen in Francia Heinz-Christian Strache, leader della destra populista austriaca contro il flusso migratorio di massa che ogni giorno proviene da Paesi mediorientali e africani in guerra. Strache non ha sfondato né ribaltato il risultato, ma ha fatto perdere terreno ai socialdemocratici, tradizionale forza di governo dalla Seconda Guerra Mondiale. Alcuni elettori della sinistra, quelli più tradizionalisti, hanno dato il loro consenso al giovane Strache.

Niente testa-a-testa dunque con i socialdemocratici, come avevano previsto i sondaggi, ma "il disturbatore" Strache, coglie la palla al balzo e batte il ferro reso caldo grazie alla sua avanzata ieri alle elezioni comunali di Vienna, la cosiddetta "Vienna Rossa", dove si è confermato il sindaco uscente della sinistra Michael Haeupl. Strache ora invita a non sminuire il risultato della sua formazione e chiede un ritorno anticipato alle urne a livello nazionale in Austria.

"Non può governare". A livello federale il governo del cancelliere Werner Faymann, socialdemocratico (Spoe), secondo Strache è "incapace di agire" e "dovrebbe dimettersi". Il leader della formazione che fino al 2005 fu di Joerg Haider (che ne uscì per formare la sua "Alleanza per il Futuro dell'Austria", Bzoe, prima di morire in un incidente d'auto tre anni dopo), ha comunque previsto che Spoe e Popolari dell'Oevp continueranno a "rimanere appesi gli uni agli altri" evitando il ricorso alle urne. "Non può essere sminuito", ha detto il capo del Partito della libertà austriaco e suo candidato di punta alle elezioni di Vienna riferendosi al 32,3% dei voti (+6% rispetto a cinque anni fa) ottenuto a fronte del 39,4% dei socialdemocratici secondo dati aggiornati riportati dai media austriaci. Strache ha sottolineando che la Fpoe ha ottenuto una minoranza di blocco nel Parlamento regionale viennese in grado di fermare modifiche allo Statuto della città. Inoltre spetta al suo partito la nomina di un vice-borgomastro, carica peraltro solo onorifica.

La crisi dei migranti in Europa ha sicuramente aiutato l'estrema destra austriaca a ottenere il migliore risultato di sempre nella "rossa" Vienna alle elezioni municipali. Il partito di Strache ha comunque ottenuto un risultato inferiore alle aspettative ma che resta storico per la Fpoe. Haeupl ha raccolto comunque 7 punti più del rivale, quando i sondaggi invece prevedevano un testa a testa. La "Rivoluzione d'ottobre" è stato lo slogan cella campagna elettorale di Strache. "Una rivoluzione - ha detto dopo il voto - che mostra che non si può più tenere fuori un terzo dei cittadini viennesi. Non ci potete più escludere dal processo decisionale, dovrete parlare con noi, il tempo dell'esclusione è finito. Strache, di professione odontotecnico, è stato per anni considerato il delfino di Joerg Haider, l'ex leader del partito conservatore e governatore della Carinzia a cui è succeduto come segretario della Fpoe nel 2005.