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ITALIA

Forse è salita nell’auto di una persona che conosceva

La scomparsa di Viviana Parisi e del figlio. Il Pm: “Credo che sia viva"

Per il pm Angelo Cavallo, che segue le indagini sulla scomparsa di Viviana Parisi e del figlio Gioele sull’autostrada vicino Caronia, le possibilità che siano morti è dell’1%. Poi ammette è "uno dei casi più difficili che abbia affrontato”

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Un buco di venti minuti. Venti minuti che potrebbero risolvere il caso di Viviana Parisi scomparsa lunedì 3 agosto con il figlio Gioele.

"Gli scontrini del pedaggio ci dicono che ci sono venti minuti di buco tra il momento in cui è uscita e il momento in cui è rientrata”. A ripercorrere gli spostamenti della donna il pm Angelo Cavallo in un’intervista a La Stampa.

"Dal suo paese, Venetico, ha raggiunto Milazzo. Qui, - spiega il pm- invece di fermarsi come aveva detto al marito, ha imboccato l'autostrada in direzione Palermo ed è uscita allo svincolo di Sant'Agata, senza pagare il pedaggio. A Sant'Agata non sappiamo cosa abbia fatto per venti minuti, poi si è rimessa in marcia fino al punto in cui è accaduto l'incidente in autostrada".
 
Sull’ipotesi che Viviana abbia cambiato programma, Cavallo spiega: "Non ci sono testimoni che ce lo confermino. E purtroppo non ci sono registrazioni video: le videocamere dell'autostrada sono tutte guaste e i caselli sono automatici. Tranne che all'inizio del viaggio: a Milazzo in macchina c'era lei con il figlio".
  
"Non escludiamo alcuna pista né alcuna ipotesi – continua il pm - dal gesto estremo all'allontanamento volontario”. Il primo posto dove la donna e il bambino sono stati cercati è il viadotto autostradale vicino al punto dell’incidente. La prima pista seguita è stata quella del suicidio. Il pm però spiega che proprio nel viadotto “non c'è niente” e che “sarebbe difficile raggiungerlo”. “Dal punto in cui si è fermata la macchina – continua Cavallo - chiunque avrebbe avuto poche possibilità di muoversi. C'è un varco nel guardrail, è vero, ma poi c'è un terreno pieno di rovi,  prima di un canalone profondo due metri. Proseguendo, c’è una rete solida alta un metro e mezzo che non presenta alcuno squarcio".
 
 "Sono possibili entrambe le ipotesi", aggiunge sulla possibilità che sia stata caricata a bordo da qualcuno che conosceva o da qualcuno che non conosceva, "come è possibile che siano morti, e non siamo ancora riusciti a ritrovarli. Ma per quanto e come li stiamo cercando, l’ipotesi della loro morte ha l’1% di possibilità”.

“Mi auguro – ha concluso il pm Angelo Cavallo- che chiami, e che dica che stanno bene".