ECONOMIA
Mercati
La settimana si chiude in calo per le tutte le borse europee

Con un Pil statunitense appena sotto le previsioni e un indice di fiducia del Michigan sopra, le borse europee hanno comunque chiuso in netto calo. L’apertura negativa di Wall Street ha ampliato le perdite. Flessione dell’1% per Londra e Parigi, mentre Francoforte ha limitato i danni chiudendo a -0,40%. Milano è riuscita a terminare le contrattazioni sopra i minimi di giornata con l’indice Ftse Mib a -0,94%.
Sul listino ancora occhi puntati sempre su Fincantieri che dopo aver perso in 2 sedute oltre 10 punti percentuali è cresciuta del 4,71%. Male invece Luxottica (-3,62%) penalizzata dai conti di Essilor con cui è destinata a fondersi.
Sul mercato delle materie prime scatto del petrolio con il Brent del Mare del Nord sui massimi da 2 mesi a questa parte a 52,42 dollari al barile.
Forti movimenti sui mercati valutari. L’euro approfitta della debolezza del dollaro per arrampicarsi oltre quota 1,1750. Brusco indebolimento del franco svizzero che il presidente della banca centrale elvetica considera sopravvalutato. La moneta unica a 1,1385 si è portata sui valori più alti da quando, nel gennaio 2015, il cambio del franco è stato sbloccato.
Sul listino ancora occhi puntati sempre su Fincantieri che dopo aver perso in 2 sedute oltre 10 punti percentuali è cresciuta del 4,71%. Male invece Luxottica (-3,62%) penalizzata dai conti di Essilor con cui è destinata a fondersi.
Sul mercato delle materie prime scatto del petrolio con il Brent del Mare del Nord sui massimi da 2 mesi a questa parte a 52,42 dollari al barile.
Forti movimenti sui mercati valutari. L’euro approfitta della debolezza del dollaro per arrampicarsi oltre quota 1,1750. Brusco indebolimento del franco svizzero che il presidente della banca centrale elvetica considera sopravvalutato. La moneta unica a 1,1385 si è portata sui valori più alti da quando, nel gennaio 2015, il cambio del franco è stato sbloccato.