Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/La-sfida-dei-sindacati-al-governo-il-lavoro-al-centro-delle-riforme-c13bb03e-8564-4d54-90dc-df504d614d2b.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Corteo nazionale a Genova

La sfida dei sindacati al governo: il lavoro al centro delle riforme

Il valore del lavoro deve essere al centro dell'azione del governo, chiedono Cgil, Cisl e Uil da Genova. Qualche tensione ai cortei del Primo maggio a Milano e a Torino

Condividi
A Genova i leader confederali di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto unitariamente al governo di mettere al centro delle riforme il lavoro, in termini di sicurezza, occupazione e riforma del settore pensionistico.

Dai sindacati anche un monito a governo e Ue sulle politiche migratorie: "L'Europa chiusa e dei fili spinati non è l'Europa che vogliamo" ha detto il segretario Cisl, Furlan. Camusso ha ricordato invece l'edizione 2015 del Primo maggio a Pozzallo, luogo simbolo per l'arrivo delle ondate migratorie.

La manifestazione nazionale di Genova si è conclusa alle 13 senza alcun incidente. Il corteo era iniziato sotto una pioggia battente.

Le richieste di Cgil, Cisl e Uil
Il valore del lavoro deve essere al centro dell'azione del governo, chiedono Cgil, Cisl e Uil da Genova, "città multietnica e multiculturale – spiega la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan - con una grande storia mercantile e industriale, la cartina di tornasole dello stato di salute del paese".

I leader sindacali ricordano i morti sul lavoro, ultimi quelli di Carrara, e chiedono tutele e sicurezza. Richiamano governo e imprenditori a rinnovare i contratti, per restituire dignità ai salari, invocano la riforma della legge Fornero, sostengono la necessità di investimenti per favorire l'occupazione giovanile.

Per il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo, il Paese non riparte "è fermo in stazione", ed il sindacato "della proposta" è pronto alla protesta "quando non c'è risposta"; "siamo disponibili a discutere anche in piedi col ministro Poletti - dice il leader Uil - ma non in ginocchio".

La segretaria generale della Cgil Susanna Camusso chiede intransigenza per le "intollerabili" morti sul lavoro, attacca la precarietà cresciuta con la diffusione dei voucher, annuncia battaglie per le pensioni.

La segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, grida "basta con il fiscal compact e le politiche del rigore". "Noi - sottolinea Furlan - chiediamo una Europa federale dei popoli e del lavoro che è alla base della convivenza sociale e civile. Il lavoro unisce e dà dignità alle persone. Valori che sono il fondamento della nostra Costituzione come ci ha ricordato oggi il Presidente della Repubblica Mattarella". "Non ci interessano le buste arancioni - aggiunge - vogliamo tante buste paga pesanti. Vogliamo che si cambi la legge Fornero perché non si può stare su una impalcatura a 65-66 anni. Cambiando la legge Fornero si può dare speranza a tanti giovani senza lavoro, raccogliendo il messaggio di speranza di Papa Francesco".

Manifestazioni in altre città
 A Milano alla manifestazione di Cigl, Cisl e Uil la festa dei lavoratori è partita da corso Venezia ed è arrivata dopo un'ora circa in piazza della Scala. Nel corso di una discussione tra un esponente di un sindacato autonomo ed un addetto alla sicurezza di un negozio aperto, un sindacalista è rimasto ferito. I sindacati a Milano, hanno criticato "il jobs act che non sta portando lavoro", come ha detto Massimo Bonini della Camera del lavoro. "Non c'è stato quello slancio occupazionale annunciato, è inutile prendersi in giro e da chi governa abbiamo avuto in questi anni solo annunci e illusioni".  "Gli industriali mettano i soldi per i lavoratori", ha detto invece Danilo Galvagni, segretario generale Cisl Milano, nel chiudere la sessione di interventi dal palco.

Tensioni a Torino tra polizia e antagonisti
Corteo bagnato anche a Torino, dove hanno sfilato da piazza Vittorio verso piazza San Carlo in testa il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, e sindaco e vicesindaco di Torino, Piero Fassino ed Elide Tisi.  Momenti di tensione si sono registrati quando un gruppo di antagonisti, circa 150 persone, hanno tentato di deviare dal percorso della manifestazione. In piazza Castello anche una breve carica di alleggerimento da parte delle forze dell'ordine.