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SANREMO

Sanremo 69

La terza serata del Festival Inaspettata Vanoni, esilarante con Virginia Raffaele

Antonello Venditti torna all'Ariston dopo 19 anni, lo show parte "Sotto il segno dei pesci". Emozione Amoroso, l'Ariston balla con Raf e Tozzi. 12 artisti in gara. Serena Rossi porta a Sanremo Mia Martini: "E' ora di chiederle scusa"

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E' "Viva l'Inghilterra" il brano con il quale inizia la terza serata del festival della Canzone Italiana. Una canzone dall'album "Gira che ti rigira amore bello" del 1973, che Claudio Baglioni esegue da solo, immerso in una spettacolare coreografia di ballerini in kilt, con cui il direttore artistico accenna dei passi di ballo. Prima di essere raggiunto dai due co-conduttori, Virginia Raffaele e Claudio Bisio, che Baglioni chiama 'The Queen e The King' (ieri sera erano "sorella Luna e fratello Sole"). Inevitabile sketch sulla Brexit, con la battuta sul direttore d'orchestra inglese, Geoff Westley. "Salutiamolo perché se lo riportano a casa chiudono le frontiere", scherza Bisio. "Abbiamo un extracomunitario sul palco", gli fa eco Baglioni, in smoking di velluto blu.

Si ripassa il regolamento, prima di entrare nel vivo della gara. Bisio, che sfoggia un'altra delle sue giacche, in velluto devoré nero e bordeaux, mima il regolamento letto dalla Raffaele, questa sera in abito impero bianco. Tra una risata e una gaffe, riparte poi la gara delle canzoni.

Come ieri, 12 gli artisti che si esibiranno sul palco dell'Ariston: Mahmood, Enrico Nigiotti, Anna Tatangelo, Ultimo, Francesco Renga, Irama, Patty Pravo con Briga, Simone Cristicchi, Boomdabash, Motta, Zen Circus, Nino D'Angelo e Livio Cori.

Mahmood, fresco vincitore del premio Enzo jannacci, canta "Soldi". E' poi la volta di Enrico Nigiotti con un brano dedicato al nonno scomparso: "Nonno Hollywood".

Ed è il momento di Virginia Raffaele. Un salto nostalgico nel passato, straordinaria la sua interpretazione di "Mamma" di Beniamino Gigli, con Bisio che fa girare un grammofono difettoso trovato in una soffitta del teatro e lei che, durante l'esecuzione, dà voce alle distorsioni e ai salti di suono  della vecchia puntina. Alla fine, Virginia si gode il caloroso e meritato applauso della sala.

C'è Venditti. E lo show prende il volo
Ecco il primo ospite della serata: Antonello Venditti porta sul palco dell'Ariston la sua "Sotto il segno dei pesci". Il cantante romano torna a Sanremo- dove non è mai stato in gara - a 19 anni di distanza dall'ultima esibizione e scalda l'Ariston festeggiando i 40 anni di Sotto il segno dei pesci. Poi il duetto con Baglioni sulle note di "Notte prima degli esami". Alla fine, Venditti decide di regalare il suo celebre cappello di paglia a una delle spettatrici in platea.

Si torna alla gara con Anna Tatangelo, che canta "Le nostre anime di notte", segue Ultimo con "I tuoi particolari"

"Ci vuole un fiore" in versione Bisio-Raffaele
Un omaggio a Sergio Endrigo sulle note di "Ci vuole un fiore". Raffaele e Bisio richiamano il tema portante di questo Festival, l'armonia. E cantano rendendo omaggio all'innocenza. Il testo della canzone diventa lo spunto per una gag, con Virginia Raffaele che sbaglia le parole e al posto di "fiore" dice "fiordo", poi "fluoro", poi "flipper". L'armonia scompare quando Bisio si infuria con lei per gli errori. "Sai quanto ci tengo alla precisione", dice il comico. Arriva un coro di bambini, e anche loro sbagliano dicendo "filtro".

Tocca ora a Francesco Renga con la canzone "Aspetto che torni", segue Irama con "La ragazza con il cuore di latta".



Ecco il secondo ospite della serata: Alessandra Amoroso. Canta "Io sarò dalla tua parte". Poi il duetto con Baglioni sulle note di "Io che non vivo". Una interpretazione intensa, stranding ovation per Alessandra Amorosa, visibilmente commossa. Il ringraziamento a Baglioni, "il primo ad aiutarmi".

La "vendetta" di Ornella Vanoni
Divertentissima la gag con Ornella Vanoni, terzo ospite di questa sera. La cantante, spiritosa e sorprendente, entra mentre Virginia Raffaele interagisce con il pubblico e prova a cantare. "Non sei in gara anche quest'anno", avverte la Raffaele. E una inaspettata Vanoni si lancia in un numero comico con l'attrice. "2018, 2019, ma è tutto uguale non è cambiato niente, navighiamo a vista", commenta la cantante, che poi prova a prendersi la rivincita su Virginia: "Tu mi hai fatto come una rimbambita, una rincoglionita, una maniaca sessuale... Recedi, stai zitta! Quando sei andata da Carlo Conti a fare la mia imitazione, ho passato un anno di inferno! Tutti i tassisti mi chiedevano se fossi stata a Sanremo, sono andata in crisi di identità" le dice la cantante. Poi il duetto su "La gente e me" di Caetano Veloso: tra un'incertezza più o meno voluta e un buco dimemoria, il numero è irresistibile. Ed è ancora gag: le due devono lanciare il brano del successivo cantante in gara, Patty Pravo e Briga. Ad annuncio fatto, però, Vanoni e Pravo non resistono alla tentazione di salutarsi e abbracciarsi, rompendo ogni 'cerimoniale' della gara sanremese: "A una certa età si può fare quello che si vuole", dice Ornella, che poi, prima di lasciare il palco, fa un'altra rivelazione, tra gli applausi e le risate dell'Ariston: "Oggi sono venuta gratis, ma non ci fate l'abitudine".



Di nuovo la gara con Patty Pravo e Briga, cantano "Un po' come nella vita", seguono i Boomdabash con la canzone "Per un milione" e Simone Cristicchi con "Abbi cura di me": per lui platea in piedi.

L'Ariston balla con Raf e Tozzi
Quarti ospiti sono Raf e Umberto Tozzi che cantano un medley dei loro brani di maggior successo, da 'Il battito animale' a 'Ti pretendo', 'Tu' e 'Gloria', regalando il primo momento davvero dance del festival. Poi il "quintetto" su "Gente di mare" con Baglioni, Bisio e Raffaele.

Si torna alla gara con Motta e il brano "Dov'è l'Italia". Tocca poi a The Zen Circus con "L'amore è una dittatura".

L'ospite comico della terza serata del Festival di Sanremo è Paolo Cevoli, nei panni di Palmiro Cangini, assessore alle varie ed eventuali. Bisio ritrova così un suo vecchio amico di 'Zelig'. I due, però, precisano subito che non si tratteranno temi di attualità: "Non si può parlare di politica - dice Palmiro Cangini - anche perché questi sono di un permaloso". Bisio si presta, proprio come ai tempi del programma comico, a fare da spalla.

L'ultima esibizione della terza serata è quella di Nino D'angelo e Livio Cori che cantano "Un'altra luce".

Altro ospite della serata è Fabio Rovazzi, che assume per qualche minuto il ruolo di Claudio Baglioni. "Non vi nascondo che mi sto un po' cagando addosso", spiega subito, tanto che dice di avere scritto una canzone apposta per l'Ariston, ma poi parte "Andiamo a comandare". Poi, con i violini di sottofondo, recita "Tutto molto interessante". Ma mentre Rovazzi e Bisio si parlano, all'improvviso fa irruzione Fausto Leali gridando: "Questo Festival è truccato". Per finire, Rovazzi canta "Faccio quello che voglio", arriva Baglioni.

E Mimì torna all'Ariston
Ed ecco il momento più emozionante della serata. "L'ho conosciuta nel 1970. Aveva occhi profondi e una voce bellissima. Ho scritto per lei quattro canzoni, una era "Oltre la collina". Così Baglioni ricorda Mia Martini. Un momento poetico e delicato scandito dalle parole scritte da Baglioni per quella canzone recitate da Virginia Raffaele. Parole che toccano corde profonde proprio come sapeva fare lei, Mimì. Arriva Serena Rossi. L'attrice è Mia Martini nel film tv "Io sono Mia", in onda su Rai1 il 12 febbraio. L'Ariston si riempie delle note di "Almeno tu nell'universo", duetto Rossi-Baglioni. A fine esibizione l'attrice si commuove: "Quando pensavo a Mimì prima di studiare per questo film, pensavo a un'ingiustizia, una violenza, una discriminazione. Invece era una grande artista e una grande donna ed è il momento di chiederle scusa per quello che le hanno fatto".

Di nuovo in chiusura la classifica provvisoria. Come ieri sera, si tratta delle indicazioni della Sala Stampa e riguardano solo i 12 artisti che si sono esibiti stasera. A seconda del gradimento riscosso, i cantanti si posizionano in una lista azzurra, gialla o rossa. Ecco come è andata.