ITALIA
Nel naufragio del 12 maggio sono morte 17 persone
La tragedia nel Mediterraneo: arrestati i due scafisti
Le accuse: favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, naufragio e omicidio volontario plurimo

Due presunti scafisti del naufragio al largo delle coste libiche nel Canale di Sicilia in cui sono morti almeno 17 migranti sono stati fermati dalla squadra mobile della Questura etnea. Si tratta di due nordafricani, accusati dalla Procura di Catania, di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, naufragio e omicidio volontario plurimo.
Secondo l'accusa, i due avrebbero bloccato i motori in acque internazionali, per chiedere soccorso, causando un danno all'imbarcazione che avrebbe cominciato a imbarcare acqua. Il barcone si sarebbe poi rovesciato in seguito al movimento delle persone a bordo.
I 206 superstiti sbarcati a Catania
Ieri pomeriggio l'arrivo nel porto di Catania della fregata Grecale con a bordo i 206 sopravvissuti del naufragio e i 17 cadaveri. Tra le vittime anche 12 donne e due bambine. Le salme sono state trasferite all'obitorio del cimitero della città.
Secondo l'accusa, i due avrebbero bloccato i motori in acque internazionali, per chiedere soccorso, causando un danno all'imbarcazione che avrebbe cominciato a imbarcare acqua. Il barcone si sarebbe poi rovesciato in seguito al movimento delle persone a bordo.
I 206 superstiti sbarcati a Catania
Ieri pomeriggio l'arrivo nel porto di Catania della fregata Grecale con a bordo i 206 sopravvissuti del naufragio e i 17 cadaveri. Tra le vittime anche 12 donne e due bambine. Le salme sono state trasferite all'obitorio del cimitero della città.