MONDO
Il caso
La vedova di Litvinenko, avvelenato con polonio a Londra, chiede alla Russia 3,5 milioni di euro
Secondo la donna i vari casi di avvelenamento sono dei pezzi della stessa catena criminale, sponsorizzata dallo stato russo

Marina Litvinenko, vedova dell’ex agente dei servizi segreti russi Aleksandr Litvinenko, avvelenato con il polonio radioattivo a Londra nel 2006, fa causa alla Russia presso la Corte europea dei diritti dell'uomo, chiedendo il risarcimento di 3,5 milioni di euro.
Secondo la donna, l’avvelenamento di suo marito, avvelenamento del padre e della figlia Skripal a Salisbury nel 2018 e l’avvelenamento dell’oppositore russo Alexei Navalnyj nel 2020, sono dei pezzi della stessa catena criminale, sponsorizzata dallo stato russo.
La vedova afferma che inoltre si tratta dell'utilizzo di un'arma chimica di distruzione di massa, vietata da trattati internazionali.
Secondo la donna, l’avvelenamento di suo marito, avvelenamento del padre e della figlia Skripal a Salisbury nel 2018 e l’avvelenamento dell’oppositore russo Alexei Navalnyj nel 2020, sono dei pezzi della stessa catena criminale, sponsorizzata dallo stato russo.
La vedova afferma che inoltre si tratta dell'utilizzo di un'arma chimica di distruzione di massa, vietata da trattati internazionali.