ECONOMIA
Bruxelles
Lagarde: la pandemia spinge la produttività, serve Unione mercato dei capitali verdi
"Servono investimenti privati e mercato Ue capitali verdi", ha detto la presidente della Banca centrale europea, sottolineando che "il 70% degli europei è ora a favore di misure governative più severe per combattere il cambiamento climatico"

"La pandemia ha accelerato i trend in corso ad un passo che mai avremmo immaginato", e "se capitalizziamo questo momento, può accelerare la crescita della produttività del lavoro di 1% all'anno entro il 2024, più del doppio raggiunto dopo la grande crisi finanziaria". Lo ha detto la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, parlando al Brussels Economic Forum.
"Nel 2022 ci sono possibilità per la nostra economia che nel 2019 sarebbero sembrate lontane almeno un decennio. L'Europa da tanto voleva diventare più sostenibile e produttiva, e ora ha la vera opportunità di farlo", ha aggiunto Lagarde, sottolineando che "le aziende hanno digitalizzato le loro attività da 20 a 25 volte più velocemente di quanto avessero creduto possibile in precedenza. Si prevede che il lavoro agile resterà per una giornata su cinque, rispetto a solo uno su 20 prima. E la richiesta di stili di vita più ecologici è diventata fragorosa: dopo aver accettato dure restrizioni per combattere la pandemia, il 70% degli europei è ora a favore di misure governative più severe per combattere il cambiamento climatico".
"Il programma Next Generation Eu aiuterà a convogliare gli investimenti pubblici verso settori trasformativi - ha poi spiegato la presidente della Bce - ma attualmente è meno chiaro se il settore finanziario privato possa fare lo stesso. La frammentazione tra i mercati finanziari nazionali in Europa potrebbe limitare la nostra capacità di finanziare investimenti futuri in volume sufficiente. Questo è il motivo per cui ho sostenuto che dobbiamo aggiungere un altro elemento al nostro piano di ripresa post-pandemia, ovvero abbinare il Next Generation Eu a quella che ho definito un'unione dei mercati dei capitali verdi, un mercato dei capitali europeo veramente verde che trascende i confini nazionali". "Con il passare della pandemia - ha proseguito - dobbiamo spostare l'attenzione dalla conservazione dell'economia alla sua trasformazione. Ciò richiederà di reindirizzare la spesa del settore pubblico e privato verso i settori verde e digitale del futuro. In particolare, abbiamo bisogno di investimenti per circa 330 miliardi di euro all'anno entro il 2030 per raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici dell'Europa e circa 125 miliardi di euro all'anno per realizzare la trasformazione digitale".
"Nel 2022 ci sono possibilità per la nostra economia che nel 2019 sarebbero sembrate lontane almeno un decennio. L'Europa da tanto voleva diventare più sostenibile e produttiva, e ora ha la vera opportunità di farlo", ha aggiunto Lagarde, sottolineando che "le aziende hanno digitalizzato le loro attività da 20 a 25 volte più velocemente di quanto avessero creduto possibile in precedenza. Si prevede che il lavoro agile resterà per una giornata su cinque, rispetto a solo uno su 20 prima. E la richiesta di stili di vita più ecologici è diventata fragorosa: dopo aver accettato dure restrizioni per combattere la pandemia, il 70% degli europei è ora a favore di misure governative più severe per combattere il cambiamento climatico".
"Il programma Next Generation Eu aiuterà a convogliare gli investimenti pubblici verso settori trasformativi - ha poi spiegato la presidente della Bce - ma attualmente è meno chiaro se il settore finanziario privato possa fare lo stesso. La frammentazione tra i mercati finanziari nazionali in Europa potrebbe limitare la nostra capacità di finanziare investimenti futuri in volume sufficiente. Questo è il motivo per cui ho sostenuto che dobbiamo aggiungere un altro elemento al nostro piano di ripresa post-pandemia, ovvero abbinare il Next Generation Eu a quella che ho definito un'unione dei mercati dei capitali verdi, un mercato dei capitali europeo veramente verde che trascende i confini nazionali". "Con il passare della pandemia - ha proseguito - dobbiamo spostare l'attenzione dalla conservazione dell'economia alla sua trasformazione. Ciò richiederà di reindirizzare la spesa del settore pubblico e privato verso i settori verde e digitale del futuro. In particolare, abbiamo bisogno di investimenti per circa 330 miliardi di euro all'anno entro il 2030 per raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici dell'Europa e circa 125 miliardi di euro all'anno per realizzare la trasformazione digitale".