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MONDO

Missione a Tripoli

Lamorgese: accelerare collaborazione con la Libia, centri di detenzione migranti vanno sgomberati

Il ministro dell'Interno a Tripoli incontra il leader Al Serraj. Consegnati 30 mezzi per controllo frontiere 

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L'impegno a "imprimere un'accelerazione a tutte le attività di collaborazione" tra Italia e Libia è stato assicurato oggi a Tripoli dalla ministra Lamorgese nei suoi colloqui con il premier Fayez al Sarraj ed altri esponenti del governo libico. Auspicata "una nuova e più stringente tabella di marcia" per prevenire l'immigrazione irregolare. Un obiettivo da raggiungere "anche attraverso un partenariato strategico in grado di sostenere l'azione del governo libico che ha già conseguito importanti risultati". Oggi sono stati consegnati al governo di Tripoli 30 mezzi per il controllo delle frontiere terrestri.

Nei colloqui, informa il Viminale, è stata "condivisa l'esigenza di perfezionare la cooperazione tra le forze di polizia, attraverso progetti di formazione, anche al fine di rafforzare le capacità operative nella lotta contro le reti di trafficanti di migranti e la criminalità transnazionale".

Evacuare centri detenzione migranti
"Il ministro Lamorgese ha ribadito la necessità di attivare operazioni di evacuazione dei migranti presenti nei centri gestiti dal Governo libico attraverso corridoi umanitari organizzati dalla UE e gestiti dalle agenzie dell'Onu: Oim e Unhcr". E' quanto si apprende da una nota diramata dal Viminale dopo l'incontro a Tripoli.

Si valuta ritorno aziende italiane
Nei colloqui in Libia Lamorgese "è stato affrontato anche il tema delle fasi preliminari  per il ritorno all'attività delle aziende italiane in Libia".