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ITALIA

Sciopero Metalmeccanici

Landini a Federmeccanica: non firmeremo questo contratto. Ma no allo scontro. Al Paese serve unità

Il leader sindacale invita la Federazione dell'industria metalmeccanica "a risiedersi al tavolo". Il dirigente dei metalmeccanici della Cgil ha ribadito poi la richiesta al governo di "fare un provvedimento urgente per defiscalizzare gli aumenti dei contratti nazionali di lavoro che riguardano milioni di persone"

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Conquistare il contratto nazionale, realizzare un vero rinnovamento contrattuale, rilanciare il sistema industriale e l'occupazione. Sono le motivazioni della protesta dei lavoratori metalmeccanici: 4 ore di sciopero nazionale con iniziative unitarie di Fim, Fiom e Uilm che si svolgono a livello territoriale.

Dopo 13 incontri e sei mesi di trattativa, le federazioni delle tute blu hanno scelto la mobilitazione unitaria per convincere Federmeccanica e Assistal a modificare la proposta sulla parte salariale e tornare a negoziare su basi nuove. Decine di presidi e cortei in quasi tutte le province d'Italia. 

Landini: serve unità paese ma con lavoratori
"Credo che la risposta di oggi sia una risposta che deve far riflettere le imprese, mi auguro che da domani si rendano disponibili a fare la trattativa per fare un contratto, se così non sarà, noi siamo pronti ad andare avanti fino a quando un contratto degno di questo nome lo portiamo a casa" ha spiegato il segretario generale della Fiom Maurizio Landini, sottolineando che "Federmeccanica si deve mettere in testa che il contratto sulla base delle sue proposte non lo firmeremo mai", invitando la Federazione dell'industria metalmeccanica "a risedersi al tavolo
delle trattative" e a "non assumersi la responsabilità di uno scontro del quale adesso il Paese non ha bisogno".

Il dirigente dei metalmeccanici della Cgil ha ribadito poi la richiesta al Governo di "fare un provvedimento urgente per defiscalizzare gli aumenti dei contratti nazionali di lavoro che riguardano milioni di persone".

"Il governo deve smettere di dare soldi alle imprese, le risorse vanno date al lavoro non a chi porta i soldi nei paradisi fiscali" - ha detto ancora il segretario generale della Fiom Landini. "Il problema del Paese è il livello di corruzione raggiunto, che va combattuto" aggiunge Landini. - In tema di pensioni, ha detto: "Penso che bisognerebbe cambiare la manovra del Governo Monti, quella è una porcheria pura. Ha fatto pagare solo ai lavoratori, per alzare di poco l'età pensionabile. Bisogna abbassare l'età pensionabile - incalza Landini, che continua  - bisogna ripristinare le pensioni di anzianità. Così si rischia di non dare ai giovani una pensione futura. Vogliamo che si apra un tavolo per discutere".

Uilm e Fim: conquisteremo il contratto nazionale con la trattativa e con la lotta
"Le fabbriche sono vuote, questa è la vera risposta!". Così il segretario nazionale della Uilm Mario Ghini ha sintetizzato il senso della breve manifestazione che ha percorso il centro di Milano in occasione dello sciopero generale di quattro ore indetto oggi dai sindacati dei metalmeccanici per chiedere il rinnovo del contratto. Prima di Ghini, dal camion posto nei pressi della sede di Assolombarda dove si è concluso il corteo partito poco dopo le 9.30 da piazza San Babila, aveva preso la parola il segretario nazionale della Fim, Michele Zanocco che aveva concluso il suo intervento affermando "conquisteremo il contratto nazionale con la trattativa e con la lotta, perché quando vincono i metalmeccanici, vince il Paese".