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ECONOMIA

Coldiretti in prima linea

Crisi settore latte: la protesta degli agricoltori. Bruxelles propone 500 milioni di aiuti

A Bruxelles momenti di tensione: gli agricoltori  stanno manifestando per chiedere l'intervento dell'Ue contro la crisi del settore del latte. Katainen, fondi a beneficio immediato agricoltori in difficoltà. Proteste al Brennero per la difesa del Made in Italy

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La Commissione europea ha proposto oggi un pacchetto di aiuti da mezzo miliardo di euro in favore dei produttori agricoli. Il pacchetto "consentirà di usare 500 milioni di euro di fondi a beneficio immediato degli agricoltori" in difficoltà, ha detto il vicepresidente, Jyrki Katainen, all'apertura del Consiglio straordinario dei ministri dell'agricoltura Ue. Bruxelles propone che "la parte più significativa" del pacchetto, in tutti gli Stati membri, vada a sostegno del settore lattiero-caseario.

La protesta degli italiani
I trattori oggi hanno invaso la città belga. Proteste violente da parte degli agricoltori che manifestano per chiedere l'intervento dell'Ue contro la crisi del settore del latte. In prima linea i rappresentanti italiani, non solo produttori di latte ma anche di ortofrutta, che si dichiarano in gran parte "vicini al collasso" e chiedono più tutela - nello specifico -  del 'made in Italy'. La delegazione più nutrita è quella di Coldiretti, seguita da Cia e Confagricoltura. Il problema della liquidità "si fa sentire", dicono, gli aiuti europei devono arrivare "molto presto" prima che l'attività collassi, spiegano a gran voce.



Coldiretti: difendere Made in Italy
La situazione è grave, aggiunge l'associazione: "In un momento difficile per l'economia - sottolinea il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo - dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza, dando completa attuazione alle leggi nazionali e comunitarie che prevedono l'obbligo di indicare in etichetta l'origine degli alimenti. Ma è necessario che sia anche resa trasparente l'indicazione dei flussi commerciali con l'indicazione delle aziende che importano materie prime dall'estero."

Al Brennero per il Made in Italy
La protesta nostrana si fa sentire anche al Brennero, con cortei a tutela del Made in Italy. Attualmente in Italia l'obbligo di indicare la provenienza è in vigore tra l'altro per carne bovina (dopo l'emergenza mucca pazza), per il pollo (dopo l'emergenza aviaria), per uova, miele, e extravergine di oliva. Ancora molto resta da fare e l'etichetta è anonima per circa la metà dei prodotti, lamentano le associazioni, dalla pasta ai succhi di frutta, dal latte a lunga conservazione ai formaggi, dai salumi fino al concentrato di pomodoro, fino ai sughi pronti.