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SALUTE

"Lavaggio" del sangue a bimbo iperallergico

Al Bambino Gesù di Roma il primo caso al mondo di un bambino con una gravissima forma allergica salvato da un “lavaggio” del sangue

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Latte, uova, nocciole, pesce: sono rari ma non infrequenti allergie multifattoriali, e un bambino di 7 anni ha rischiato la vita, per shock anafilattico incontrollabile con i comuni farmaci antiallergici, dagli antistaminici al cortisone all’adrenalina. Per lui non ha funzionato neppure la desensibilizzazione specifica ai singoli allergeni: per la prima volta al mondo è stata quindi applicata una tecnica di “lavaggio” selettivo del sangue, per guarirlo dalla sua gravissima forma di allergia. Tecnicamente si chiama 'immunoassorbimento IgE', il procedimento viene effettuato con un macchinario in grado di eliminare dal sangue solo gli anticorpi che scatenano le allergie, ristabilendo il normale livello di immunoglobuline E.

Con questa plasmaferesi selettiva, che è stata effettuata nell'agosto dello scorso anno ma si è saputo solo ora, con la pubblicazione su una prestigiosa rivista scientifica,  'Pediatrics', la soglia di tolleranza agli alimenti che prima rischiavano di procurare al bambino uno shock anafilattico è cresciuta notevolmente. La sua asma adesso è sotto controllo e non è più in pericolo di vita. Ha potuto iniziare la scuola elementare, mangia come gli altri bambini e gioca liberamente. 

La plasmaferesi è una procedura di separazione del sangue in globuli rossi e plasma che viene utilizzata comunemente nei pazienti che seguono terapie antirigetto dopo un trapianto o quando sono affetti da malattie autoimmuni gravi. Consiste nel creare una circolazione extracorporea attraverso una macchina che depura il sangue da tutti i tipi di anticorpi nocivi.

"Il vantaggio del nuovo macchinario, utilizzato al Bambino Gesù già da tempo, grazie alla disponibilità dal 2014 di 'adsorbitori' specifici, sta nella capacità di essere selettivo - spiega Stefano Ceccarelli, responsabile del Servizio di Aferesi del Bambino Gesù - Consente
infatti di eliminare dal sangue uno specifico tipo di anticorpi, in questo caso le IgE, mantenendo tutte quelle sostanze che verrebbero invece tolte dal circolo sanguigno con la plasmaferesi generica tradizionale. Inoltre, grazie al ridotto volume di sangue che finisce in circolazione extracorporea (80 ml), è adatto anche per i pazienti di basso peso, quindi per i bambini".