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ECONOMIA

Milano

Lavoro, Camusso attacca: "Governo imbroglia". Poletti: "Errore ammesso ma indeterminati crescono"

Confronto alla Festa nazionale dell'Unità nel capoluogo lombardo. Botta e risposta tra il segretario della Cgil e il titolare del Lavoro sui dati - sbagliati e poi corretti - del Ministero

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Dopo l'attacco delle opposizioni contro il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in seguito all'errore nei dati diffusi dallo stesso ministero sulle attivazioni e cessazioni di contratti riferiti al periodo gennaio-luglio di quest'anno e confrontati con lo stesso periodo del 2014, arriva anche quello della Cgil. Il segretario Susanna Camusso 'striglia' lo stesso Poletti seduto accanto a lei sul palco della festa nazionale dell'Unità a Milano, parlando di imbrogli sui dati e di un governo che dà i numeri sbagliati. "Sono mesi che diciamo che si sta facendo propaganda sui numeri - aggiunge Camusso -, se vogliono utilizzare i numeri per confortare delle politiche che non danno risultati si fanno queste figure".
  
Il Ministero del Lavoro, con un comunicato, ha corretto i dati diffusi sul numero dei contratti dei primi 7 mesi del 2015. 327.758 i contratti a tempo indeterminato in più e non 630.585 come comunicato. La cifra somma il saldo fra attivazioni e cessazioni (+117.498) e stabilizzazioni (210.260). Un errore che Poletti ammette in diretta ma non accetta lezioni e ribatte: "Quando si fa un errore credo che l'unica cosa che si debba fare sia riconoscerlo e correggerlo. E l'abbiamo fatto. Ma il dato che a noi interessa è quello che si sta verificando stabilmente da mesi e cioè che c'è un incremento dei contratti a tempi indeterminato e c'è un calo delle collaborazioni e dei contratti co.co.pro. Quindi pensiamo che questo dato ci dia ragione: il nostro obiettivo è quello di combattere la precarietà".