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ECONOMIA

Lavoro, a maggio oltre 780mila nuovi contratti. Aumentano posto fisso, ma anche le cessazioni

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Ancora luci e ombre nei numeri che certificano lo stato di salute dell'economia italiana. I dati del Ministero del Lavoro segnalano a maggio un aumento dei nuovi contratti di lavoro saliti a quota 780.351, contro i 738.242 dello stesso mese del 2014 (circa 40mila in più).

I dati trascritti dal Sistema Informativo delle Comunicazioni Obbligatorie (SISCO), che fa capo al dicastero del Lavoro, sono al netto dei settori del lavoro Domestico e della Pubblica Amministrazione.
   
In particolare dei 780.351 nuovi contratti, 153.633 sono a tempo indeterminato (erano 108.434 a maggio 2014), 518.778 sono contratti a tempo determinato (erano 501.247 a maggio 2014), 19.694 sono contratti di apprendistato (erano 24.304 a maggio 2014), 33.280 sono collaborazioni (erano 47.340 a maggio 2014) e 54.966 sono altre forme di lavoro (erano 56.917 a maggio 2014). Sempre a maggio, sono state 29.934 le trasformazioni di rapporti di lavoro a tempo determinato in rapporti a tempo indeterminato (erano 20.535 nello stesso periodo del 2014).

Andamento positivo quindi, pur nelle alterne fortune che accompagnano il quadro occupazionale. Per quanto riguarda il capitolo cessazioni, infatti, a maggio sono state 602.175 (erano 571.962 a maggio 2014): di queste, 152.023 fanno riferimento a contratti a tempo indeterminato, 342.943 a tempo determinato, 13.198 sono relative a contratti di apprendistato, 42.435 a collaborazioni e 51.576 a forme di lavoro classificate nella voce "altro". Secondo gli esperti si tratta di cambiamenti fisiologici all'ingresso del Jobs Act, il cui trend resta comunque - seppur moderatamente - positivo.