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MONDO

Gentiloni: per combattere l'Isis serve coordinamento

Lavrov a Roma: "Insieme all'Italia per intensificare gli sforzi contro l'Isis"

Il ministro degli Esteri russo prima incontra il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, poi interviene alla
Conferenza sul Mediterraneo Med 2015 a Roma

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Russia e Italia hanno ribadito la loro intenzione a intensificare gli sforzi nella lotta contro l'Isis. Lo ha detto il ministro degli Esteri Sergei Lavrov. "Discutendo di questioni globali e regionali, abbiamo notato la nostra coincidenza di approcci nella lotta contro il terrorismo e ribadito la necessita' di intensificare i nostri sforzi congiunti e coordinati", ha detto Lavrov in una conferenza stampa congiunta dopo i colloqui con il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni a Roma.  

Intanto, nel giorno della visita a Roma del ministro degli Esteri russo, arriva la notizia che segretario di stato Usa John Kerry sarà a Mosca il 15 dicembre prossimo. Nei giorni scorsi si era ventilato un suo incontro non solo con il suo collega Serghiei Lavrov ma anche con Putin, in particolare sulla crisi siriana e la lotta all'Isis. 

I recenti accordi siglati a Vienna per il futuro della Siria possono portare ad "un qualche tipo di governo di unità nazionale" entro sei mesi, a patto che esso sia "non settario e inclusivo", ha detto il ministro degli Esteri della Russia, Sergei Lavrov, che stamane è intervenuto anche alla Conferenza sui Dialoghi per il Mediterraneo (Med). Gli accordi di Vienna, ha continuato Lavrov, prevedono di convocare elezioni entro 18 mesi.  

"Indebolire sia i terroristi che il Governo siriano è una strategia dubbia", ha detto il ministro degli Esteri russo. "L'esercito siriano - ha aggiunto  il ministro degli Esteri russo - è una forza importante per combattere i terroristi sul terreno" e "la decisione di inviare aerei russi per aiutare Damasco mi sembra importante". "Nessuno dovrebbe compiere questo errore, credere che i terroristi possano essere utilizzati per scopi politici, ad esempio per rovesciare il regime in Siria, e poi venire cancellati dalla scacchiera": ha avvertito Lavrov.

Il confine tra Siria e Turchia dovrebbe essere chiuso subito, ha affermato il ministro degli Esteri russo. "C'è la crescente necessità che il confine turco-siriano venga chiuso come passo urgente", ha detto Lavrov.

Prima dell'intervento al Med, Lavrov aveva incontrato il ministro degli Esteri italiano Gentiloni, con il quale aveva tenuto una conferenza stampa congiunta.

La Russia intende cooperare con gli Stati uniti in Siria soltanto "su base paritaria", ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, durante la conferenza stampa con il ministro Paolo Gentiloni a Villa Madama. "Non è che qualcuno decide in una capitale e poi gli altri seguono", ha avvertito il ministro di Mosca.

 Se si vuole arrivare una soluzione per il conflitto siriano, "bisogna andare avanti e stilare una lista per identificare le organizzazioni terroristiche, è fondamentale per continuare i negoziati con il governo di Damasco e l'opposizione", ha affermato inoltre il ministro degli Esteri russo, durante la conferenza stampa.

Per Lavrov, non solo bisogna "consultare il governo siriano", ma la questione "andrebbe portata alle Nazioni unite". Il capo della diplomazia di Mosca ha precisato che al momento si valutano azioni per "coordinarsi, non di entrare in una coalizione guidata dagli Stati uniti". Per il momento, Washington e Mosca si sono accordati soltanto per cooperare al fine di evitare incidenti.

"L'Italia che fa parte della coalizione anti Daesh a guida americana sin dall'inizio ritiene che si tratti di esplorare le modalità per il massimo di collaborazione possibile con la Russia: cercheremo di avere un ruolo attivo in questa direzione nelle prossime settimane", ha affermato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, al termine dell'incontro con il suo omologo russo Sergej Lavrov. Per combattere lo Stato islamico "serve quanto meno un coordinamento, e non soltanto per evitare gli incidenti", ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, nel corso della conferenza stampa.

La Russia ha assicurato oggi il suo impegno per il successo della Conferenza internazionale sulla Libia, prevista domenica a Roma. "Faremo di tutto perché la conferenza sulla Libia abbia successo", ha confermato il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, durante la Conferenza per il Dialogo mediterraneo.

"Non abbiamo progettato raid in Libia, non c'è stata nessuna richiesta da parte del governo libico,
anzi non c'e' neanche un solo governo ecco perché con l'Italia stiamo lavorando per spronare la comunità internazionale sulla risoluzione della crisi", ha assicurato il ministro degli Esteri russo, rispondendo a una domanda dei giornalisti durante la conferenza stampa congiunta con il collega italiano, Paolo Gentiloni.

"Sulla presenza dello Stato islamico in Libia abbiamo informazioni discordanti: c'è chi sostiene che stanno costruendo un avamposto a Sirte, città che sarà la seconda capitale dell'Isis dopo Raqqa (in Siria ndr)". Lo ha detto il ministro degli Esteri della Russia, Sergei Lavrov, intervenendo alla Conferenza sui Dialoghi per il Mediterraneo (Med), precisando: "Non escludo che lo Stato islamico stia esagerando nell'affermare una cosa simile, per la sua propaganda".

"Siamo tutti consapevoli che le relazioni tra l'Europa e la Russia abbiano subito un trauma a seguito della crisi ucraina, ma lo siamo anche del fatto che il dialogo per quanto riguarda l'Italia non si e' mai interrotto". Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, al termine dell'incontro bilaterale col suo omologo russo, Sergei Lavrov, a Villa Madama. "Oggi - ha proseguito il capo della diplomazia italiana - e' il tempo non solo di tenere aperto il dialogo, ma di rilanciare la collaborazione e cooperazione nel comune interesse di contrastare il terrorismo e di sviluppare a tutti i livelli i nostri rapporti bilaterali" 

Nell'incontro tra Lavrov e Gentiloni si è parlato anche dei rapporti economici bilaterali tra Italia e Russia. "Il mondo delle imprese continua ad impegnarsi nel mercato russo", ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, nel corso a Villa Madama. Il capo della diplomazia di Mosca ha spiegato che durante i colloqui con il collega italiano si è parlato di elicotteri e della costruzione di un reattore termo-nucleare. Tra le imprese interessate ci sono Agusta Westland e Pirelli.