SPORT
Europa League
Lazio in testa al girone, Rosenborg battuto 3-1
Vittoria sofferta dei biancocelesti, in dieci dal 6' per l'espulsione di Mauricio. Segnano Matri e Felipe Anderson, Søderlund riapre i giochi ma Candreva li chiude. Nel recupero, Berisha neutralizza un rigore dei norvegesi

La Lazio batte 3-1 il Rosenborg all'Olimpico e resta da sola in testa dopo tre partite della fase a gironi di Europa League, grazie alla sconfitta interna del Dnipro a opera del Saint Etienne per 1-0. I biancocelesti (che hanno giocato in tenuta nera) comandano il Gruppo G con 7, i francesi raggiungono gli ucraini a 4, i norvegesi rimangono fanalino di coda a 1.
La squadra di Pioli conferma il suo buon momento in coppa, dopo il pareggio in Ucraina con il Dnipro e la vittoria casalinga col Saint Etienne.
Stefano Pioli si affida a Cataldi e Onazi come mediani davanti alla difesa a quattro, Candreva e Felipe Anderson sono gli esterni, Mauri a sostegno di Matri in avanti.
Kåre Ingebrigtsen schiera un 4-3-3, con l’attacco formato da De Lanlay, Søderlund e Skjelvik.
Avvio bomba della Lazio. Corner di Candreva, Hoedt di testa colpisce il palo, sulla ribattuta Mauri coglie la traversa da due passi. Poi Mauricio combina un disastro: manca lo stop su una palla innocua, si fa scavalcare da Skjelvik e lo abbatte, rimediando il cartellino rosso dell’arbitro polacco Gil. Pioli riassesta la squadra con Gentiletti per Onazi (11’). Candreva ci prova dalla distanza, ma il tiro termina alto. Fuori misura (di poco) anche un colpo di testa di Bjørdal su calcio d’angolo. La Lazio passa in vantaggio con una bella combinazione in verticale tra Candreva e Matri, che batte il portiere in uscita (28’). Reazione Rosenborg: palo di Skjelvik con un sinistro a incrociare, poi Berisha blocca su Jensen. Anche Søderlund di testa colpisce il montante della porta laziale.
Nella ripresa il Rosenborg non riesce ad alzare il ritmo e la Lazio raddoppia con un’azione di Matri sulla destra, con palla al limite dell’area per Felipe Anderson che di destro la mette sul palo lontano (54’). La Lazio gestisce il pallone, ma concede comunque qualcosa, accusando un po’ di stanchezza per l’inferiorità numerica. Skjelvik parte sulla sinistra, sul suo cross morbido Søderlund trova l’incornata vincente (69’). Per poco lo schema non si ripete qualche minuto dopo. Nel finale i norvegesi fanno sentire anche la maggior prestanza fisica, ma in contropiede Radu si procura un rigore per un’entrata scomposta di De Lanlay: sul dischetto va Candreva che si fa respingere il penalty da Hansen ma insacca sulla ribattuta (79’). Brividi per Berisha su un sinistro a girare di Midtsjø. Lulic (subentrato a Felipe Anderson al 70’) si divora un gol davanti alla porta. A tempo scaduto, Berisha neutralizza un rigore di Søderlund, per fallo di Konko su Bjørdal (94’).
La squadra di Pioli conferma il suo buon momento in coppa, dopo il pareggio in Ucraina con il Dnipro e la vittoria casalinga col Saint Etienne.
Stefano Pioli si affida a Cataldi e Onazi come mediani davanti alla difesa a quattro, Candreva e Felipe Anderson sono gli esterni, Mauri a sostegno di Matri in avanti.
Kåre Ingebrigtsen schiera un 4-3-3, con l’attacco formato da De Lanlay, Søderlund e Skjelvik.
Avvio bomba della Lazio. Corner di Candreva, Hoedt di testa colpisce il palo, sulla ribattuta Mauri coglie la traversa da due passi. Poi Mauricio combina un disastro: manca lo stop su una palla innocua, si fa scavalcare da Skjelvik e lo abbatte, rimediando il cartellino rosso dell’arbitro polacco Gil. Pioli riassesta la squadra con Gentiletti per Onazi (11’). Candreva ci prova dalla distanza, ma il tiro termina alto. Fuori misura (di poco) anche un colpo di testa di Bjørdal su calcio d’angolo. La Lazio passa in vantaggio con una bella combinazione in verticale tra Candreva e Matri, che batte il portiere in uscita (28’). Reazione Rosenborg: palo di Skjelvik con un sinistro a incrociare, poi Berisha blocca su Jensen. Anche Søderlund di testa colpisce il montante della porta laziale.
Nella ripresa il Rosenborg non riesce ad alzare il ritmo e la Lazio raddoppia con un’azione di Matri sulla destra, con palla al limite dell’area per Felipe Anderson che di destro la mette sul palo lontano (54’). La Lazio gestisce il pallone, ma concede comunque qualcosa, accusando un po’ di stanchezza per l’inferiorità numerica. Skjelvik parte sulla sinistra, sul suo cross morbido Søderlund trova l’incornata vincente (69’). Per poco lo schema non si ripete qualche minuto dopo. Nel finale i norvegesi fanno sentire anche la maggior prestanza fisica, ma in contropiede Radu si procura un rigore per un’entrata scomposta di De Lanlay: sul dischetto va Candreva che si fa respingere il penalty da Hansen ma insacca sulla ribattuta (79’). Brividi per Berisha su un sinistro a girare di Midtsjø. Lulic (subentrato a Felipe Anderson al 70’) si divora un gol davanti alla porta. A tempo scaduto, Berisha neutralizza un rigore di Søderlund, per fallo di Konko su Bjørdal (94’).