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ECONOMIA

Borse credono nella ripresa, preferiscono guardare agli Stati Uniti che alla Germania. Spread a 151

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di Paolo Gila
In mattinata la pubblicazione del calo dell’Indice Ifo, l’indicatore di fiducia sull’economia tedesca, ha in un certo senso irrigidito lo scenario, ma gli operatori e gli investitori hanno preferito guardare agli Stati Uniti e risentire le parole dei banchieri centrali che si erano riuniti la settimana scorsa. 

Il presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha infatti precisato a Jackson Hole di essere pronto a misure non convenzionali per stimolare l’economia, mentre Janet Yellen, presidente della Federal Reserve, ha confermato di volersi ritirare dalla politica monetaria espansiva non appena i dati sulla disoccupazione lo consentiranno. 

In questo clima l’azionario è stato privilegiato dagli investitori. Wall Street ha aperto in progresso nel pomeriggio (Dow Jones + 0,38% e Nasdaq + o,56%) e ora i listini europei stanno intensificando i guadagni (Milano +1,51%, Francoforte +1,26 e Parigi + 1,19%).

Buone notizie giungono anche dal mercato obbligazionario, dove lo spread si è abbassato. Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund è sceso a 151 punti base, mentre sul mercato valutario conrinua a rafforzarsi il dollaro. Il rapporto tra euro e dollaro è ora collocato poco sotto quota 1 e 23.

(aggiornamento dati ore 15 e 35)