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SALUTE

È la prima volta al mondo

Le Molinette di Torino. Intervento mitrale, tecnica Neochord a cuore battente

Un intervento effettuato in emergenza all'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Dopo un’ora il paziente è uscito dalla sala operatoria ed è già stato dimesso
 

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La tecnica del Neochord prevede il posizionamento di corde in gore-tex sul lembo malato della mitrale. Con questa tecnica alle Molinette di Torino si è intervenuti in per salvare un uomo di 65 anni. Il responsabile reparto di Cardiochirugia, professor Mauro Rinaldi, ha detto che è la prima volta al mondo che si applica questa tecnica in emergenza a cuor battente.
L'intervento è perfettamente riuscito ed il paziente è stato dimesso dall'ospedale dopo pochi giorni.
 
La storia
Il paziente, ricoverato in un ospedale periferico, è stato intubato in urgenza per un edema polmonare acuto causato dalla rottura di una corda della valvola mitrale. Considerato che le sue condizioni stavano rapidamente peggiorando, nonostante la ventilazione meccanica, è stato trasferito d'urgenza direttamente presso l'ospedale Molinette.
 
La valutazione dell’intervento e la gravità
Arrivato in terapia intensiva, si è deciso di tentare il tutto per tutto e di sottoporre subito il paziente ad un intervento innovativo, mai eseguito prima in emergenza.
 
Vista la gravità della situazione - spiega la Città della Salute di Torino - i medici hanno deciso di ricorrere alla tecnica Neochord, un intervento innovativo eseguito però in pazienti con insufficienza mitralica stabile, che questa volta è stato però adattato ad una situazione acuta e di emergenza.
 
L’intervento
Attraverso un piccolo taglio di cinque centimetri nel torace per accedere al ventricolo sinistro e, mediante lo strumento del Neochord, si è agganciato il lembo malato della mitrale. Quindi si sono posizionate delle corde in gore-tex per sostituire quelle che si erano rotte e avevano causato l'insufficienza della valvola.
 
La tecnica
La tecnica, di cui il centro di Torino è tra i leader nel mondo, ha permesso di eseguire l'intervento a cuore battente e senza circolazione extracorporea, che avrebbe potuto avere degli effetti catastrofici sui polmoni già compromessi.
 
Un’ora di sala operatoria
I cardiochirurghi Mauro Rinaldi e Stefano Salizzoni, sotto la guida ecocardiografica del dottor Alessandro Vairo e la gestione anestesiologica del dottor Federico Canavosio, sono così riusciti in poco più di un'ora a riparare la valvola e salvare il paziente.