ECONOMIA
A innescare le vendite l'allarme lanciato da Fitch: la Grecia è ancora a rischio
Le banche di Atene fanno paura. Mercoledì nero in borsa, Milano chiude a -4,44 %
Tonfo su tutti i listini europei e anche a Wall Street. A Piazza Affari il Ftse Mib ai minimi da dicembre 2013 e torna a crescere lo spread che raggiunge quota 170 . C'è chi pensa che il crollo dei mercati sia imputabile anche al virus Ebola
La borsa di Atene va a picco, chiude a -6,25%, e con essa tutti i mercati del Vecchio Continente. A farne le spese soprattutto Piazza Affari che crolla e completa la seduta con un tonfo del 4,44 per cento. Il Ftse Mib, sceso a 18.304 punti, si è mangiato tutti i rialzi della prima parte dell'anno e torna ai minimi da metà dicembre 2013.
A innescare la pioggia di vendite ha contribuito un allarme dell'agenzia di rating Fitch, che nonostante i progressi compiuti avverte come le banche elleniche restino appesantite "da pesanti problemi sui portafogli prestiti". Il tutto in una fase in cui la Grecia era già tornata nel mirino a causa delle sue ambizioni di affrancarsi in futuro dalla copertura degli aiuti di Unione europea e Fondo monetario internazionale.
Secondo Fitch gli stress test sulle banche Ue che le autorità europee renderanno pubblici tra pochi giorni, il 26 ottobre, "potrebbero rivelare altre carenze di capitale" in Grecia, specialmente se le misure di ristrutturazione previste non verranno pienamente attuate". L'agenzia di rating rileva che la quota di crediti deteriorati spazia dal 29,7% della Banca Nazionale di Grecia a ben il 45,6% della Alfa Bank, quasi la metà degli impieghi, in base ai dati risalenti a fine 2013.
A Piazza Affari lo spread torna a salire in maniera sostanziosa e raggiunge i 170 punti base. Sono 12 i titoli sospesi: da Mediobanca a Unicredit, da Finmeccanica a Stm. Secondo alcuni le ragioni di questo mercoledì nero per i listini del Vecchio Continente è anche il secondo caso di contagio di Ebola diagnosticato negli Usa.
A innescare la pioggia di vendite ha contribuito un allarme dell'agenzia di rating Fitch, che nonostante i progressi compiuti avverte come le banche elleniche restino appesantite "da pesanti problemi sui portafogli prestiti". Il tutto in una fase in cui la Grecia era già tornata nel mirino a causa delle sue ambizioni di affrancarsi in futuro dalla copertura degli aiuti di Unione europea e Fondo monetario internazionale.
Secondo Fitch gli stress test sulle banche Ue che le autorità europee renderanno pubblici tra pochi giorni, il 26 ottobre, "potrebbero rivelare altre carenze di capitale" in Grecia, specialmente se le misure di ristrutturazione previste non verranno pienamente attuate". L'agenzia di rating rileva che la quota di crediti deteriorati spazia dal 29,7% della Banca Nazionale di Grecia a ben il 45,6% della Alfa Bank, quasi la metà degli impieghi, in base ai dati risalenti a fine 2013.
A Piazza Affari lo spread torna a salire in maniera sostanziosa e raggiunge i 170 punti base. Sono 12 i titoli sospesi: da Mediobanca a Unicredit, da Finmeccanica a Stm. Secondo alcuni le ragioni di questo mercoledì nero per i listini del Vecchio Continente è anche il secondo caso di contagio di Ebola diagnosticato negli Usa.