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ECONOMIA

Mercati

Le borse frenano dopo la corsa, dopo i conti bene Poste, giù Pirelli

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di Fabrizio PattiMilano
I mercati ripiegano dopo giorni di corsa. A Milano l'indice Ftse Mib scende dello 0,35%. Siamo di poco sotto quota 21mila punti. Il progresso dall'inizio di novembre rimane del 16,5 per cento.

Cali anche nel resto d'Europa di entità simile, peggiori performance per gli indici di Parigi e Francoforte, entrambi -0,6%. Negli Stati Uniti i future anticipano un avvio in lieve ribasso per il Dow Jones e in lieve rialzo per il Nasdaq dei listini tecnologici.

Non sta aiutando il dato sulla produzione industriale di settembre nell'Eurozona. Rispetto ad agosto -0,4%, l'attesa degli analisti era di una salita dello 0,7%. Rispetto al settembre 2019 -6,8%, un punto percentuale meno delle attese.

Che il Pil del quarto trimestre dell'Eurozona sia destinato a ridimensionarsi si legge oggi nel bollettino mensile della Bce. Ieri la presidente Bce Christine Lagarde aveva detto che la banca centrale supporterà l'economia finché i vaccini non consentiranno un ritorno alla normalità.

Lo spread ha continuato a scendere, oggi di 3 punti base, a quota 117.

Tra i titoli pesano le trimestrali, in senso positivo per Poste Italiane (+3,2%) e Diasorin (+2,2%), bene anche Interpump (+2,24%). Scende dopo la trimestrale Pirelli, -5,94%.

In Asia a Hong Kong in evidenza Alibaba, +2,3% dopo  le vendite record nel Single Day, la giornata dedicata agli acquisti online in Cina. Leggeri ribassi però per gli indici di Shanghai e Hong Kong, per effetto dei dati deludenti sul volume dei crediti in Cina. Pesano anche le nuove tensioni tra Cina e Stati Uniti dopo che Pechino ha deciso la destituzione di 4 parlamentari dell'opposizione a Hong Kong.

La situazione di maggiore calma sui mercati non ferma però la corsa del prezzo del petrolio: il Brent del Mare del Nord supera di poco i 44 dollari al barile (+0,5%).