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ECONOMIA

Mercati

Le Borse peggiorano, le materie prime tornano a salire

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di Fabrizio Patti
Oggi le borse avevano aperto quasi invariate. Sono però peggiorate. A Milano l'indice Ftse Mib scende dello 0,95%: il bilancio di giornata coincide con quello della settimana.

Nel resto d'Europa fanno peggio Londra (-1,08%) e Madrid (-1,38%). A differenza di ieri oggi scendono soprattutto le banche. I titoli più scambiati del Ftse Mib sono Intesa Sanpaolo (-1,66%), Unicredit (-2,52%) ed Eni (-1,94%). 

Sui mercati ci sono ancora gli effetti della posizione della maggioranza del consiglio direttivo della Fed, che vorrebbe anticipare al 2023 i rialzi dei tassi. Si rafforza il dollaro, con il rapporto euro/dollaro che oggi è sceso sotto l'1,19 centesimi, per poi risalire poco sopra questa soglia.

Il dollaro debole questa settimana ha fatto scendere anche le materie prime, dall'oro al rame. Sono quotate in dollari e soffrono quando la valuta americana sale perché diventano più care per gli investitori stranieri. Oggi c'è però una generale risalita: oro +1,02% (settimana -4,6%), rame +0,3% (settimana -7,65%).

Wall Street ieri ha chiuso in ordine sparso: è sceso l'indice Dow Jones, è invece salito il Nasdaq. I future oggi anticipano una tendenza simile a ieri. Sul finale della seduta di Wall Street potrebbero esserci dei movimenti imprevisti perché oggi è il giorno del trimestre in cui vanno a scadenza una serie di contratti derivati. Gli investitori devono decidere se rinnovarli o spostare i capitali. E' il cosiddetto giorno delle quattro streghe.