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ECONOMIA

Le borse rimbalzano dopo lo scivolone del tech. Mediaset corre dopo la corte UE

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di Fabrizio Patti
Operazione rimbalzo in corso per Piazza Affari e per le altre borse europee, dopo il calo di ieri dovuto allo scivolone dei titoli tecnologici a Wall Street.
In questo momento l'indice Ftse Mib segna +1 per cento. Il bilancio settimanale è in lieve calo, -0,3%.
Nel resto d'Europa ci sono andamenti un po' differenziati. Spicca in positivo la borsa di Madrid, e questo per le voci di una fusione tra due grandi banche, Bankia (+27%) e la catalana Caixabank (+13,7%).
Oggi sotto i riflettori ci sono Mediaset e Tim. Lo abbiamo sentito nelle edizioni dei telegiornali precedenti: ieri c'è stata una sentenza della Corte di giustizia europea che, in sostanza, ha permesso alla società francese Vivendi di salire sopra il 10% di entrambe le società. Circostanza che era vietata dalla legge Gasparri. La sentenza di ieri riapre la partita per il controllo di Mediaset ma anche della rete unica per la banda larga. Notevoli le conseguenze in borsa: per Mediaset ieri +5%, oggi +8,XX per cento.
Il riaccendersi del risiko bancario in Europa ha creato movimento anche sulle azioni delle banche italiane e in particolare su una candidata a future fusioni, come Banco Bpm, che oggi registra il secondo incremento maggiore sul Ftse Mib: +3%. Fa meglio Pirelli: +3,3%. Salgono di poco meno del 3% anche Cnh Industrial e Fiat Chrysler. Male invece, dopo la pubblicazione dei conti, la controllante di Fca e Cnh, cioè Exor (-0,7%). Giù di un punto anche Saipem ed Hera.

Uno sguardo ad Atlantia, dopo il Cda che ha confermato l'avvio dello scorporo di Autostrade per l'Italia. Ieri un calo del 6%. Oggi +2%.

Ieri il Nasdaq è sceso del 4,96%, oggi i futures anticipano un avvio in calo per il listino tecnologico, in rialzo per Dow Jones e S&P 500.