ECONOMIA
Le crisi internazionali frenano le borse

Giornata negativa per le borse europee. Dopo un avvio vicino alla parità tutte le principali piazze hanno imboccato la via del ribasso. Continuano a pesare le crisi internazionali, in particolare quella Ucraina con l’acuirsi della tensione tra Stati Uniti e Russia.
Londra e Parigi limitano le flessioni a qualche decimo di punto percentuale, Francoforte va oltre il mezzo punto. Milano mostra una debolezza ancora maggiore con l’indice Ftse Mib a -0,97%, dopo il dato negativo su ordini e fatturato dell’industria.
Sul listino di Piazza Affari male i bancari e soprattutto la Popolare dell’Emilia Romagna (-2,74%) dopo la conclusione dell’operazione di aumento di capitale. Cedono più del 2% anche Ubi Banca, World Duty Free e Monte Paschi. Sono all’interno del settore dell’energia i pochi titoli in controtendenza: Snam +0,65% e A2a +0,77%.
Sul mercato dei titoli di stato il differenziale con i bund tedeschi rimane stabile a 163 punti base, mentre il rendimento del Btp decennale di riferimento è ora al 2,79%
Variazioni modeste anche per l’Euro che frena la discesa sul dollaro. Il cambio a quota 1,3525 è comunque sui valori più bassi da febbraio.
Londra e Parigi limitano le flessioni a qualche decimo di punto percentuale, Francoforte va oltre il mezzo punto. Milano mostra una debolezza ancora maggiore con l’indice Ftse Mib a -0,97%, dopo il dato negativo su ordini e fatturato dell’industria.
Sul listino di Piazza Affari male i bancari e soprattutto la Popolare dell’Emilia Romagna (-2,74%) dopo la conclusione dell’operazione di aumento di capitale. Cedono più del 2% anche Ubi Banca, World Duty Free e Monte Paschi. Sono all’interno del settore dell’energia i pochi titoli in controtendenza: Snam +0,65% e A2a +0,77%.
Sul mercato dei titoli di stato il differenziale con i bund tedeschi rimane stabile a 163 punti base, mentre il rendimento del Btp decennale di riferimento è ora al 2,79%
Variazioni modeste anche per l’Euro che frena la discesa sul dollaro. Il cambio a quota 1,3525 è comunque sui valori più bassi da febbraio.