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MONDO

Mercoledì 28 aprile

Le notizie dal mondo

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di Paolo Cappelli
Il futuro dell'Europa è il grande tema sulle prime pagine dei quotidiani internazionali, oggi. E' la settimana della trasmissione a Bruxelles dei piani nazionali per accedere a Next Genrtation EU, è il momento in cui si allentano le restrizioni e riaprono le attività economiche, è il momento in cui emergono nuove protagoniste.


SZ
Berlino e Parigi decidono un patto per il futuro
Germania e Francia presentano piani comuni per il fondo per la ricostruzione dell'UE. La protezione del clima e la digitalizzazione dovrebbero essere al centro dell'attenzione. I Verdi tedeschi criticano il progetto come poco ambizioso
I ministri delle finanze Olaf Scholz e Bruno Le Maire, in un'apparizione online congiunta ieri hanno presentato i rispettivi piani nazionali che ora saranno inviati alla Commissione europea a Bruxelles in settimana, insieme a  quelli di Spagna e Italia. 
La posta in gioco per la Commissione europea nelle prossime settimane è molto alta, dice Lucas Guttenberg, vicedirettore del Centro Jacques Delors. Deve garantire che il denaro venga speso in conformità agli accordi, deve rivelarsi efficace per attutire le conseguenze economiche della crisi. Il solo annuncio ha contribuito in modo significativo a una ripresa più rapida e ha anche stabilizzato politicamente la situazione nell'UE. Non si tratta però solo dell'oggi "ma anche della questione se all'UE debba essere affidato uno strumento permanente con il quale, ad esempio, potrebbero essere coordinati i massicci investimenti per la transizione ecologica".

ABC
Barometro Abc in vista delle elezioni a Madrid il 4 maggio. PP e vox consolidano la maggioranza nonostante la campagna segnata da minacce. PSOE Podemos e Mas Madrid accreditati del 42,3% delle intenzioni di voto. Il centrodestra guidato da Ayuso intorno al 43,4% si assicurerebbe la maggioranza dei seggi
Intervista al leader di Vox Santiago Abascal: preferisco che Iglesias mi dia del fascista piuttosto che mi applauda. "La violenza  aggiunge  dà vantaggi alla sinistra, ecco perché la rinnovano", Vox serve per "evitare l'assalto comunista alla comunità di Madrid". Dal PP un eccesso d prudenza con dichiarazioni di equidistanza

La Razon
Ayuso avvia il cambiamento unendo il voto anti Sanchez
Sondaggio NC Report: il PP, intorno al 41,3% a Madrid, potrà governare con l'appoggio di Vox, all'8,7%. Socialisti al 25,3%, Unidos Podemos al 7,8%
il PP passerebbe dagli attuali 30 seggi guadagnato nel maggio di due anni fa a 59, Vox manterrebbe i suoi 12, Podemos da 7 a 11 seggi, PSOE da 37 a 33. Scompare sostanzialmente Ciudadanos che aveva ben 26 seggi alla Comunitad de Madrid
Due donne e un destino, di Juan Ramón Lucas
Il cambiamento in corso trascinerà tutta la sinistra. Forse anche il PSOE. Se i sondaggi a Madrid non si sbagliano, una donna lungimirante, che viene dalla mischia del suo schieramento politico, che ha lavorato come medico e difeso i diritti dei suoi colleghi in strada, che non viene dai talk show televisivi, ma dall'impegno reale, sta per mangiarsi la torta non solo di Podemos, ma anche dello stesso Partito Socialista nell'elettorato più giovane. Sto parlando di Monica Garcia, coordinatrice di Mas Madrid (formazione progressista e ambientalista che si è presentata per la prima volta nel 2019). Una figura di prestigio conquistato nell'agire, non in comizi o con gli insulti "normalizzati". Un profilo simile a quello di Yolanda Díaz (coordinatrice nazionale di Esquerda Unida). Credo che sarà lei a ricostruire quello che il suo predecessore ha raso al suolo, se finalmente le sarà permesso di farlo. C'è un orizzonte della sinistra che comincia a delinearsi con i profili di due donne. Una di loro è stata all'opposizione, la Garcia; l'altra, Diaz, ha fatto del rigore la cifra del suo impegno istituzionale al governo (è ministro del Lavoro). Con loro, che guidano una sinistra contemporanea che sa lavorare e usa l'ideologia come mappa del viaggio, senza confonderla con il territorio, è possibile che la sinistra recuperi la sua bussola. Non so se porranno fine al bipartitismo, ma ho la sensazione che costringeranno il PSOE a rivedere la propria posizione e il PP a darsi una regolata.

El Pais
Il 78% degli elettori del PP appoggia un governo con Vox
I sostenitori della Ayuso a Madrid preferiscono questo patto a una coalizione con Ciudadanos. L'elettorato progressista difende la formula del tripartito delle sinistre
Il sondaggio Metroscopia mostra che Mas Madrid per ora è un fenomeno ancora privo di una diffusione nazionale. Sulle alleanze possibili a destra, la prima opzione per gli elettori del PP coincide, in ogni caso, con quella che Ayuso sta difendendo in questa campagna: un governo del PP da solo. Il 91% dei suoi elettori ci scommette. "Non ho partner preferiti perché non voglio avere partner", ha detto lunedì la Ayuso. Gli elettori di Vox accetterebbero che il loro partito non entri in un governo a guida popolare: il 76% approverebbe che Ayuso governasse da sola. Anche se l'elettorato Vox  al 96% preferisce ancora la coalizione con il PP. Il 77% dei potenziali elettori della Ayuso a  Madrid sceglierebbe nuovamente il PP alle elezioni politiche generali, ma il 10% di loro preferirebbe in tal caso votare per Vox piuttosto che sostenere Casado 

Tagesspiegel
Marcia della destra e della sinistra radicale il 1 maggio
A pochi giorni dal 1 maggio, la situazione per la polizia di Berlino diventa sempre più difficile. Il numero di partecipanti alla "manifestazione rivoluzionaria" della sinistra radicale potrebbe "entrare nella gamma di cinque cifre", ha detto a Tagesspiegel il sottosegretario agli interni Andreas Geisel (SPD). La scorsa settimana, le autorità di sicurezza si aspettavano meno di 10.000 radicali di sinistra. Negli ultimi anni, autonomi e manifestanti di sinistra hanno combattuto più volte battaglie di strada con la polizia. A far aumentare il numero dei manifestanti a Berlino il 1 maggio la protesta antifa contro la marcia di 1000 estremisti di destra, sempre il 1 maggio, a Zwickau, in Sassonia. Il motivo del divieto di tutte le manifestazioni a Zwickau ufficialmente è il timore di contagi da assembramenti. A Berlino, Geisel teme infiltrati di gruppi autonomi nella manifestazione, per cercare lo scontro con la polizia. La scorsa settimana, 8.000 no mask hanno manifestato contro le modifiche alla legge anti contagi vicino al Bundestag. Ne sono nati scontri con la polizia e 250 manifestanti fermati. Ad agosto, no vax, estremisti di destra e nostalgici del Reich hanno cercato di prendere d'assalto il Reichstag.

Der Spiegel
La donna per ogni occasione
Annalena Baerbock, chi è perché nessuno può ignorarla. Dopo averla scelta come candidata alla cancelleria, i Verdi nei sondaggi sono diventati il primo partito in Germania. Molti si chiedono se la Baerbock non possa soffrire la sindrome di Martin Schulz, che nel 2017 dopo aver assunto la leadership dei socialdemocratici catapultò la SPD avanti nei sondaggi, per poi precipitare al momento del voto. Baerbock in realtà anche nell'intervista serale alla ARD è apparsa solida e cauta. I Verdi promettono ora quello che hanno sempre fatto i democristiani: lo Stato come protettore e facilitatore.
Il messaggio di Baerbock è: ci prenderemo cura di voi. Proprio come Kohl una volta aveva promesso "una fioritura" senza scossoni o misure radicali, Baerbock ora promette l'attuazione dell'obiettivo di 1,5 gradi - cioè la limitazione dell'aumento della temperatura causato dall'uomo - con strumenti moderati. Quando è stata accusata in tv di eccessiva cautela nelle politiche ambientali, Baerbock ha risposto citando non a caso proprio Kohl: "La vedo diversamente". I Verdi contendono all'Unione il tema dello Stato protettore e il centro dello schieramento politico tedesco. Non sono né un partito di sinistra tradizionale né un partito di destra - piuttosto, accoppiano tra loro diverse istanze sociali nel senso della risoluzione dei problemi, dice il sociologo di Monaco Armin Nassehi, considerato da molti un riferimento del partito. I Verdi diventeranno il fulcro politico della prossima legislatura e al momento non ci sono opzioni di coalizione contro di loro. Questo quadro non è così nuovo. I partiti dell'Unione, CDU-CSU, sono riusciti a farlo per decenni. Proprio per questo, per l'Unione, i Verdi di Baerbock, lo ha ammesso Markus Söder rappresentano la sfida più impegnativa dai tempi del "Nuovo Centro" di Gerhard Schröder nel 1998, quando i democristiani dovettero cedere la Cancelleria federale dopo 16 anni al potere. In un recente sondaggio SPIEGEL, i Verdi sono il 29% e l'Unione al 24%.

The Times
Prima apparizione in pubblico della regina Elisabetta, ieri, in un video dal castello di Windsor, dopo i funerali di Filippo. 40 milioni di britannici vivono in aree quasi covid-free.
Più di 38 milioni di persone in Inghilterra vivono in aree che non registrano praticamente nuovi casi di Covid, ha dimostrato un'analisi del Times. Sette persone su dieci vivono in aree in cui sono state segnalate un massimo di due infezioni durante l'ultima settimana per la quale sono disponibili i dati. I consulenti scientifici del governo hanno affermato che le cifre indicano che il programma per l'abolizione delle misure di lockdown è in linea. I ministri dovrebbero incontrarsi la prossima settimana per decidere se andare avanti come previsto con un altro allentamento il 17 maggio.
I cinema e i centri di soft-play al coperto dovrebbero riaprire, insieme ai più grandi luoghi all'aperto, anche se le presenze sarebbero limitate. La regola di sei persone o due famiglie si applicherebbe alle persone che si incontrano all'interno

Le Parisien
La notte delle stelle. PSG  City. Tutte le star si danno appuntamento al Parco dei Principi alle 21 per la sfida al City nella semifinale di Champions






L'Equipe
Solo per i vostri occhi. Le rose piene di talento dei due club promettono spettacolo.






Marca
1-1, un pari per continuare a sognare. Il passaggio alla finale si deciderà a Londra. Un goalazo di Benzema agguanta il Chelsea. Impeccabile l'arbitro Makkelle.





AS
Benzema è la speranza. Un goal del francese traduce la reazione del Real al dominio iniziale del Chelsea. Zidane: 'Siamo vivi'.






Sport Bild
Nuova era al Bayern con l'ingaggio record del tecnico Nagelssman. Oliver Kahn, nel cda del club, ha condotto personalmente la trattativa.






Dalla redazione

Diario Libre (Santo Domingo) 
 
America Latina: inizia l'incontro per rivedere il patto mondiale sull’immigrazione; più sicura, ordinata e regolare
Un evento online è stato coordinato dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) e la Commissione economica per l'America Latina e i Caraibi (CEPAL) e vedrà la partecipazione della società civile, rappresentanti di organizzazioni internazionali, ministri, vice ministri e alte autorità di 32 paesi. I partecipanti durante l’apertura telematica hanno ribadito il loro impegno per la revisione del patto mondiale, cioè per avere una migrazione sicura, ordinata e regolare, per rispettare, proteggere e realizzare i diritti dei migranti e per sostenerli nella loro situazione di vulnerabilità. Inoltre si sono impegnati in vedere la migrazione come un contributo alla democrazia, alla diversità e allo sviluppo sostenibile.  

La segretaria esecutiva del CEPAL, Alicia Bárcena, ha sottolineato la necessità di rendere visibile la realtà dei migranti, che costituiscono il 6,6% dei 654 milioni di persone che vivono nel continente latinoamericano. Allo stesso modo ha riferito che il 51,6% degli emigranti in America Latina sono donne e più di un terzo di loro sono impegnati in lavori domestici retribuiti, uno dei comparti più colpiti dalla pandemia.  

Bárcena ha assicurato che il patto mondiale "è uno strumento legittimo, pertinente e necessario", sottolineando l'urgenza di attuare questo accordo di fronte alle sfide del XXI secolo, "come espressione di pace e umanità, incentrato sull'uguaglianza e con un focus sui diritti ". Da parte sua, il direttore generale dell'OIM, Antonio Vitorino, ha dichiarato che, nel contesto della profonda crisi provocata dalla pandemia COVID-19, “è ancora più importante” cogliere “l'opportunità offerta dall’Accordo globale".  

Il rappresentante dell’ONU sui diritti umani dei migranti, Felipe González, ha chiesto ai paesi di "intraprendere processi di regolamentazione permanente". "È molto importante che i migranti abbiano uno status regolare al fine di esercitare adeguatamente i loro diritti umani - ha aggiunto González - la migrazione non è un problema né comporta minacce, ma piuttosto è un bene comune che può contribuire alla riduzione delle disuguaglianze e alla riduzione delle asimmetrie in un mondo globalizzato”. La metodologia dell'incontro comprende cinque tavoli tematici che tratteranno aree come la promozione del discorso, la politica e la pianificazione della migrazione basata su fatti e dati, la tutela dei diritti umani, la migrazione irregolare, l'importanza della loro inclusione sociale e la facilitazione della migrazione e lavoro dignitoso. 

 izvestia.ru
La Russia sta stilando la lista nera dei paesi “ostili”: probabili candidati gli USA, Repubblica Ceca e stati baltici
Il governo russo s’appresta a stilare una lista di paesi "ostili", in esecuzione del decreto presidenziale del 23 aprile. Secondo informazioni in possesso di Izvestiya, la lista potrebbe includere una decina di paesi, tra cui gli USA, il Regno Unito, Polonia, Repubblica Ceca, Canada e Stati Baltici. Secondo il decreto, le missioni diplomatiche di questi paesi non potranno assumere cittadini. Una fonte di Izvestiya ha comunicato che “le misure in via d’applicazione non sono volte all’aggravio della situazione, ma per la prevenzione delle ennesime misure antirusse”. Nello stesso tempo, l'Associazione dei diplomatici russi è fiduciosa che in caso di rinuncia alle politiche e retorica anti-russa, i paesi inseriti nella lista possono anche essere depennati.

Nel corso dell’elaborazione della lista dei “paesi ostili” sarà tenuto conto della storia delle relazioni bilaterali e la capacità di rispondere adeguatamente alle contraddizioni che sorgono tra la Russia e questi paesi, secondo l’opinione Commissione del Consiglio della Federazione russo (Senato) sulla politica sociale.

“Ora loro (i paesi occidentali) si vantano di avere poco personale diplomatico nelle loro ambasciate, mentre noi ne abbiamo molto di più nei loro paesi. Quindi creeremo un equilibrio. Detto questo, siamo sempre disposti a riconsiderare, se vediamo che questi paesi hanno cambiato il loro atteggiamento nei nostri confronti per il meglio. Che assumano i loro cittadini. Poiché si lamentano che i numeri (dei loro connazionali) nelle loro missioni diplomatiche sono ridotti, e stanno scaricando tutto il lavoro sporco sui nostri concittadini. Risulta che sia uno squilibrio. Quindi noi stiamo creando per loro il trattamento più favorevole,”ha commentato la situazione il senatore russo Vladimir Djabarov. Non tutti i paesi però possono permettersi di aumentare il numero dei propri cittadini impiegati nelle loro ambasciate in Russia e, inoltre, il personale tecnico deve conoscere molto bene la vita e la burocrazia del paese ospitante.