Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Le-notizie-dal-mondo-la-rassegna-stampa-internazionale-15-luglio-2021-d1e155ef-9dbb-46c3-a855-b3759ba6ce78.html | rainews/live/ | true
MONDO

15 luglio 2021

Le notizie dal mondo: la rassegna stampa internazionale

Condividi
Chi paga? Ursula von der Layen promette un'Europa a emissioni zero nel giro di 30 anni, per Welt i consumatori si preparino a prezzi più alti; i Democratici, scrive il NYT, vogliono un bilancio da 3.500 miliardi di dollari per dare assistenza sanitaria e istruzione a milioni di americani che ora se la sognano e chiedono di mettere una tassa sulle importazioni dai paesi che inquinano di più. Insomma, la questione ambientale, la madre di tutte le battaglie prima della pandemia, si prende le prime pagine, ruba spazio perfino al rinnovo di contratto di Messi a Barcellona. Il problema, però, è che la pandemia non è finita e che nel frattempo tornano divisioni, profonde, aspre, sulle misure da adottare e su quelle già prese.


ABC
Il confinamento imposto da Sanchez era incostituzionale

Il Tribunale costituzionale boccia le misure estreme adottate con il primo stato di allarme per sospendere i diritti fondamentali. Un magistrato progressista la chiave dell'approvazione della sentenza per sei voti a cinque

Il massiccio confinamento imposto dal governo per combattere la pandemia con il suo primo decreto di allarme nel marzo 2020 era incostituzionale. Ci saranno ripercussioni anche nell'ordine penale, perché molti cittadini sono stati sanzionati con multe per elusione del confinamento, o per disobbedienza ed infrazioni alla regola che impediva, ad esempio, assembramenti. Il Governo ha espresso la propria irritazione per il fatto che il TC abbia parzialmente accolto il ricorso di Vox, che ha impugnato l'illegittimità del primo stato di allarme. La Moncloa sostiene che era inevitabile a causa della letalità e dell'incertezza della pandemia e perché considera ingiusta una sentenza a posteriori. Tuttavia, è di questo che si tratta. La reazione dell'Esecutivo sprigiona cinismo: la sinistra ora grida alla divisione radicale del TC, come se fosse di per sé un fattore delegittimante della sentenza, dimenticando quando la Corte si è divisa in sentenze a favore del Governo. La Corte non mette in discussione le misure adottate in sé, ma piuttosto la loro rispondenza giuridica a quanto la legge di allarme regola in Spagna. L'argomento è condivisibile e in nessun caso si tratta di una vendetta ideologico-giudiziaria. Il mito che i magistrati rispondano automaticamente all'ideologia o all'imposizione politica dei partiti che li nominano sta crollando. Andrés Ollero, proposto dal PP, ha sostenuto la legalità dell'allarme imposto da Sánchez e ha ritenuto non necessario lo stato di emergenza. Al contrario, Encarnación Roca, designata ai suoi tempi dal PSOE, ha votato con la maggioranza conservatrice, il che riflette che il TC non è un'estensione dei partiti, ma un organismo con un'ampia disparità di criteri rispettabili. È Sánchez che deve capirlo anche quando perde.


El Correo vasco
Il governo basco impedirà l'accesso alle spiagge da mezzanotte alle 6 di mattina. La misura punta a frenare il contagio fra i giovani che la varante delta diffonde con gli assembramenti






La Vanguardia
La Catalogna chiede il coprifuoco dall'una alle 6 per sei milioni di persone.

La misura interessa i 158 municipi a più alta densità di popolazione e di contagi e si applicherà a partire dalla prossima fine settimana se sarà autorizzata dal tribunale superiore di giustizia della Catalogna, che dovrà valutarne la legittimità.




Canarias 7
La giustizia boccia il coprifuoco nonostante il dilagare dei contagi

Il tribunale costituzionale delle Canarie non vede proporzionalità fra il rischio attuale e la misura decisa per contrastare la quinta ondata
Cifre record per la pandemia nell'isola: 639 nuovi casi e 215 focolai in una settimana.




La Razon
Il tribunale costituzionale boccia lo stato di allarme di Sanchez

Dichiarate per un voto incostituzionali le restrizioni adottate per limitare la libertà di movimento

La divisione all'interno della Corte costituzionale è la prova dell'oggettiva difficoltà posta, almeno giuridicamente, dall'applicare lo stato di allarme per far fronte a un'emergenza nazionale, come la pandemia. Sei contro cinque magistrati, una maggioranza risicata, ma pur sempre una maggioranza, hanno capito che la sospensione di alcuni diritti fondamentali dei cittadini, come la libertà di circolazione o la libera scelta del luogo di residenza, è stata violata con uno strumento giuridicamente insufficiente a dettare restrizioni possibili solo con una dichiarazione di stato di eccezione, paradossalmente, molto più limitante delle libertà dei cittadini, ma che, d'altra parte, richiede un maggiore controllo parlamentare sul Governo, previa approvazione del Congresso.
La Corte, aspettando la pubblicazione integrale del dispositivo, sembra intenzionata a arrecare il minor danno possibile alle casse pubbliche, non ritenendo che le restrizioni imposte alle attività commerciali abbiano avuto la stessa intensità, nonostante sia stata chiuso per decreto il settore alberghiero, il che chiude la porta ad ulteriori richieste di risarcimento danni. Indubbiamente, un settore dell'opinione pubblica vedrà un atteggiamento salomonico in questa parte della risoluzione, ma, viste le circostanze, riteniamo che non sia opportuno distogliere l'attenzione da ciò che conta davvero: la perdita di una risorsa giuridica da parte del governo, meno invasiva dei diritti rispetto alle leggi eccezionali, nel caso in cui le condizioni epidemiologiche richiedano nuovamente misure di confinamento.


El Pais
Confinamento incostituzionale

Il governo Sanchez si difende.  Il ministro della Giustizia, Pilar Llop, in un'apparizione mercoledì pomeriggio, ha difeso che "il confinamento ha salvato 450.000 vite". Llop ha sostenuto che il governo ha dichiarato lo stato di allarme il 14 marzo 2020, "solo tre giorni dopo" che l'Organizzazione mondiale della sanità aveva dichiarato la pandemia "vista l'estrema emergenza sanitaria e la rapidità di diffusione" del virus. La vicepresidente della Corte costituzionale, Encarnación Roca, il cui voto ha fatto pendere l'ago della bilancia a favore dei conservatori per l'annullamento del confinamento, ha lasciato intendere che a fugare i suoi dubbi è stato l'inserimento nella sentenza di un richiamo al ruolo del Parlamento come organo competente a decidere i provvedimenti urgenti in caso di emergenza sanitaria, e non del Governo, come avviene nello stato di allarme.


Daily Mirror
Caos mascherine

La rivolta dei sindaci, che vogliono tenere al sicuro le loro città imponendo ancora le mascherine obbligatorie sui mezzi di trasporto pubblico, sfida l'allentamento delle restrizioni deciso dal governo a partire da lunedì 19. Il ministro dei Trasporti appoggia l'uso delle mascherine in metropolitana. A pezzi il piano di Boris Johnson per sbarazzarsi delle mascherine su bus, treni, metro.



The Times
Le aziende attaccano i ministri sul pasticcio delle regole Covid

Le mascherine dovrebbero essere indossate nei negozi e al lavoro e il servizio al tavolo dovrebbe rimanere nei bar, ha detto ieri il governo con una mossa che ha provocato un contraccolpo.
La guida emessa dai ministri è criticata più del previsto dalle imprese, che hanno affermato di essere state lasciate in un limbo legale. Hanno cinque giorni per decidere come implementare le regole, che vengono descritte come "messaggi costraddittori" e un "vero pasticcio".  Sainsbury's chiederà ai clienti di continuare a indossare le mascherine. Anche la catena di librerie Waterstones, che ha più di 280 negozi in tutta la Gran Bretagna, farà lo stesso.
Adele, che ha lasciato intendere che tornerà alla musica quest'anno con un quarto album, ha comprato una terza casa a Beverly Hills, Los Angeles.


FT
Il mondo degli affari devastato dalla carenza di personale mentre l'app Covid ordina ai lavoratori di tornare a casa.

La variante Delta del coronavirus sta portando scompiglio nell'industria, con più di 700 lavoratori della più grande fabbrica di automobili del Regno Unito, la Nissan a Sunderland, che si sono posti in quarantena e alcune aziende che stanno perdendo il 20% del loro personale. Le carenze di manodopera hanno colpito fabbriche, negozi e magazzini, con i lavoratori pressati dall'app NHS Covid e ai quali viene detto di isolarsi per 10 giorni se sono entrati in contatto con una persona infetta. Il Regno Unito ha riportato ieri 42.302 nuovi casi di Covid nelle ultime 24 ore, il livello più alto da gennaio. Ci sono stati altri 49 decessi. Sajid Javid, il segretario alla salute, ha previsto più di 100.000 nuove infezioni al giorno entro agosto.


Handelsblatt
Motori a combustione sull'orlo dell'estinzione

La Commissione UE vuole permettere solo auto a zero emissioni dal 2035. Importanti industrie temono svantaggi competitivi a causa del pacchetto clima dell'UE.
Le nuove auto a benzina e diesel saranno immatricolate in Europa per altri 13 anni e mezzo. Dopo di che, solo le nuove auto che non emettono CO2 saranno accettate. Questa è la proposta della Commissione UE per l'attuazione degli obiettivi europei di protezione del clima. La crisi climatica può essere contenuta, ha detto il vicepresidente Timmermans a Handelsblatt. Ma: "I grandi emettitori devono prendere decisioni radicali".


Daily Telegraph
Auto e voli colpiti dalle tasse ecologiche. Il segretario ai trasporti ha svelato un piano di decarbonizzazione e ha promesso che ogni veicolo sulle strade sarà a zero emissioni "entro decenni". Le tasse automobilistiche, ha detto, potrebbero mirare a compensare la perdita dei dazi sul carburante quando il Regno Unito passerà ai veicoli elettrici.



Welt
La protezione del clima nell'Unione europea costerà molto ai consumatori

La Commissione UE ha presentato il tanto atteso pacchetto legislativo "Fit for 55". L'obiettivo è ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Ma questa è solo una pietra miliare: entro il 2050 l'economia dovrebbe essere climaticamente neutra. "L'economia dei combustibili fossili sta raggiungendo i suoi limiti. Vogliamo lasciare alla prossima generazione un pianeta sano, ma anche buoni posti di lavoro e una crescita che non danneggi la nostra natura ", ha affermato il capo della Commissione Ue Ursula von der Leyen presentando le dodici misure del nuovo pacchetto clima Ue. Ma a pagare saranno anche i consumatori, non solo le aziende: aumenterà il prezzo della benzina, del gasolio, del gas per riscaldamento per rendere l'uso di veicoli convenzionali a benzina e diesel notevolmente più costoso. E aumenteranno anche i prezzi dei voli perché la Commissione UE propone che i diritti di inquinamento gratuiti nell'ambito del cosiddetto scambio di emissioni per le compagnie aeree sui voli intraeuropei cessino di esistere nel tempo.


TAZ
Bisogna fermarli, gli agenti inquinanti, prima della fine







The Independent
Svolta per l'etichetta delle emissioni di carbonio sugli alimentari

Il quotidiano rivela che Unilever saà la prima multinazionale del settore a introdurla entro la fine dell'anno, l'impatto in termini di emissioni nocive sarà misurato per 30mila prodotti nei prossimi sei mesi




The Guardian
Allarme Amazzonia, la foresta emette più CO2 di quanta ne assorbe

Secondo uno studio, le emissioni ammontano a un miliardo di tonnellate di anidride carbonica all'anno. La foresta gigante era stata precedentemente un pozzo di assorbimento di carbonio, assorbendo le emissioni che causano la crisi climatica, ma ora sta causando la sua accelerazione, scrivono i ricercatori. La maggior parte delle emissioni sono causate da incendi, molti dei quali voluti per sgombrare il terreno per la produzione di carne bovina e soia. Ma anche senza incendi, temperature più calde e siccità significano che l'Amazzonia sud-orientale è diventata una fonte di CO2, piuttosto che un pozzo. Gli alberi e le piante hanno assorbito circa un quarto di tutte le emissioni di combustibili fossili dal 1960, con l'Amazzonia che svolge un ruolo importante come la più grande foresta tropicale. Perdere la potenza dell'Amazzonia di catturare la CO2 è un duro avvertimento che ridurre le emissioni dei combustibili fossili è più urgente che mai, hanno detto gli scienziati.


NYT
I democratici lanciano un budget di 3,5 trilioni di dollari per soddisfare l'ampia agenda di Biden
I democratici hanno accettato di includere una tassa sulle importazioni da nazioni che non hanno politiche aggressive per il cambiamento climatico come parte di un ampio piano di budget da 3,5 trilioni di dollari fornito di altre disposizioni volte a ridurre l'inquinamento da combustibili fossili negli Stati Uniti.
Il presidente Biden e i Democratici del Senato hanno promesso di far passare un progetto che amplierebbe l'istruzione e l'assistenza sanitaria, tassando i ricchi e affrontando il riscaldamento globale. Ma la legislazione è lontana dalla realtà e richiederebbe i voti degli indipendenti e dei democratici moderati per andare avanti sull'opposizione repubblicana unita.



Dalla Redazione

 Redstar.ru
Sarà realizzato il sogno del sultano Solimano?

La costruzione di una nuova via d'acqua - il canale "Istanbul" - è iniziata in Turchia
La Turchia avrà un'altra via d'acqua strategicamente importante. Sarà il canale di Istanbul, la cui costruzione effettiva è iniziata alla fine dello scorso giugno. "Il canale di Istanbul” è una nuova pagina nello sviluppo della Turchia, un nuovo passo per rafforzare ulteriormente il nostro stato", ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in una cerimonia a Istanbul mentre premeva il pulsante che simboleggiava l'inizio della costruzione di uno dei sei ponti sul nuovo canale. Secondo il progetto, il canale lungo 48 km che sarà costruito nella periferia occidentale di Istanbul, collegherà il Mar di Marmara con il Mar Nero. La sua profondità sarà di 25 m e la larghezza di 150 m. Il costo del progetto, che dovrebbe essere realizzato entro sei anni, è stimato in 15 miliardi di dollari. Le stime preliminari indicano che la capacità di passaggio del nuovo canale sarà di 150-160 navi al giorno. Va notato che la necessità di un canale artificiale che bypassi il Bosforo si discute in Turchia da molto tempo. Si considera che l'idea è stata espressa per la prima volta già nel XVI-esimo secolo durante il regno del sultano Solimano il Magnifico. All’epoca è stato persino redatto anche un progetto per una nuova via d'acqua. Le limitate capacità ingegneristiche dell'epoca ne hanno impedito l'attuazione. Nei 400 anni che seguirono, il progetto è stato rispolverato altre sei volte.
La ragione principale dell'emergere del progetto attuale, sottolinea il governo turco, consiste nel sovraffollamento delle navi nello stretto del Bosforo, spingendo la ricerca di un'alternativa o un'aggiunta alla rotta del Bosforo. Il fatto è che la pressione su di esso è in costante aumento. Un secolo fa, da tre a quattromila navi all'anno attraversavano lo stretto, oggi si arriva a 50.000 navi o una media di 137 navi al giorno. E una parte significativa sono petroliere che trasportano 145 milioni di tonnellate di petrolio.
Parlando dei meriti del progetto, Ankara nota che il progetto porterà all'impiego di circa 10.000 persone durante la fase della costruzione, così come più di 10mila persone addette al funzionamento del canale, nel centro logistico, nei porti turistici e così via.
Alcuni esperti ritengono che il canale di Istanbul sia stato creato per aggirare le restrizioni della Convenzione di Montreux, perché permetterebbe il passaggio di qualsiasi nave da guerra. Ma altri sostengono che il canale di Istanbul forma un percorso alternativo solo per il Bosforo, non cambiando nulla nel regolamento del passaggio di navi da guerra di paesi non appartenenti al bacino del Mar Nero.


Diario Libre ( USA) 
 
Il ministro degli Esteri cubano: "Ho visto peggiori scene di repressione in Europa" che a Cuba 
 
Il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodríguez, rispetto a ciò che si è verificato a Cuba domenica scorsa durante le massicce manifestazioni contro il governo, che egli ha descritto come “rivolte, disordini e vandalismo”, ha dichiarato di aver visto in Europa scene di repressione "peggiori". "Posso dire di aver visto nelle capitali europee, prima e durante la pandemia, – dichiara il ministro degli Esteri durante una conferenza stampa all'Avana - scene davvero forti, violente, repressive da parte della polizia contro i manifestanti, in situazioni davvero diverse – aggiunge Rodríguez - per Cuba è 'uno standard equo'.

L’alto rappresentante dell'Unione europea (UE) per la politica estera, Josep Borrell, ha esortato le autorità cubane a "permettere" le manifestazioni pacifiche di protesta e ad "ascoltare" i manifestanti. Anche il presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha negato che ci sia stata repressione poliziesca nelle proteste, affermazione però che contrasta con i video diffusi in rete in cui si osserva repressione violenta da parte di agenti in divisa e in borghese, con dichiarazioni di testimoni e con fatti osservati dai media che coprivano l’evento. Oggi è stato confermato che lunedì, durante uno scontro tra i manifestanti e le forze di sicurezza, in un quartiere periferico dell'Avana, è deceduto un uomo e sarebbero stati feriti anche diversi civili e agenti.