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MONDO

Le notizie dal mondo, la rassegna stampa internazionale

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di Paolo Cappelli
Da Tokyo a Parigi. Le Olimpiadi salutano e sulle prime pagine nel mondo è il momento dei bilanci, del rientro a casa degli eroi delle medaglie. Magari anche per mettersi sotto i riflettori e preparare la corsa alle presidenziali, all'Eliseo. Ma, per restare in Francia, è anche il momento del lasciapassare sanitario per entrare in un bar, mentre negli Stati Uniti il prossimo anno scolastico ripropone il caos mascherine: sì, no, forse... Dal governo federale agli stati, il rimpallo di responsabilità arriva fino ai provveditorati. 
Sul NYT, una mappa ci dice che la guerra degli USA in Afghanistan, la più lunga, è finita. Con il ritorno di quasi tutto il Paese nelle mani dei talebani.
  
Le Parisien
Arrivederci Tokyo, buongiorno Parigi.
La squadra femminile di pallamano ha regalato la decima medaglia d'oro alla Francia nella giornata conclusiva dei Giochi. Anne Hidalgo, sindaco della capitale, ha ricevuto la bandiera olimpica e lanciato ufficialmente la grande avventura dei giochi di Parigi 2024.
Il contrasto era netto. Mentre a Tokyo la Hidalfgo riveveva la bandiera olimpica dalle mani del governatore della città e del presidente del CIO, Thomas Bach, al centro di uno stadio olimpico completamente vuoto, a Parigi risuonava il clamore di migliaia di persone radunate per l'occasione al Trocadéro. I Giochi di Parigi, lo si è già capito, saranno una festa di liberazione da Covid.

Messi, è cominciata la grande attesa: quando diventerà il numero 10 del PSG?

Liberation
Fate i vostri giochi.
Tokyo ha passato ieri il testimone alla capitale francese che ha tre anni per concretizzare la promessa di Giochi più aperti, ecologici e finanziariamente equilibrati.

Budget, promozione degli atleti, partecipazione della popolazione: il presidente del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024, Tony Estanguet, fa il punto: porteremo lo sport fuori dagli stadi.

Il momento è finalmente arrivato. Presente alla cerimonia di chiusura dei Giochi, il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, ha ricevuto ieri la bandiera olimpica dalle mani di Thomas Bach, presidente del Comitato Olimpico Internazionale. Erano mesi che aspettava questo momento. Anche il suo entourage. Una foto a doppio senso. È ufficiale: la capitale francese è la prossima tappa delle Olimpiadi estive. L'esponente socialista ha anche in mente le elezioni presidenziali. Dovrebbe annunciare la sua candidatura prima dell'inverno. Questo passaggio della bandiera è un modo per stare davanti agli occhi di tutti e farsi notare. Tutto è buono per decollare nei sondaggi. Ultimamente, ad ogni scambio con qualcuno più o meno vicino al sindaco di Parigi, la stessa frase emergeva continuamente: "La cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici è un momento chiave per Anne".  

Le Figaro
La Francia si adegua al lasciapassare sanitario.
Il documento ormai necessario nella vita quotidiana dei francesi. Liberi professionisti e dipendenti cercano di adattarsi nel timore crescente di tensioni e episodi di inciviltà
Da oggi pass richiesto per accedere a bar, ristoranti, ospedali, ad alcuni grandi centri commerciali, quelli oltre i 20mila mq, e per salire in aereo, treno, bus extraurbani.
I commercianti temono un calo degli affari e problemi con la clientela ostile al pass. Di fronte alla contestazione di strada di sabato, con 237mila francesi che hanno manifestato contro il pass, il governo cerca di addolcire i toni: un tampone negativo varrà 72 ore, non solo 48. E questa settimana sotto il profilo dei controlli sarà di rodaggio    

gli sport di squadra ridanno splendore alla Francia. Le Olimpiadi estive di Tokyo si sono chiuse domenica con un ultimo straordinario weekend per lo sport francese con un'eccezionale doppia consacrazione - maschile e femminile - nella pallamano e un primo titolo per i pallavolisti. Nel tabellone finale, la Francia ha fatto meno bene che a Rio, chiudendo all'ottavo posto.

Les Echos
Come va imponendosi il pass sanitario.
Da questo lunedì mattina i clienti dovranno presentare il proprio libretto sanitario (certificato di vaccinazione, test negativo da meno di 72 ore o certificato di guarigione) per bere il caffè mattutino. Un controllo visivo o effettuato dall'applicazione TousAntiCovid Verif, necessario per tutte le aziende aperte al pubblico. Le attività del tempo libero (piscine, parchi divertimento, ecc.), hotel e campeggi, cinema e musei sono soggetti a questa nuova misura di barriera dal 21 luglio. Per i francesi il simbolismo dei bar e dei ristoranti è forte, così come quello dei treni. SNCF ora controllerà i certificati di vaccinazione sulle linee principali, in modo casuale. Il controllo sarà richiesto anche per i voli nazionali e gli autobus a lunga percorrenza. La gamma di possibilità per i non vaccinati si restringe. Il Consiglio di Stato ha convalidato questa restrizione delle libertà nell'interesse generale. Fra le aziende, i commercianti, molti temono una perdita di clienti e chiedono il sostegno dello Stato.

Le Figaro
Geografia del divario vaccinale: perché la sfiducia prospera al sud. In uno studio per la Fondazione Jean Jaurès che pubblichiamo in esclusiva, il politologo Jérôme Fourquet analizza, utilizzando i dati del geografo Emmanuel Vigneron, le sacche di resistenza ai vaccini. Obiettivo: capire quali fattori e quali contesti rafforzano il no ai vaccini, far emergere altri parametri che influenzano il tasso di vaccinazione. Nell'Ile-de-France o nell'area metropolitana di Lione, ad esempio, la mappa mostra divisioni sociologiche con un tasso di vaccinazione molto più basso nelle periferie operaie rispetto ai quartieri borghesi. Il Sud della Francia resta ostile ai vaccini, soprattutto nelle aree meno legate ad un centro cittadino: che siano le periferie o le campagne

Les Echos
La variante Delta causerà una carenza di scarpe da ginnastica?
Nel bel mezzo dell'ondata di contaminazioni legate al Covid-19, migliaia di fabbriche hanno chiuso nei giorni scorsi nei Paesi del sud-est asiatico, come Vietnam, Indonesia o Bangladesh, specializzate nella produzione tessile e calzaturiera. I principali marchi chiedono al governo degli Stati Uniti di aiutare questi paesi fornitori ad attivare le loro campagne di vaccinazione.


WSJ
In Grecia, gli abitanti lottano per salvare le città dalle fiamme mentre gli incendi inghiottono intere isole. I talebani espandono la conquista delle città del nord dell'Afghanistan.

Le compagnie aggiustano il tiro mentre aumentano i contagi.
Fino a poche settimane fa, i leader aziendali erano fiduciosi su cosa aspettarsi questo autunno. Gli uffici riapriranno dopo il Labor Day. I viaggi d'affari riprenderanno in modo più ampio. Avrebbero finalmente avuto luogo riunioni di lavoro, convegni e riunioni fuori sede, a lungo rimandate. La pandemia ha, ancora una volta, stravolto molti di questi piani. La rapida e sorprendente recrudescenza dei casi di Covid-19 e dei ricoveri negli Stati Uniti sta spingendo molti dirigenti d'azienda a rivedere i piani per i prossimi mesi. Non è più un ritorno a settembre l'obiettivo per molte aziende. Alcuni datori di lavoro, come il gigante bancario Wells Fargo e società di assistenza Centene Corp. hanno nei giorni scorsi spostato le date di rientro a ottobre. Nel frattempo, una serie di altre importanti aziende ora prevede nel 2022 il ritorno della maggior parte dei lavoratori. Amazon giovedì ha ritardato il suo ritorno per i dipendenti in azienda da settembre almeno al 3 gennaio. 
Riaprono le scuole con il caos mascherine.
Quando gli studenti della California e dell'Illinois torneranno a scuola tra poche settimane, dovranno indossare le mascherine. Florida e Arizona, nel frattempo, hanno vietato l'obbligo di mascherina nelle scuole. Alcuni distretti, ma non tutti, insistono comunque sulle mascherine per tutti. I dirigenti scolastici locali in Georgia possono fare le proprie scelte in merito al mascheramento e le politiche differiscono da un distretto all'altro. I funzionari scolastici della contea di Gwinnett, fuori Atlanta, hanno imposto un obbligo di mascherina otto giorni prima dell'inizio del nuovo anno scolastico il mese scorso, un'inversione improvvisa che ha colto alla sprovvista alcuni genitori. Riaprono le scuole proprio mentre l'ascesa della variante più contagiosa del Delta sposta la lotta al Covid-19 . Le mascherine sono tornate in cima all'agenda politica. E regna la confusione.
I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno emesso nuove linee guida a luglio raccomandando che studenti e docenti indossino maschere negli edifici scolastici. Ma il governo federale non lo richiede, lasciando le decisioni ultime agli stati, alle città e ai singoli distretti scolastici.

NYT
Fonte: Long War Journal (aree di controllo dall'8 agosto)
in arancione le aree controllate dai talebani; in gialloarancio le zone contese; in bianco i distretti controllati dal governo di Kabul.

Il silenzio americano alla presa da parte dei talebani di tre capoluoghi di provincia ha mostrato senza mezzi termini che la guerra degli Stati Uniti in Afghanistan è finita. Ma la violenza ha anche mostrato quanto sarà difficile per il presidente Biden completare il ritiro insistendo sul fatto che non abbandonerà il popolo afghano.
Mentre le città afghane cadono sotto i talebani, si apre un nuovo brutale capitolo. La caduta di cinque capoluoghi ha amplificato i timori sul futuro dell'Afghanistan dopo il ritiro degli Stati Uniti. 
Mai prima d'ora in 20 anni di guerra i talebani avevano attaccato direttamente più di un capoluogo di provincia alla volta. Ora, tre sono caduti solo domenica  Kunduz, Sar-i-Pul e Taliqan, tutte nel nord  e città ancora più popolose sono sotto assedio, in una devastante battuta d'arresto per il governo afgano. I capoluoghi di provincia sono spesso le ultime isole della presenza del governo nelle province piene di combattenti talebani e ospitano centinaia di migliaia di afgani che sono stati recentemente sfollati a causa dei combattimenti. Aggiungendo al disagio di molti afghani, i talebani hanno strombazzato le loro recenti vittorie sui social media in uno sforzo concertato per promuovere la sensazione che il loro ritorno al potere sia inevitabile. La serie di vittorie dei talebani ha intensificato l'accerchiamento sia strategico che psicologico di Kabul, la capitale della nazione. Mentre i talebani hanno continuato la loro campagna di omicidi contro funzionari afgani e figure della società civile nella capitale negli ultimi giorni, non hanno ancora iniziato alcuna intensa operazione militare intorno a Kabul, forse in attesa di valutare la reazione americana e del governo ai loro recenti trionfi.
"Questa è ora un diverso tipo di guerra, che ricorda la Siria di recente o Sarajevo in un passato non così lontano", ha detto Deborah Lyons, rappresentante speciale del segretario generale delle Nazioni Unite per l'Afghanistan, in una sessione speciale delle Nazioni Unite per la sicurezza Consiglio venerdì scorso. "Attaccare le aree urbane significa infliggere consapevolmente danni enormi e causare enormi vittime civili".

L'Equipe
Parigi val bene un Messi.
Le lacrime si sono asciugate. Lionel Messi non è più un giocatore dell'FC Barcelona e, se non è ancora ufficialmente un giocatore del Paris-Saint-Germain, l'attaccante argentino dovrebbe presto mettere piede sul suolo parigino. Sarà il primo giorno del resto della sua vita.

Dopo aver acquistato negli scorsi anni Neymar e Mbappé per un totale di 402 milioni di euro, il patron dei parigini quest' estate ha deciso di ammazzare il calcio. Nell'ordine sono sbarcati: Hakimi (circa 60 milioni di euro all'Inter), Wijnaldum, Donnarumma, Sergio Ramos e, nei prossimi giorni, Lionel Messi, 
Ad Hakimi, essendo stato l'unico dei cinque ad essere acquistato, andranno "solo" 8 milioni di euro netti a stagione; a Wijnaldum 10; a Donnarumma 12; a Sergio Ramos 15 e infine a Messi, quando firmerà il contratto, una cifra tra i 35 e i 40. Sommando solo questi cinque stipendi (che il Psg andrà ad aggiungere a quelli pesanti già presenti, circa 200 milioni), si arriva ad una somma di 75-80 milioni di euro (in base alle variabili legate a Messi) dei nuovi acquisti, si ottiene un esborso pari al monte ingaggi di un club della nostra serie A intenzionato a giocarsi la qualificazione in Champions. Andando infatti a spulciare i dati della passata stagione (2020/21) con le varie squadre del nostro campionato che hanno reso note le spese legate agli stipendi, si può notare come solo Juve, Inter, Roma e Napoli superino complessivamente quota 100 milioni di monte ingaggi.