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MONDO

2 giugno 2021

Le notizie dal mondo: la rassegna stampa internazionale di RaiNews24

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Ripresa, ci siamo. Il Nord del mondo riassapora gradualmente il ritorno alla libertà e intravede il rimbalzo dell'economia e vecchi problemi  si torna a parlare perfino di inflazione. Mentre un reportage dalla Colombia del Washington Post ci ricorda come nel Sud del pianeta la realtà sia diversa: la pandemia ha accentuato le diseguaglianze, un rapporto della Banca Mondiale di prossima pubblicazione dirà che 12 milioni di latinoamericani sono usciti dalla classe media.


Daily Express
Zero. Nel Regno Unito per la prima volta dall'inizio dell'epidemia nessuna morte covid in 24 ore. Un dato che rilancia le speranze di definitivo allentamento delle restrizioni il 21 giugno, come previsto inizialmente dal Governo.





The Times
Rinnovate speranze per il 21 giugno mentre le morti covid cadono a zero
Il dato dei decessi peraltro secondo gli esperti potrebbe oscillare ancora un po' nelle prossime settimane a causa degli assembramenti nei fine settimana e dei focolai con la variante indiana.





Daily Mail
Per la prima volta in 447 giorni nessuna morte covid nel Regno Unito ma continuano le pressioni sul primo ministro Boris Johnson affinché non rimuova le ultime restrizioni il 21 giugno. Lanciamo una campagna: zero morti, nulla da temere dalla libertà. In calo il numero di pazienti sia nei reparti ordinari sia in terapia intensiva, la prova dell'efficacia della campagna vaccinale.



Daily Telegraph
39 milioni e mezzo hanno ricevuto la prima dose, 25 milioni anche la seconda
Il primo ministro sotto pressione per mantenere la data del 21 giugno per la completa riapertura delle attività nonostante il rinvio dell'allentamento deciso da Nicola Sturgeon in Scozia. Parla Sir Iain Duncan Smith, l'ex leader conservatore, e al Primo Ministro dice di non copiare la Sturgeon: "Lasciamola fare con i suoi giochetti. La verità è che il governo qui deve fare ciò che è giusto per la popolazione inglese. Andiamo avanti!". 
Sir Graham Brady, presidente del potente comitato degli anziani Tories ai Comuni, ha sottolineato che i vaccini sono efficaci contro tutte le varianti di Covid finora identificate nel Regno Unito. "Questo dovrebbe darci la fiducia per continuare il cammino verso la normalità con il passo finale il 21 giugno e la cancellazione di tutte le misure di distanziamento sociale", ha affermato. Matt Hancock, il segretario alla salute, annuncerà che il 75% degli adulti nel Regno Unito ad oggi dovrebbe aver ricevuto una prima dose di vaccino.


Tagesspiegel
Ritorno alla normalità. Brandeburgo e Berlino hanno deciso numerosi allentamenti a partire da domani: entro pochi giorni riaprirà la ristorazione al coperto, sarà di nuovo possibile praticare sport di contatto anche al chiuso e potranno incontrarsi liberamente più persone. Apertura di cinema, teatri e sale da concerto con un massimo di 500 persone all'esterno o 200 persone all'interno, resta in vigore l'obbligo di test negativo.



FAZ
Prospettive migliori. Il Robert Kock Institut declassa il livello di rischio
Lothar Wieler ha detto ieri che il momentaneo stop nel calo dell'incidenza è legato ad un leggero aumento temporaneo che il RKI associa alle riaperture, che aumentano le possibilità di contagi. Ma Wieler non prevede un'impennata di contagi. In 24 ore sono stati registrati 179 nuovi decessi in tutta la Germania. Una settimana fa erano 270. Il numero di persone morte per Sars-CoV-2 è ora di 88.774.



Handelsblatt
Urge manodopera specializzata
Il mercato del lavoro si sta riprendendo. Le sole compagnie del Dax hanno 14.000 posti vacanti. Ora la mancanza di lavoratori qualificati minaccia di rallentare la ripresa.
La pandemia non è ancora finita, e già il mercato del lavoro tedesco è in forte ripresa. Soprattutto, i lavoratori qualificati sono richiesti - ma sono così scarsi che la ripresa potrebbe essere in pericolo. L'Agenzia federale per l'occupazione (BA) ha segnalato ieri 2 milioni 690mila persone senza lavoro, 126.000 in meno rispetto al maggio 2020. Inoltre, la volontà delle aziende tedesche di assumere è più alta che in qualsiasi momento dal 2019. Il barometro dell'occupazione Ifo è al suo livello più alto in quasi due anni. Secondo un sondaggio di Handelsblatt, sole le prime 30 aziende del Dax hanno attualmente quasi 14.000 posti di lavoro vacanti - soprattutto posti per lavoratori qualificati. Si cercano impiegati con competenze informatiche, tecnologiche e di dati, ingegneri e impiegati con un background medico e scientifico. Li cercano le aziende, e non li trovano.


La Vanguardia
La Sanità propone di aprire le attività notturne nelle aree a basso rischio 
I locali notturni possono aprire dopo nove mesi di chiusura. Ma dovranno farlo con delle condizioni. Il Ministero della Salute ha proposto alle comunità autonome che questi spazi siano aperti fino alle 2 di notte, anche se solo in quei luoghi a basso rischio di covid (tra gli altri indicatori, un'incidenza cumulativa inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti) o in quelli a rischio medio (meno di 150) la cui situazione epidemiologica rivela che la pandemia è sotto controllo. In Catalogna, l'incidenza ieri è stata di 110. Nelle comunità ad alto rischio questa attività continuerà ad essere vietata: Madrid, Rioja, Andalusia, Paesi Baschi e Aragona si trovavano ieri in questa situazione.
E' questo il contenuto nella bozza predisposta dal ministero della Salute e che è stata presentata ieri alle comunità in commissione sanità pubblica. Non c'è ancora un accordo e nei prossimi giorni proseguiranno i lavori per la sua stesura per una successiva approvazione.


La Croix
E' la ripresa!
Si profila l'uscita dalla crisi, con un rimbalzo di attività in tutti i settori.







Kommersant
Il giorno dell'economia nazionale
Lo Stato ha cambiato il focus degli investimenti infrastrutturali
La pandemia ha portato alla trasformazione degli investimenti pubblici nelle infrastrutture: c'è stato un forte aumento degli investimenti nella digitalizzazione (del 60% rispetto al 2019) e nella medicina (del 42%). Crescono le industrie dei trasporti, avanza la costruzione di strade, mentre la creazione di infrastrutture ferroviarie è ostacolata dal lento sviluppo dei fondi.


FT
L'impennata dell'inflazione aumenta la posta in gioco per la BCE
L'inflazione dell'Eurozona è salita al 2% a maggio, la prima volta che il tasso ha superato l'obiettivo della Banca Centrale Europea in più di due anni, complicando la decisione della prossima settimana se mantenere una politica monetaria ultra-allentata. Il salto dall'1,6% di aprile ha seguito un'accelerazione ancora più netta della crescita dei prezzi al consumo negli Stati Uniti, che recentemente ha raggiunto il 4,2%. I dati della zona euro e degli Stati Uniti probabilmente alimenteranno l'ansia degli investitori che le banche centrali possano avviare la riduzione del vasto stimolo monetario lanciato l'anno scorso in risposta alla pandemia. James Bullard, capo della Federal Reserve di St Louis, ha detto al Financial Times che il mercato del lavoro statunitense è più saturo di quanto sembri, il che potrebbe accelerare i tempi di rimozione degli stimoli. Il consiglio direttivo della BCE si riunisce la prossima settimana per decidere se adeguare la sua politica monetaria in risposta ai segnali che arrivano dalla ripresa dell'attività economica e dai prezzi con l'allentamento delle misure di blocco per Covid-19.
Tuttavia, diversi dirigenti della BCE, tra cui Christine Lagarde, il presidente, hanno detto che la recente impennata dell'inflazione è solo un fenomeno temporaneo, il che significa che la politica della banca centrale dovrebbe rimanere accomodante.


WSJ
Il petrolio ai massimi degli ultimi due anni sulla scia delle previsioni OPEC di incremento della domanda, il greggio torna sopra i 70 dollari al barile
Con i tassi di infezione generalmente sotto controllo in gran parte dell'Asia e della Cina, il più grande consumatore mondiale di petrolio, e le campagne di vaccinazione  in corso negli Stati Uniti e in Europa, l'OPEC e un gruppo di produttori non OPEC guidati dalla Russia stanno scommettendo che i mercati sono di nuovo pronti per altro petrolio. Un comitato tecnico del gruppo OPEC+ ha previsto lunedì che la domanda di petrolio aumenterà di sei milioni di barili al giorno nella seconda metà dell'anno: le scorte petrolifere globali scenderanno al di sotto della loro media quinquennale per il periodo 2015-2019 entro la fine di luglio, segnalando la fine dell'eccesso di greggio da pandemia.


NYT
Obama nel podcast Ezra Klein: Biden sta finendo il lavoro della mia amministrazione, Trump ha beneficiato delle mie politiche economiche
Obama: i salvataggi delle banche hanno fatto arrabbiare tutti, incluso me, in seguito alla crisi finanziaria del 2008, ma questo ha aiutato una "lunga, lenta ripresa". "Anche se l'economia si riprende tecnicamente rapidamente, ci vogliono cinque anni prima che le persone ne avvertano davvero i benefici e dicano  'OK, l'economia si sta muovendo e va meglio anche per me", ha detto Obama a Ezra Klein. "Diciamo che se un democratico, Joe Biden o Hillary Clinton fossero venuti immediatamente dopo di me  e l'economia avesse registrato il 3% di disoccupazione, allora avremmo consolidato la sensazione che, 'Oh, in realtà queste politiche di Obama hanno funzionato. '
"Il fatto che Trump abbia interrotto le nostre politiche, pur raccogliendo i benefici della stabilità economica e della crescita che avevamo avviato, significa che le persone non si sono sentite abbastanza al sicuro. Anche con la disoccupazione del 3,5% sotto Donald Trump". Quello che he stiamo vedendo ora è che "Joe e l'amministrazione stanno finendo il lavoro" "Il 90% delle persone che erano presenti nella mia amministrazione, stanno continuando e costruendo le politiche che avevamo avviato". Obama crede che Biden "avrà un impatto" nel mitigare l'attuale clima politicamente polarizzato. Prevarrà la moderazione su quel tipo di politica identitaria che è arrivata a dominare Twitter e i media, e che si è infiltrata nel modo in cui le persone pensano alla politica? Probabilmente non completamente", dice Obama. "Ma ai margini, se cambi il 5% dell'elettorato, questo fa la differenza".


Washington Post
Anthony Faiola e Megan Janetsky
Il Covid ha spinto milioni di persone in tutto il mondo dalla classe media alla povertà. Un uomo sta cercando di riemergere. La storia di Marlon Mendoza, 36 anni, una guida turistica a Cartagena, in Colombia, che ha subito un netto peggioramento del suo tenore di vita durante la pandemia. La pandemia ha spinto decine di milioni di persone in tutto il mondo nella povertà. Cresce il timore che il peggioramento della disuguaglianza  all'interno e tra le nazioni  possa essere uno dei suoi effetti più duraturi. "Ci vorranno anni per invertire la rotta", ha detto il presidente della Banca mondiale David Malpass. Prendiamo l'America Latina, la regione che ha subito il colpo economico più forte del mondo.
Negli ultimi due decenni, il numero di persone che vivono in povertà in America Latina è stato quasi dimezzato. Il boom delle materie prime negli anni 2000 ha generato posti di lavoro nel settore minerario, petrolifero e agricolo. Ma la classe media - un termine relativo, per le persone che guadagnano dai 13 ai 70 dollari al giorno - era ancora popolata in gran parte dai ranghi dei lavoratori autonomi, compresi i piccoli imprenditori e i lavoratori informali. Erano droghieri, gioiellieri, venditori ambulanti e tour operator. Tutti messi in crisi dalla pandemia. Lo scorso anno 12 milioni di latinoamericani sono usciti dalla classe media, secondo uno studio della Banca Mondiale che sarà pubblicato il mese prossimo.
La pandemia ha messo in luce la fragilità degli anni decantati della lotta alla povertà nella regione. C'è una continua carenza di lavori formali e stipendiati. La disuguaglianza della ricchezza persiste e le leggi fiscali proteggono ancora i ricchi. I programmi di sicurezza rimangono limitati, in particolare per la classe media. Alcuni paesi stanno già assistendo a un forte peggioramento della disuguaglianza a causa della pandemia.


Dalla redazione

CNN en Español

Brasile: a distanza di tredici giorni dall’inizio “negozia” per realizzare la Coppa América.

Intanto registra 500mila decessi per Covid- 19. La Confederazione di calcio sudamericana (Conmebol) e la Confederazione calcistica brasiliana avevano espresso gratitudine al presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, per "aver accettato di aprire le porte del paese come sede della Coppa America”. È arrivato subito il chiarimento da parte del governo dicendo che è ancora in "negoziazione", affermazione che ha messo in fibrillazione la realizzazione del torneo a soli 13 giorni dall’inizio. Tuttavia, il virus nel paese carioca ancora è molto diffuso, sollevando dubbi in alcuni settori della società riguardo l’idoneità ad ospitare un evento sportivo nel bel mezzo di una pandemia. Il ministro del governo del Brasile, Luiz Eduardo Ramos, ha dichiarato che le celebrazioni per la Coppa América nel paese non sono ancora confermate. Ramos ha spiegato che è stata proprio la Confederazione di calcio brasiliana a chiedere di giocare il torneo nel paese, "che ancora la decisione è nel pieno della trattativa, e che l'opportunità di svolgere l'evento non sarà rifiutata". “È importante sottolineare che questo evento - ha aggiunto il ministro - "Al momento le squadre sono dieci, con due gironi. 65 persone per ogni delegazione. Tutte vaccinate”. All’inizio, il torneo doveva essere ospitato dalla Colombia e dell’Argentina. La Colombia è stata esclusa due settimane fa a causa delle proteste contro Iván Duque. Successivamente l'occasione è sfumata anche per l'Argentina; la Conmebol non aveva specificato perché il torneo fosse stato ritirato dal paese, che attualmente sta registrando un aumento dei casi di coronavirus con una media di oltre 30mila nuovi casi giornalieri. Ora, a meno di due settimane dall'inizio della competizione internazionale, anche Cile, Ecuador e gli Stati Uniti sono stati promossi come possibili sedi per ospitare la Coppa América 2021.


kommersant.ru
OPEC si preoccupa per l’abolizione delle sanzioni all’Iran: rimetterebbe sul mercato fino a 1,5 milioni di barili del petrolio al giorno

I paesi produttori di petrolio che partecipano all'alleanza OPEC+ discuteranno ancora una volta i progressi dell'accordo sulla limitazione della produzione il 1° giugno. Secondo gli accordi attuali, le parti dell'accordo prevedono di aumentare la produzione di 2 mila barili per giorno (MBPD) durante maggio-luglio. Anche se la domanda di petrolio nei paesi sviluppati è in crescita e i prezzi rimangono stabilmente alti, il fattore chiave di incertezza è la potenziale revoca delle sanzioni contro l'Iran, che riporterà sul mercato fino a 1,5 milioni di barili al giorno. Secondo gli esperti, i partecipanti dell'OPEC+ non adegueranno l'accordo per il momento, in attesa di maggiore chiarezza sui tempi del ritorno del petrolio iraniano.

Il principale fattore d'incertezza sono i negoziati in corso a Vienna sulla ripresa dell'"accordo nucleare" iraniano. In caso di successo, gli Stati Uniti potrebbero tornare all'accordo e sollevare le sanzioni sulle esportazioni di petrolio iraniano, permettendo a Teheran di aumentarle significativamente in un momento in cui la domanda di petrolio non si è ancora ripresa del tutto dalla pandemia.

Così, il ministro del petrolio iraniano Bijan Namdar Zanganeh ha annunciato il 31 maggio la possibilità di raddoppiare la produzione di petrolio del paese, fino a 6,5 mln bpd.

Il segretario generale dell'OPEC Mohammed Barkindo il 31 maggio si è affrettato a rassicurare i mercati: "Ci aspettiamo che il previsto ritorno della produzione e delle esportazioni iraniane sul mercato mondiale sia ordinato e trasparente, mantenendo così la relativa stabilità per la quale ci siamo sforzati dallo scorso aprile". Detto questo, nonostante il possibile rilascio di ulteriore petrolio iraniano, il comitato tecnico dell'OPEC+ ha mantenuto la sua previsione che la domanda globale di petrolio nel 2021 aumenterà di 6 milioni di bpd rispetto all’anno della pandemia 2020 e che le scorte commerciali di petrolio diminuiranno di 1,4 milioni di bpd. Il prezzo del greggio Brent è aumentato di circa l'1% in previsione della riunione, con i futures di agosto scambiati vicino a 69,5 dollari al barile.