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MONDO

Sudamerica

Le piogge devastano Perù e Cile, i due Paesi dichiarano lo stato di emergenza

Inondanzioni e smottamenti a Chiosica. E ad Atacama, "il deserto più asciutto del mondo", la pioggia uccide tre persone

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Perù, forti piogge: terribili inondazioni e smottamenti a Chosica
Il presidente del Perù, Ollanta Humala ha dichiarato lo scorso mercoledì lo stato di emergenza nella località di Chosica, zona colpita dalle frane mortali, incastonata tra le montagne e un fiume che costeggia la città, in passato danneggiata più volte.

Le forti piogge hanno causato le colate di fango che hanno provocato per ora otto morti e bloccato la strada principale che la collega alla capitale del Perù, Lima.
Squadre con cibo e acqua hanno cominciato ad arrivare nel distretto danneggiato, mentre macchinari pesanti si sono messi al lavoro per liberare la città sommersa da fango, massi e case distrutte.

Le frane e le valanghe, soprattutto nelle città rurali delle Ande, hanno ucciso 28 persone e distrutto 1.245 case, secondo l'Istituto Nazionale di Protezione Civile.
Il direttore del servizio di Meteorologia e Idrologia, Grinia Avalos, ha spiegato che nel corso delle ultime settimane la temperatura del mare è aumentata di circa sei gradi, riscaldando anche l'aria. Questo avrebbe causato le forti piogge. Eventi del genere si ripetono almeno ogni 15 anni, causando disastri come quello di  Chosica.
 
Cile: pioggia killer ad Atacama, il deserto più asciutto del mondo
Tre persone sono morte e altre 22 risultano ancora disperse nel nord del Cile a causa delle forti piogge cadute sulla regione di Atacama, che hanno portato la presidente Michelle Bachelet a dichiarare lo stato di emergenza e a costituire una unità di crisi nel capoluogo regionale, Copiapò. "Stiamo facendo tutto ciò che è umanamente possibile per raggiungere al più presto chi sta soffrendo questa situazione penosa e tremenda. Sappiamo quanto sua duro per loro", ha detto Bachelet, arrivata ieri notte a Copiapò per affrontare l'emergenza.

Le forti piogge cadute sulla regione - del tutto inusuali visto che ad Atacama si trova l'omonimo deserto, considerato il più asciutto del mondo - hanno provocato alluvioni e danni agli edifici, con circa 2.300 abitanti sfollati.