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SPORT

"La prima volta a Coverciano nel 1978"

Roberto Mancini è il nuovo ct azzurro: "Orgoglioso di guidare l'Italia. Chiamerò Balotelli e Pirlo"

Il nuovo commissario tecnico della Nazionale, Roberto Mancini, si è presentato alla stampa al Centro tecnico federale di Coverciano. Il 53enne tecnico di Jesi (Ancona) ha firmato ieri il contratto che lo legherà alla Nazionale fino al 2020, con un opzione per il rinnovo fino al 2022. Mancini farà il suo esordio sulla panchina azzurra il 28 maggio a San Gallo, in Svizzera, contro l'Arabia Saudita

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"Sono emozionato perché diventare ct della Nazionale non è così banale e non capita sempre". Lo ha dichiarato il neo ct azzurro Roberto Mancini, nel corso della presentazione ufficiale a Coverciano. "Ringrazio tutti, mi hanno fatto sentire quello che volevo e cioè che mi volessero al 100% e per me è stato abbastanza semplice scegliere. Sono orgoglioso di guidare la Nazionale e per uno come me che ha messo piede a Coverciano la prima volta nel 1978 con l'Under 14, arrivare a diventare allenatore della Nazionale penso sia la cosa più bella. Sono contento per i miei genitori, penso possano essere orgogliosi, ringrazio tutti i miei allenatori avuti da calciatore e tutti quelli che mi hanno aiutato nella mia crescita".

"Diventare ct è motivo d'orgoglio e la massima aspirazione per ogni allenatore. Poi ci sono momenti in una carriera in cui si prendono delle decisioni: sono tanti anni che alleno, questo era il momento giusto, dopo la mancata qualificazione ai Mondiali, per fare qualcosa per la Nazionale" ha detto Mancini. "Giocatori in Italia ce ne sono tanti, anche in momenti che pensiamo difficili, e con qualità - spiega l'ex mister di Lazio, Inter e Zenit -. Balotelli? È un giocatore italiano, ci parleremo e probabilmente lo chiameremo, vorremmo rivederlo come agli Europei con Prandelli. Pirlo? Parleremo con lui, vedremo cosa vorrà fare". 

"Il mio rapporto con la nazionale è durato moltissimo, ho avuto Ct Bearzot, Vicini e Sacchi. Sono stato tanti anni a Coverciano, purtroppo senza vincere mondiali o europei. Vorrei essere un Ct per bene e in grado di riportare l'Italia dove merita, ovvero sul tetto d'Europa e del mondo. Vorrei essere quello che riuiscirà a ricostruire".