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POLITICA

Grillo attacca, Squinzi si dice d'accordo

Le reazioni al discorso di Renzi, tra sfottò e apprezzamenti

Dalla politica a Confindustria e sindacati, passando per i corrispondenti dei quotidiani stranieri, il discorso del presidente del Consiglio al Senato raccoglie adesioni e critiche

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Il post di Giorgia Meloni
Il presidente del Consiglio Renzi non ha ancora finito di parlare al Senato e già su Twitter il leader del M5S, Beppe Grillo, lo attacca duramente rilanciando l'hastag #sfiduciamorenzie:


Poco dopo gli ha fatto eco il presidente dei deputati di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, stavolta su Facebook, che commenta così le parole del premier: "Finora, in confronto al discorso di Renzi, la supercazzola del conte Mascetti era un serio programma di governo...". A fine discorso poi duro su Renzi anche il senatore e capogruppo del M5S Vincenzo Santangelo, dopo che a Palazzo Madama non sono mancati i 'battibecchi' tra il segretario del Pd e i senatori a cinquestelle: "Se Renzi vuole lezioni di democrazia, dal Movimento 5 Stelle e da Beppe Grillo può solamente imparare!". 

Critico anche il senatore di Forza Italia e vicepresidente di Palazzo Madama, Maurizio Gasparri, chiaro nel parlare di dichiarazioni "al di sotto delle aspettative: mi sembra si costruisca sulla sabbia, la base di cemento mi è sembrata molto friabile. Renzi è stato intempestivo, non ci si improvvisa sfidante di così alto livello", ha aggiunto Gasparri, assicurando però che "sulla legge elettorale vogliamo procedere rapidamente". E poi su Twitter scrive così:


Crea invece l'hashtag #Qualcosanonquadra la portavoce del gruppo Forza Italia alla Camera dei deputati Mara Carfagna, commentando le parole del Premier al Senato: 



Sempre da Twitter arriva poi il commento di Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia e uomo di fiducia di Silvio Berlusconi: 


Di "gran teatro dei burattini" hanno parlato invece i senatori della Lega che, all'uscita di Palazzo Madamo dopo l'intervento di Matteo Renzi, hanno esposto una locandina con scritta questa frase. Al centro dell'immagine un primo piano di Carlo De Benedetti che mantiene due teste, più piccole,di Renzi. In basso la locandina recita ironica "Spettacolo unico il 24 febbraio, ultimi biglietti". Anticipa il no alla fiducia il leader di Sel, Nichi Vendola, che considera il discorso fatto di "titoli, ma manca lo svolgimento .Sui diritti civili, ha fatto una lezioncina di cultura della mediazione, ma la sinistra è crepata per paura di chiedere troppo e chiedendo troppo poco. Vedo avanzare un'agiografia su Renzi: il buonismo di regime è la cosa che più detesto". Su Facebook, il segreatario Matteo salvini, rincara la dose: ''I giornalisti chiedono un commento al discorso di Renzi. Commentare un'ora di fumo e crauti non è facile''.

Apprezzamenti invece dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi che ha commentato con un "sono d'accordo" sull'impegno del Governo per lo sblocco totale dei debiti delle Pubblica Amministrazione e aggiunto un "sono ri-d'accordo" in merito al taglio del cuneo fiscale. ''Se le direzioni sono quelle anticipate, ben vengano'', ha sottolineato quindi il numero uno degli industriali. Un tema, quello dei debiti della Pa, che viene affrontato anche da Paolo Romani, capogruppo Forza Italia al Senato: "A sbloccare i debiti della Pa ci hanno provato tutti, ci abbiamo provato anche noi e non ci è riuscito nessuno. Spero che qualcuno a Renzi lo abbia spiegato". Plaude invece il leader della Uil, Luigi Angeletti, con un tweet: "Matteo Renzi ha usato parole giuste: io voterei la fiducia, speriamo che seguano azioni coerenti". Più cauto invece il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonannni: "Deciso, forte, shock sul cuneo fiscale per alzare i salari e le pensioni. Se Renzi dovesse fare questo subito avrà tutta la nostra collaborazione e tutto il sostegno".

Incoraggiante anche la risposta della finanza secondo il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, convinto che il governo Renzi "nasce per durare. La risposta dei mercati è favorevole", concludendo che il programma di governo "è per una diminuzione della pressione fiscale, una misura positiva".

Commenti via Twitter anche dai corrispondenti stranieri. Per Stephan Faris, del Time Magazine, ''Renzi condivide i vostri dolori e parla troppo a lungo. Dimenticate Tony Blair, è il nuovo Bill Clinton''


Per Pierre de Gasquet invece, del quotidiano economico francese Les Echos, ''nonostante un discorso un po’ pasticciato, Renzi ha lanciato alcune idee forti sulla riduzione dei contributi e un meccanismo universale per i disoccupati''