ITALIA
L'imprenditore ungherese e le regole per salvare l'Europa
Salone del libro, Soros: meno burocrazia e più potere al parlamento europeo
George Soros, ammirato da molti per il suo costante impegno filantropico, criticato da altri come affarista che ha saputo trarre vantaggi dalla crisi, ha presentato a Torino il suo libro "Salviamo l'Europa"

"Nell'Unione europea c'è un problema politico e un problema economico, inoltre non c'è crescita". Questo il pensiero di George Soros che al Salone del Libro di Torino ha presentato il suo libro "Salviamo l'Europa".
Ma l'Europa si salverá?
"Il nazionalismo e il localismo non sono una risposta: dobbiamo ritrovare il senso dell'unità europea, nella quale la mia generazione ha sempre creduto. L'euro continuerà ad esserci", ha spiegato Soros, ammirato da molti per i suoi successi e il costante impegno filantropico, criticato da altri come speculatore e affarista che sa trarre vantaggi economici dalla crisi. E nel libro, in cui conversa con Gregor Peter Schmitz, parla per la prima volta in dettaglio delle sue responsabilità come investitore e delle opportunità e dei rischi della crisi che l'Ue sta affrontando.
La politica dell'austerity
"La politica dell'austerity e il perseguire il pareggio di bilancio in tempo di deflazione è una politica economica sbagliata. Si pensa che non si possano spendere i soldi che non si hanno ma si dimentica il fatto che la moneta si può creare. le banche stesse possono creare denaro, imprestandolo e creando depositi che lo prestano a loro volta: è un circolo vizioso".
"Quello che ammiro dell'Ue"
"Quello che ammiro di più è ciò che l'Unione europea potrebbe fare e molto spesso prova a farlo ma non ci riesce a causa della rigidità della burocrazia: la burocrazia è sempre rischiosa e difende se stessa, questa è una debolezza. Diventando più flessibile, l'Ue potrebbe essere più efficiente e potrebbe fare meglio".
Il consiglio di Soros
"Per risolvere i problemi dell'Unione europea bisogna aumentare la flessibilità della burocrazia e spostare il processo decisionale dal Consiglio europeo al parlamento europeo".
Ma l'Europa si salverá?
"Il nazionalismo e il localismo non sono una risposta: dobbiamo ritrovare il senso dell'unità europea, nella quale la mia generazione ha sempre creduto. L'euro continuerà ad esserci", ha spiegato Soros, ammirato da molti per i suoi successi e il costante impegno filantropico, criticato da altri come speculatore e affarista che sa trarre vantaggi economici dalla crisi. E nel libro, in cui conversa con Gregor Peter Schmitz, parla per la prima volta in dettaglio delle sue responsabilità come investitore e delle opportunità e dei rischi della crisi che l'Ue sta affrontando.
La politica dell'austerity
"La politica dell'austerity e il perseguire il pareggio di bilancio in tempo di deflazione è una politica economica sbagliata. Si pensa che non si possano spendere i soldi che non si hanno ma si dimentica il fatto che la moneta si può creare. le banche stesse possono creare denaro, imprestandolo e creando depositi che lo prestano a loro volta: è un circolo vizioso".
"Quello che ammiro dell'Ue"
"Quello che ammiro di più è ciò che l'Unione europea potrebbe fare e molto spesso prova a farlo ma non ci riesce a causa della rigidità della burocrazia: la burocrazia è sempre rischiosa e difende se stessa, questa è una debolezza. Diventando più flessibile, l'Ue potrebbe essere più efficiente e potrebbe fare meglio".
Il consiglio di Soros
"Per risolvere i problemi dell'Unione europea bisogna aumentare la flessibilità della burocrazia e spostare il processo decisionale dal Consiglio europeo al parlamento europeo".